Bonus export digitale: requisiti e come richiederlo

Ecco a chi è rivolto e come fare domanda per il bonus export digitale.

Valerio Pisaniello è un saggista esperto di welfare.
Conoscilo meglio

8' di lettura

Elenchiamo i requisiti e come fare domanda per il Bonus export digitale (scopri le ultime notizie su mutui e prestiti. Leggi su Telegram tutte le news sulla finanza personale. Ricevi ogni giorno sul cellulare gli ultimi aggiornamenti su bonus, lavoro e finanza personale: entra nel gruppo WhatsApp, nel gruppo Telegram e nel gruppo Facebook. Scrivi su Instagram tutte le tue domande. Guarda le video guide gratuite sui bonus sul canale Youtube. Per continuare a leggere l’articolo da telefonino tocca su «Continua a leggere» dopo l’immagine di seguito).

Il contributo a fondo perduto esteso alle società con meno di 50 dipendenti e con un fatturato annuo non superiore a 10 milioni. Si punta a sostenere l’internazionalizzazione delle aziende manifatturiere grazie all’uso di soluzioni digitali. 

Indice

Bonus export digitale esteso alle piccole imprese 

Anche le piccole imprese possono ora accedere al Bonus export digitale.

Il contributo dedicato alle microimprese manifatturiere è stato esteso alle società con un numero di dipendenti inferiori a 50 e con un fatturato annuo o un totale di bilancio annuo non superiore a 10 milioni di euro.

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Come richiedere finanziamento a fondo perduto Invitalia?

Per richiedere il finanziamento del Fondo Patrimonio Pmi è necessario:

  1. registrarsi ai servizi online di Invitalia, indicando un indirizzo di posta elettronica ordinario o accedendo tramite Spid;
  2. una volta registrati, accedere al sito riservato per compilare la domanda online e scaricare la documentazione da allegare.

Bonus export digitale: cos’è e come funziona

Il Bonus export digitale è un progetto del Ministero degli Esteri e dell’Agenzia Ice a sostegno dell’internazionalizzazione.

Si tratta di un contributo a fondo perduto, concesso in regime de minimis per i seguenti importi:

  • 4.000 euro alle imprese a fronte di spese ammissibili non inferiori, al netto dell’Iva, a 5.000 euro
  • 22.500 euro alle reti e consorzi a fronte di spese ammissibili non inferiori, al netto dell’Iva, a 25.000 euro.

Il contributo è erogato in unica soluzione a seguito di rendicontazione delle spese sostenute presso società fornitrici iscritte all’elenco dedicato.

Bonus export digitale: gli obiettivi della misura

Il Bonus export digitale ha i seguenti obiettivi:

  • Realizzazione di siti e-commerce e/o app mobile
  • realizzazione di una strategia di comunicazione, informazione e promozione per amplificare la presenza online attraverso attività di digital marketing (e-commerce, campagne, presenza social) adatte al settore di competenza
  • servizi di consulenza per lo sviluppo di processi organizzativi e di capitale umano
  • iscrizione e/o abbonamento a piattaforme SaaS (Software as a Service) per la gestione della visibilità e spese di content marketing.

Bonus export digitale: come accedere alla misura

Per richiedere il Bonus export digitale serve compilare e trasmettere la domanda, accedendo con Spid al seguente link e selezionare la misura Bonus export digitale. La procedura è interamente guidata.

Bonus export digitale: a chi è rivolto

Il contributo è rivolto alle piccole e microimprese manifatturiere iscritte al registro delle imprese:

  • Società
  • Ditte individuali
  • Artigiani
  • Reti
  • Consorzi

Bonus export digitale: cosa si intende per microimpresa? 

Si definisce microimpresa un’impresa con un numero di dipendenti inferiore a 10 e con un fatturato o totale di bilancio annuo non superiore a 2 milioni di euro.

Si definisce Piccola impresa un’impresa con un numero di dipendenti inferiori a 50 e con un fatturato annuo oppure un totale di bilancio annuo non superiore a 10 milioni di euro.

Tra le principali attività manifatturiere (ATECO C dal 10.00.00 al 33) indichiamo:

  • Industrie alimentari
  • Industria del legno e dei mobili
  • Confezione di articoli di abbigliamento, di articoli in pelle e pelliccia
  • Fabbricazione di prodotti in metallo
  • Altre attività manifatturiere: gioielli, macchinari e apparecchiature, stampa, pelle, gomma, plastiche, chimici, elettronica, elettromedicali

Alleghiamo una serie di approfondimenti sulle agevolazioni destinate alle imprese.

Bonus export digitale: il primo forum europeo sugli standard

Si è tenuto intanto il primo forum europeo sugli standard, dove ha preso parte anche la European Digital Sme Alliance. L’associazione che raccoglie per Pmi digitali europee ha sottolineato il ruolo centrale delle piccole e medie imprese nel processo di elaborazione di standard chiave per la digitalizzazione e la sostenibilità.

Uno degli obiettivi del forum è infatti l’identificazione delle priorità di standardizzazione a sostegno delle politiche e della legislazione dell’Ue.

In questo contesto  l’alleanza ha sottolineato l’importanza di partire da una panoramica delle norme già esistenti a sostegno della transizione verde e digitale per evitare una proliferazione di norme.

Inoltre, dovrebbe essere garantita una maggiore attenzione alla loro adozione, soprattutto da parte delle Pmi, che spesso faticano a orientarsi nel crescente numero di norme varate ogni anno.

Altro punto chiave è garantire l’effettiva partecipazione delle Pmi europee alla standardizzazione internazionale e lavorare su raccomandazioni e azioni concrete per aumentare l’inclusività nella standardizzazione internazionale”, si legge in una nota.

Infine, sarà fondamentale garantire risorse sufficienti per sostenere la partecipazione delle Pmi alla standardizzazione a livello nazionale, europeo e internazionale. “Dato il ruolo chiave degli standard per la transizione digitale e verde, è importante che vengano fornite risorse aggiuntive per contribuire dal punto di vista delle Pmi”, conclude la nota dell’associazione.

Bonus export digitale e altri bandi Invitalia 

Cultura Crea 2.0

Cultura Crea 2.0 è l’incentivo che sostiene la nascita e la crescita di imprese e iniziative no profit nel settore dell’industria culturale, creativa e turistica, che puntano a valorizzare le risorse culturali nelle regioni Basilicata, Calabria, Campania, Puglia e Sicilia.

È promosso dal Ministero della cultura (Mic) e gestito da Invitalia in attuazione del PON FESR “Cultura e Sviluppo” 2014-2020 (Asse Prioritario II).

Le risorse finanziarie attualmente disponibili ammontano a circa 54 milioni di euro.

Ambiti di intervento:

  • Startup – Per la nascita di nuove imprese di micro, piccola e media dimensione della filiera culturale, creativa e dell’intermediazione turistica
  • Imprese consolidate – Per la crescita e l’integrazione delle micro, piccole e medie imprese della filiera culturale, creativa, dello spettacolo e delle filiere dei prodotti tradizionali e tipici
  • Imprese sociali – Per sostenere i soggetti del terzo settore nelle attività collegate alla gestione di beni, servizi e attività culturali, favorendo forme di integrazione
  • Reti di impresa – Per sostenere formule di collaborazione e partenariato che favoriscano l’aggregazione tra imprese, anche di settori diversi, finalizzata a creare ecosistemi produttivi collaborativi

I vantaggi per l’impresa

Finanziamento agevolato a tasso zero e contributo a fondo perduto sulle spese ammesse, con una premialità aggiuntiva per giovani, donne e imprese con rating di legalità. Gli incentivi, concessi nell’ambito del regolamento de minimis, possono coprire fino all’80% delle spese totali, elevabili al 90% in caso di premialità. È prevista anche un’attività di tutoring per tutte le imprese che ne facciano richiesta, fino a un valore massimo di 10.000 euro.

Di seguito il link di come presentare domanda.

Bonus export digitale: cos'è e come richiederlo
Bonus export digitale: nella foto un salvadanaio.

Resto al Sud

Resto al Sud sostiene la nascita e lo sviluppo di nuove attività imprenditoriali e libero professionali:

  • in Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna, Sicilia
  • nelle aree del cratere sismico del Centro Italia (Lazio, Marche, Umbria)
  • nelle isole minori marine, lagunari e lacustri del Centro-Nord

L’incentivo è destinato a chi ha un’età compresa tra i 18 e i 55 anni.

I fondi disponibili ammontano a 1 miliardo e 250 milioni di euro. Non ci sono bandi, scadenze o graduatorie: le domande vengono valutate in base all’ordine cronologico di arrivo.

Di seguito il link di come presentare domanda.

Fondo impresa femminile 

Il Fondo impresa femminile è l’incentivo nazionale che sostiene la nascita e il consolidamento delle imprese guidate da donne, promosso dal Ministero dello sviluppo economico.

Sono finanziati programmi di investimento nei settori dell’industria, artigianato, trasformazione dei prodotti agricoli, servizi, commercio e turismo.

Il Fondo mette a disposizione delle imprese femminili, nuove o già avviate, 200 milioni di euro.

Invitalia è il soggetto gestore della misura.

Di seguito il link di come presentare domanda.

Fonti e materiale di approfondimento

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