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Bonus finestre per disabili

Bonus finestre per persone disabili: come funziona? A che percentuale di detrazione si ha diritto e su quali interventi si applica? Scopriamolo in questo articolo.

Carmine Roca è un giornalista esperto in pensioni e fisco.
Conoscilo meglio

6' di lettura

Esistono Bonus finestre per persone disabili? Vediamolo insieme in questo approfondimento (scopri le ultime notizie su bonus, Rdc e assegno unico, su Invalidità e Legge 104, sui mutui, sul fisco, sulle offerte di lavoro e i concorsi attivi. Leggile gratis su WhatsApp, Telegram e Facebook).

Bonus finestre e Bonus barriere architettoniche

Quando parliamo di Bonus finestre o Bonus infissi ci riferiamo, neppure tanto indirettamente, al Bonus barriere architettoniche.

Questo bonus prevede una detrazione fino al 75% delle spese effettuate per lavori che permettono di eliminare le barriere architettoniche, ovvero tutti quegli ostacoli che limitano o impediscono la mobilità, soprattutto delle persone anziane, dei disabili e dei non vedenti, agevolando la fruizione di arredi e attrezzature consone alle condizioni di salute dell’utilizzatore.

Dunque, il Bonus finestre rientra nel Bonus barriere architettoniche (ma anche come lavoro trainante del Superbonus) e rimarrà in vigore almeno fino al 31 dicembre 2025.

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Bonus finestre per persone disabili

L’agevolazione del Bonus finestre, quindi, fa parte di un insieme di agevolazioni collegate all’eliminazione delle cosiddette barriere architettoniche.

A richiedere il bonus può essere tanto la persona fisica, ma non necessariamente un nucleo familiare che comprende una persona con disabilità, quanto un’impresa.

Bonus finestre per persone disabili: come funziona?

A chiarire le caratteristiche e le modalità di fruizione del Bonus barriere architettoniche, è l’Agenzia delle Entrate.

Per i lavori effettuati dal 1° gennaio 2022 al 31 dicembre 2025, su edifici già esistenti, è prevista una detrazione IRPEF da ripartire in 5 quote annuali di pari importo.

Rispetto al Superbonus e ad altri Bonus edilizi, oggetto di modifiche da parte del governo Meloni, sul Bonus barriere architettoniche resiste la possibilità di optare per lo sconto in fattura o per la cessione del credito.

La detrazione al 75% può essere goduta, a seconda delle unità immobiliari coinvolte nei lavori, su un importo massimo variabile dai 30.000 euro ai 50.000 euro, così distribuito:

  • limite di 50.000 euro per edifici unifamiliari o edifici plurifamiliari funzionalmente indipendenti;
  • limite di 40.000 euro per il numero di unità immobiliari negli edifici compreso tra 2 e 8.
  • limite di 30.000 euro per il numero di unità negli edifici composti da più di 8 immobili.

Ad esempio, nel primo caso, il limite massimo di detrazione è di 37.500 euro (il 75% di 50.000 euro); nel secondo caso, la soglia massima del bonus è 30.000 euro, mentre nel terzo caso, il limite è fissato a 22.500 euro.

Bonus finestre per persone disabili: su quali interventi?

Ovviamente, per beneficiare del Bonus barriere architettoniche è necessario che gli interventi effettuati rientrano nell’elenco di quelli ammessi dall’Agenzia delle Entrate, che in una circolare inviata ai Caf ha spiegato le istruzioni da rispettare per accedere alle agevolazioni.

Nell’elenco degli immobili destinatari del contributo figurano pure gli appartamenti dei condomini (sia parti comuni, che sulle singole unità di edifici già esistenti). Per il via libera ai lavori nei condomini, è necessaria l’approvazione dell’assemblea condominiale.

Nei lavori ammessi figurano tutte quelle soluzioni che consentono di migliorare la vita dell’anziano, del disabile, della persona non autosufficiente o non vedente, sia all’interno che all’esterno dell’abitazione, come l’installazione di:

Tra i lavori ammessi, però, figurano anche la sostituzione di finiture come porte e finestre (da qui il Bonus finestre o il Bonus infissi), di pavimenti e terminali degli impianti.

Bonus finestre per persone disabili: parametri da rispettare

La sostituzione degli infissi esterni, così come dei pavimenti, delle porte e dei terminali degli impianti (le cosiddette finiture), rientra nei lavori detraibili al 75%, a patto che vengano rispettati i parametri del decreto:

  • l’altezza delle maniglie o dispositivo di comando compreso tra 100 e 130 centimetri (è consigliabile a 115 centimetri);
  • meccanismi di apertura e chiusura delle finestre facilmente manovrabili e percepibili;
  • parti mobili usate esercitando una lieve pressione;
  • lo spigolo vivo della traversa inferiore dell’anta apribile deve essere opportunamente sagomato o protetto per non causare infortuni;
  • le ante mobili degli infissi esterni devono poter essere usate esercitando una pressione non superiore a kg 8.
Bonus finestre per persone disabili
Bonus finestre per persone disabili: in foto un operaio sostituisce infissi in casa.

Faq sul Bonus finestre e sul Bonus barriere architettoniche

Il Bonus finestre copre anche le spese per le persiane?

No, il Bonus finestre non copre direttamente le spese per l’acquisto o la sostituzione delle persiane. Il suo obiettivo principale è incentivare la sostituzione delle finestre con infissi più efficienti dal punto di vista energetico.

Il Bonus finestre si applica anche per le persone di età superiore ai 65 anni?

, le persone di età superiore ai 65 anni possono usufruire del Bonus finestre, purché rispettino tutti gli altri requisiti previsti. L’età avanzata non costituisce un ostacolo per beneficiare di questo incentivo.

Posso richiedere il Bonus finestre per una seconda casa?

, è possibile richiedere il Bonus finestre anche per una seconda casa. Le detrazioni fiscali previste dal Bonus finestre non sono limitate esclusivamente alla residenza principale, ma possono essere applicate anche ad altre abitazioni di proprietà, come le seconde case.

A chi spetta il Bonus barriere architettoniche?

Il Bonus barriere architettoniche è accessibile a tutti:

  • privati cittadini;
  • imprese;
  • enti pubblici e privati non commerciali;
  • società semplici;
  • associazioni tra professionisti;
  • soggetti che ottengono reddito d’impresa.

È importante sapere che l’agevolazione è accessibile anche se nell’edificio oggetto di intervento non sono presenti persone disabili o ultra sessantacinquenni.

Quali sono i requisiti di accessibilità per il Bonus Barriere Architettoniche?

Per accedere al Bonus barriere architettoniche, un edificio deve soddisfare tre requisiti o livelli di qualità: accessibilità, visitabilità e adattabilità dello spazio costruito. Questi requisiti sono definiti dal Decreto Ministeriale 236/89, che fornisce anche parametri tecnici e dimensionali specifici per gli edifici e gli spazi privati.

Il Bonus barriere architettoniche è cumulabile con altre detrazioni?

No, il Bonus barriere architettoniche non può essere fruito contemporaneamente alla detrazione del 19% per le spese sanitarie relative ai mezzi necessari per il sollevamento di una persona con disabilità.

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