Spiagge piene e sole che non risparmia l’Italia, potrebbe essere un’estate molto calda. E allora la prospettiva di acquistare un condizionatore, ottenendo un sostanziale sconto, è davvero allettante. L’occasione la offre lo Stato: un risparmio, ribattezzato proprio ‘bonus condizionatori‘, destinato all’acquisto dell’elettrodomestico a basso consumo energetico e, quindi, sostanzialmente green.
Sommario:
- Come funziona il bonus condizionatori?
- Che detrazione mi spetta?
- Quando un intervento si dice trainante?
- Le modalità di pagamento ammesse
- Dove indicare il bonus
- Bonus condizionatori al 65%
- Bonus condizionatori 50% con ristrutturazione
- Bonus condizionatori 50% senza ristrutturazione
Come funziona il bonus condizionatori?
Se pensate che possa fare al caso vostro, vi spieghiamo come funziona. L’acquisto del condizionatore, per rientrare nel bonus, deve (prendi nota):
- essere effettuato entro fine anno e quindi il 31 dicembre per le case singole. Chi abita nei condomini avrà un anno in più per pensarci (31 dicembre 2021).
- gli elettrodomestici, per i quali puoi usufruire del bonus, sono
climatizzatori a basso consumo energetico, a pompa di calore e con classe A++++.
deumidificatori d’aria; - termopompe.
Che detrazione mi spetta?
Dipende dall’acquisto. Il massimo, cioè 110% di detrazione, spetta a chi sta anche eseguendo lavori per il super ecobonus, interventi definiti ‘trainanti’.
- Il 65% è destinato a chi compra un condizionatore a pompa di calore ed alta efficienza energetica per sostituire uno di classe inferiore;
- detrazione del 50% per chi compra il condizionatore durante una ristrutturazione di casa o con interventi che riguardano tutto il condominio
- detrazione del 50% per chi compra un climatizzatore in classe energetica almeno A+ anche in assenza di ristrutturazione.
Quando un intervento si dice ‘trainante’?
Come chiarito da Quifinanza.it, uno dei leader di settore italiani per la consulenza finanziaria, rientrano nei così detti interventi trainanti:
- sostituzione della caldaia con impianti centralizzati a condensazione per un massimo di 30mila euro riferito a ogni singola unità abitativa;
- per le unità unifamiliari, in seguito a sostituzione della caldaia con impianti centralizzati, con un ammontare delle spese non superiore a 30mila euro, comprese le spese per lo smaltimento e la bonifica dell’impianto sostituito.
- Tutti i lavori eseguiti, in ogni caso, devono garantire il miglioramento di almeno due classi energetiche dell’edificio o, in alternativa, il raggiungimento della classe più alta, da dimostrarsi tramite l’APE (Attestato di Prestazione Energetica).
- isolamento termico delle superfici opache verticali e orizzontali relative l’involucro dell’edificio per almeno un quarto della stessa superficie (noto come cappotto termico) con un limite di 60mila euro moltiplicato per le unità abitative presenti;
Le modalità di pagamento ammesse
Non tutti i tipi di pagamento consentono di ottenere il bonus. Quindi fate attenzione prima di cacciare i soldi o potreste pentirvene.
E’ vietato pagare in:
- Contanti,
- Carta di credito,
- Bancomat,
- PostaPay,
- Assegni
A meno che non si abbia la documentazione che certifica l’acquisto.
E quindi come ottengo questo ‘bonus condizionatori‘?
Attraverso un bonifico bancario che deve indicare queste caratteristiche:
- Acquisto climatizzatore;
- Codice fiscale di chi compra o partita Iva
- Numero fattura
- Riferimento alla legge del bonus
Ok, e ora dove indico il bonus?
Hai quasi terminato la procedura per ottenere il bonus. Adesso devi indicare nella ta dichiarazione dei redditi l’acquisto del condizionatore. La dichiarazione può avvenire:
- Con il modello 730 per i lavoratori dipendenti oppure per i pensionati;
- Modello Unico in caso di possesso di partita IVA oppure per i disoccupati.
Bonus condizionatori al 65%
La detrazione fino al 65%, con un tetto fino a 46.154 euro da dividere in 10 rate annuali per 10 anni, spetta a chi compra un nuovo condizionatore a pompa di calore o per un intervento legato alla climatizzazione estiva.
Bonus condizionatori 50% con ristrutturazione
Il bonus di 50% con ristrutturazione spetta a chi fa lavori che consentono un risparmio energetico, è così possibile comprare anche una pompa di calore non inverter senza funzione riscaldante. L’importo massimo detraibile è di 96mila euro sempre da dividere in 10 rate annuali per 10 anni dello stesso importo.
Bonus condizionatori 50% senza ristrutturazione
Il bonus condizionatori, anche senza ristrutturazione, spetta a chi acquista un climatizzatore a pompa di calore e l’intervento permette di cambiare un vecchio impianto con un nuovo a pompa di calore e alta efficienza energetica.
Infine, il bonus condizionatori spetta, sempre nella misura della detrazione al 50%, anche senza ristrutturazione se si acquista un climatizzatore a pompa di calore e l’intervento permette di sostituire un vecchio impianto con uno nuovo a pompa di calore e ad alta efficienza energetica.
Il tetto massimo è di 48mila euro, da dividere in 10 rate annuali per 10 anni di pari importo.
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