Nell’articolo di oggi vedremo come funziona il Bonus cucina a legna, cioè l’agevolazione che permette di ristrutturare la cucina e installare stufe a legna (scopri le ultime notizie su bonus, Rdc e assegno unico, su Invalidità e Legge 104, sui mutui, sul fisco, sulle offerte di lavoro e i concorsi attivi. Leggile gratis su WhatsApp, Telegram e Facebook).
Indice
Che cos’è il Bonus cucina a legna?
Il Bonus cucina e stufa a legna è in verità un nome con cui si ci riferisce al complesso delle agevolazioni per le ristrutturazioni edilizie se applicate a specifici interventi edilizi.
Prima di tutto, la ristrutturazione della cucina è una dei lavori ammessi dal Bonus casa, che offre una detrazione pari al 50% dei costi. In secondo luogo, il Bonus mobili ed elettrodomestici, permette di avere un’altra detrazione del 50% per arredare la cucina dopo averla ristrutturata.
Per quanto riguarda le stufe a legna, per l’acquisto e l’installazione, è possibile utilizzare sia il Bonus casa che l’Ecobonus, ma la stufa deve avere in entrambi i casi dei requisiti. Ad ogni modo, con entrambe le agevolazioni la detrazione massima che si può ottenere è pari al 50% dei costi.
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La guida al Bonus cucina 2023
Come funziona il Bonus cucina 2023 al 50%?
Il Bonus cucina 2023, che mira a facilitare il rifacimento delle cucine domestiche, è parte integrante del più ampio Bonus casa 50%. Questa agevolazione si concretizza sotto forma di una detrazione fiscale Irpef dilazionata su un periodo di 10 anni, con la capacità di coprire spese legate a interventi edilizi fino a un massimo di 96.000 euro.
Attualmente, questa agevolazione è stata prorogata fino al 31 dicembre 2024. Tuttavia, è importante sottolineare che il Bonus casa 50% è un’iniziativa di lunga data, soggetta a periodiche estensioni temporali, spesso accompagnate da aggiustamenti nell’importo.
L’utilizzo di questa agevolazione consente non solo una completa ristrutturazione della cucina, ma spazia in generale su una serie di interventi, tra cui:
- manutenzione straordinaria;
- restauro e risanamento conservativo;
- ristrutturazione edilizia.
Quali sono i requisiti per ottenere il Bonus cucina 50%?
Il Bonus casa non è vincolato a parametri ISEE e può essere fruito da tutte le persone, indipendentemente dal reddito, sia che siano proprietari dell’immobile che inquilini. Nello specifico, l’agevolazione è destinata a:
- il proprietario o il nudo proprietario;
- il titolare di un diritto reale di godimento (usufrutto, uso, abitazione o superficie);
- l’inquilino o il comodatario dell’immobile;
- i soci di cooperative a proprietà divisa (in qualità di possessori), assegnatari di alloggi e, previo consenso scritto della cooperativa che possiede l’immobile, soci di cooperative a proprietà indivisa (in qualità di detentori);
- gli imprenditori individuali, solo per gli immobili che non rientrano fra quelli strumentali o merce;
- i soci delle società semplici, in nome collettivo, in accomandita semplice e soggetti a questi equiparati, imprese familiari (alle stesse condizioni previste per gli imprenditori individuali).
Per maggiori informazioni vi invitiamo a consultare la guida dell’Agenzia delle Entrate o il nostro articolo dedicato al Bonus casa 50%.

Come funziona il Bonus cucina con il Bonus mobili?
Il Bonus mobili ed elettrodomestici costituisce un’opportunità che consente l’acquisto di arredi e grandi elettrodomestici attraverso un supporto finanziario fornito dallo Stato. Si tratta di una forma di detrazione fiscale Irpef che si sviluppa su un periodo di 10 anni e che, nel corso del 2023, si applica al massimo importo di 8.000 euro.
Da sottolineare che l’agevolazione del Bonus mobili ed elettrodomestici può essere cumulata con il Bonus casa, consentendo quindi l’utilizzo congiunto delle agevolazioni edilizie se usate per spese diverse.
Quali sono i requisiti per usare il Bonus mobili?
La concessione del Bonus mobili ed elettrodomestici si basa su un singolo requisito, ossia che il beneficiario abbia effettuato lavori di ristrutturazione su un immobile a partire dal 1° gennaio dell’anno precedente. Di conseguenza, per usufruire del Bonus mobili 2023, è necessario che le ristrutturazioni siano state avviate dopo il 1° gennaio 2022.
Questo vantaggio è valido persino quando gli arredi e gli elettrodomestici vengono acquistati per un’area diversa della casa o persino per un’abitazione separata rispetto a quella oggetto di ristrutturazione. Un esempio concreto è la possibilità di acquisire mobili ed elettrodomestici per la cucina, anche se un’altra area dell’abitazione è stata oggetto di rinnovamento.
Ciò che riveste importanza è che la stessa persona, che effettua i pagamenti per le ristrutturazioni, paghi anche le spese ammesse dal Bonus mobili. Le transazioni devono essere effettuate esclusivamente attraverso modalità come carte di credito/debito o bonifici, mentre assegni e contanti non sono accettati.
Quali sono le spese ammesse per arredare la cucina?
Ecco più da vicino l’elenco delle spese coperte dal Bonus mobili, come definito nella guida dell’Agenzia delle Entrate:
- mobili nuovi (es. etti, armadi, cassettiere, librerie, scrivanie, tavoli, sedie, comodini, divani, poltrone, credenze, materassi e apparecchi di illuminazione);
- grandi elettrodomestici nuovi di classe energetica non inferiore classe A per i forni, alla classe E per le lavatrici, le lavasciugatrici e le lavastoviglie, alla classe F per i frigoriferi e i congelatori, per le apparecchiature per le quali sia prevista l’etichetta energetica.
La guida al Bonus stufe a legna 2023
Requisiti per l’acquisto di stufe a legna con il Bonus casa 50%
Il Bonus casa 50% è applicabile all’acquisto di stufe nuove, sia a pellet che a legna, con una resa energetica minima non inferiore al 70% dell’intera abitazione. Rientra infatti nelle opere finalizzate al risparmio energetico, che sono ammesse anche se realizzate in assenza di ristrutturazioni edilizie propriamente dette.
Questa agevolazione fiscale può essere ottenuta a condizione che, oltre alla fattura d’acquisto della stufa, sia allegata la dichiarazione di prestazione energetica emessa dal produttore del dispositivo.
In questa circostanza, la detrazione fiscale che avviene in 10 anni è sempre calcolata su un ammontare massimo di 96.000 euro.
Requisiti per l’acquisto di stufe a legna con l’Ecobonus 50%
L’altra agevolazione che copre acquisto e installazione di stufe a legna è nota come “Ecobonus“, dove la detrazione fiscale ha due diverse aliquote a seconda del tipo di intervento.
La detrazione al 50% è applicata per interventi di riqualificazione energetica a livello singolo dell’impianto. Nel caso di una riqualificazione energetica globale dell’edificio, che coinvolge sia l’involucro che gli impianti, è prevista una detrazione al 65%. L’agevolazione si applica ad una spesa massima di 30.000 euro o 50.000 euro a seconda del tipo di edificio.
L’incentivo si concretizza sotto forma di detrazione Irpef, suddivisa in 10 rate annuali di uguale importo.
Per accedere all’Ecobonus, la stufa a legna o a pellet deve presentare un rendimento pari o superiore all’85% del fabbisogno totale dell’abitazione. Inoltre, deve essere dotata di una certificazione ambientale di quattro stelle nel caso di sostituzione di un generatore a biomassa preesistente o di cinque stelle nel caso di una nuova installazione.
Il Bonus cucina e stufa a legna si può usare con sconto in fattura?
Le agevolazioni comprese nel Bonus cucina escludono la possibilità di sconti diretti in fattura o cessione del credito. Con tutte le agevolazioni di cui abbiamo parlato in queste pagine, l’unico vantaggio ottenibile è una detrazione Irpef che si distribuisce su un periodo di 10 anni, in base alla percentuale dei costi coperti.
In sostanza, il beneficiario dell’agevolazione anticipa i costi agevolabili, quindi riporta le spese nella propria dichiarazione dei redditi e poi ottiene una riduzione delle imposte in base alla percentuale dei costi coperti.
Più in dettaglio, l’importo del bonus viene suddiviso in 10 quote di eguale importo e, per ciascuno dei 10 anni successivi, il beneficiario beneficerà di una sconto sull’Irpef da versare alla fine dell’anno, pari all’ammontare della quota annuale della detrazione.
FAQ: Domande frequenti sul Bonus cucina a legna
Posso richiedere il Bonus cucina a legna anche se non sono il proprietario dell’immobile?
Sì, ha diritto alla detrazione del Bonus casa e alle altre agevolazioni per cucina e stufe a legna anche l’inquilino in affitto, così come il titolare di un diritto reale di godimento (usufrutto, uso, abitazione o superficie).
Posso cumulare più bonus per lo stesso intervento?
No, se un intervento edilizio è coperto da più agevolazioni se ne può scegliere solo una. Ad esempio non si può usare l’Ecobonus su un intervento per cui è già stato sfruttato il Bonus casa 50%.
Quali sono gli altri bonus per la casa e la cucina nel 2023?
Qui puoi leggere i Bonus sulla casa rimasti nel 2023.
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