Bonus dipendenti pubblici nel 2023: cosa sono e a chi spettano? Ecco una panoramica sull’argomento (scopri le ultime notizie su bonus, Rem, Rdc e assegno unico. Leggi su Telegram tutte le news su Invalidità e Legge 104. Ricevi ogni giorno sul cellulare gli ultimi aggiornamenti su bonus, lavoro e finanza personale: entra nel gruppo WhatsApp, nel gruppo Telegram e nel gruppo Facebook. Scrivi su Instagram tutte le tue domande. Guarda le video guide gratuite sui bonus sul canale Youtube. Per continuare a leggere l’articolo da telefonino tocca su «Continua a leggere» dopo l’immagine di seguito).
Indice
- Bonus dipendenti pubblici nel 2023: cos’è?
- Bonus dipendenti pubblici nel 2023: come funziona e a chi spetta?
- Bonus dipendenti pubblici nel 2023: cosa dice la legge di bilancio?
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Bonus dipendenti pubblici nel 2023: cos’è?
L’ultima legge di bilancio, all’articolo 1, commi 330 e 333, ha introdotto il Bonus dipendenti pubblici nel 2023: parliamo di un’erogazione una tantum (una sola volta) il cui importo è pari all’1,5% della retribuzione percepita dal lavoratore.
Quindi sgombriamo il campo dagli equivoci: non si tratta di un altro Bonus da 200 o da 150 euro, ma di un’indennità calcolata in base all’ammontare dello stipendio del lavoratore.
A marzo 2023, riceveranno il Bonus 150 soltanto queste categorie di contribuenti:
- titolari di indennità di disoccupazione NASpI, DIS-COLL, mobilità ordinaria o in deroga nel mese di novembre 2022;
- beneficiari di indennità di disoccupazione agricola 2022 (relativa all’anno 2021);
- beneficiari delle indennità COVID-19;
- lavoratori autonomi occasionali;
- categorie di lavoratori che hanno presentato domanda per ottenere il beneficio (co.co.co, lavoratori stagionali, assegnisti e dottorandi, lavoratori dello spettacolo e partite Iva);
- venditori porta a porta già beneficiari del bonus 200 euro.
L’intervento contro gli effetti dell’inflazione, in attesa del rinnovo dei Contratti Collettivi Nazionali di Lavoro, è costato circa un miliardo di euro e verrà pagato agli oltre 3 milioni di dipendenti delle pubbliche amministrazioni (dipendenti statali e degli Enti territoriali) per 13 mensilità.
Per una corretta distribuzione delle risorse, il MEF ha pubblicato delle tabelle per categorie di lavoro, individuando per ognuna il valore del bonus. Puoi verificarli cliccando su questo link.
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Bonus dipendenti pubblici nel 2023: come funziona e a chi spetta?
Come funziona il Bonus dipendenti pubblici nel 2023? L’erogazione avviene automaticamente e durerà un anno, dal 1° gennaio al 31 dicembre 2023.
Il bonus, che altro non è che un anticipo dell’aumento che spetterebbe ai lavoratori delle pubbliche amministrazioni per il rinnovo dei contratti 2022-2024.
Ha un importo pari all’1,5% della retribuzione percepita dal lavoratore: più alto è lo stipendio del beneficiario, maggiore sarà l’importo del Bonus dipendenti pubblici nel 2023.
Ad esempio, su uno stipendio da 1.400 euro al mese, spetta un Bonus mensile di 21 euro; su 1.500 euro, 22,5 euro al mese; su 1.600 euro, 24 euro al mese; su 2.000 euro, 30 euro al mese.
A chi spetta il Bonus per dipendenti pubblici 2023?
- ai dipendenti di tutte le amministrazioni dello Stato;
- ai dipendenti delle aziende e delle amministrazioni dello Stato ad ordinamento autonomo, le Regioni, le Province, i Comuni, le Comunità montane, loro consorzi e associazioni;
- ai dipendenti degli Enti del Servizio sanitario nazionale;
- ai dipendenti delle istituzioni scolastiche e universitarie;
- a dipendenti degli Istituti autonomi case popolari (Iacp);
- ai dipendenti di Camere di commercio, industria, artigianato e agricoltura e loro associazioni;
- ai dipendenti degli Enti pubblici non economici nazionali, regionali e locali, le amministrazioni e le loro aziende;
- ai dipendenti dell’Agenzia per la rappresentanza negoziale delle pubbliche amministrazioni (Aran);
- ai dipendenti delle Agenzie di cui al Decreto Legislativo 30 luglio 1999, n. 300.
Inoltre, il Bonus dipendenti pubblici 2023 spetta anche al personale statale in regime di diritto pubblico:
- magistrati, avvocati e procuratori dello Stato;
- personale militare, delle Forze di polizia e del Corpo nazionale dei vigili del fuoco;
- professori universitari;
- personale delle carriere diplomatica, prefettizia e dirigenziale penitenziaria.

Bonus dipendenti pubblici nel 2023: cosa dice la legge di bilancio?
A disciplinare il Bonus dipendenti pubblici nel 2023 è l’articolo 1, commi 330-333, dell’ultima legge di bilancio.
Al comma 330 si legge: “Per l’anno 2023, gli oneri posti a carico del bilancio statale per la contrattazione collettiva nazionale in applicazione dell’articolo 48, comma 1, del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165, e per i miglioramenti economici del personale statale in regime di diritto pubblico di cui all’articolo 1, comma 609, della legge 30 dicembre 2021, n. 234, sono incrementati di 1.000 milioni di euro da destinare all’erogazione, nel solo anno 2023, di un emolumento accessorio una tantum, da corrispondere per tredici mensilità, da determinarsi nella misura dell’1,5 per cento dello stipendio con effetti ai soli fini del trattamento di quiescenza”.
Al comma 331 si legge: “L’importo di cui al comma 330, comprensivo degli oneri contributivi e dell’imposta regionale sulle attività produttive di cui al decreto legislativo 15 dicembre 1997, n. 446, concorre a costituire l’importo complessivo massimo di cui all’articolo 21, comma 1-ter, lettera e), della legge 31 dicembre 2009, n. 196“.
Al comma 332 si legge: “Per il personale dipendente da amministrazioni, istituzioni ed enti pubblici diversi dall’amministrazione statale, gli oneri di cui al comma 330, da destinare alla medesima finalità e da determinare sulla base di quanto previsto al medesimo comma, sono posti a carico dei rispettivi bilanci ai sensi dell’articolo 48, comma 2, del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165″.
Al comma 333 si legge: “Le somme di cui al comma 330 sono ripartite, nell’anno 2023, con uno o più decreti del Ministro dell’economia e delle finanze, sulla base del personale in servizio al 1° gennaio 2023”.
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