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Bonus genitori separati 2023: come chiederlo, quando arriva?

Scopri tutti i dettagli sul Bonus genitori separati 2023: cos’è, a chi spetta, come richiederlo e quando arriva.

Chiara Del Monaco è una linguista e copywriter specializzata in welfare.
Conoscila meglio

8' di lettura

Il Bonus genitori separati 2023 è un contributo economico erogato dallo Stato in caso di genitori divorziati o separati che non possono garantire gli assegni di mantenimento per i propri figli. In questo approfondimento vediamo nel dettaglio di cosa si tratta, come fare domanda e a chi spetta (scopri le ultime notizie su agevolazioni economiche e diritti per la famiglia. Leggi su Telegram le novità su educazione, cura e salute dei figli, gravidanza, consigli per neo-mamme e relazioni familiari. Per continuare a leggere l’articolo da telefonino tocca su «Continua a leggere» dopo l’immagine di seguito).

Il Bonus genitori separati 2023 è una misura economica pensata per supportare i genitori in difficoltà perché non ricevono o non riescono a mandare gli assegni di mantenimento per i propri figli a carico.

Nei prossimi paragrafi vediamo meglio di cosa si tratta, quali sono i requisiti e come richiedere il contributo economico.

Bonus genitori separati 2023: cos’è

Il Bonus genitori separati 2023 è stato introdotto dal decreto del 23 agosto 2022, pubblicato in Gazzetta ufficiale il 26 ottobre 2022. L’obiettivo di questa misura economica è garantire l’erogazione degli assegni di mantenimento per figli a carico tra genitori separati o divorziati.

In particolare, si tratta di un contributo economico del valore massimo di 800 euro al mese per non più di 12 mesi e viene erogato quando il genitore tenuto a versare gli alimenti all’altro genitore non può garantire la regolarità degli assegni a causa della sospensione o della cessazione dell’attività lavorativa per via del Covid-19.

Quindi, il Bonus genitori separati 2023 viene erogato al genitore affidatario per coprire tutto o una parte dell’importo degli assegni di mantenimento. La misura si è resa necessaria soprattutto in un periodo come questo, in cui si è registrato un aumento complessivo del costo della vita, e quindi del mantenimento dei figli.

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Bonus genitori separati 2023: come funziona

Il Bonus genitori separati viene versato in un’unica soluzione al genitore affidatario, per compensare la mancanza totale o parziale dell’assegno di mantenimento da parte dell’altro genitore.

L’importo versato può arrivare a un massimo di 800 euro mensili per 12 mesi, quindi l’ammontare complessivo equivale a un massimo di 9.600 euro.

Chiariamo che a seconda di ciascun caso, la cifra spettante al beneficiario può coprire tutto o una parte del valore dell’assegno di mantenimento che l’ex coniuge non riesce a versare.

Un altro dettaglio da non sottovalutare è che il Bonus spetta solo quando la causa del mancato mantenimento è legata alla riduzione o alla perdita del lavoro. Inoltre, l’importo di massimo 800 euro spetta solo ai figli, e non anche al coniuge.

Bonus genitori separati 2023: come richiederlo

Ora che abbiamo visto cos’è e come funziona il Bonus genitori separati 2023, vediamo anche come fare domanda per questo contributo erogato dallo Stato.

Purtroppo, anche se il decreto è stato pubblicato da diversi mesi, il Governo non ha ancora attivato una piattaforma apposita né sul sito dell’INPS né sul sito del Ministero della Famiglia.

Quello che si può sapere con certezza è che la domanda dovrà essere inviata online, probabilmente sul sito web www.famiglia.gov.it e sarà necessario allegare una specifica documentazione, che vedremo nel prossimo paragrafo. Sarà poi compito del Dipartimento per le politiche della famiglia verificare i requisiti reddituali, insieme all’Agenzia delle Entrate, e l’importo dell’assegno di mantenimento, con gli uffici giudiziari competenti.

Bonus genitori separati 2023: documenti da allegare

In attesa di ricevere maggio informazioni sulla procedura per presentare la domanda, potrebbe essere utile sapere quali sono i documenti da tenere pronti da allegare in fase di richiesta.

Dunque, alla domanda bisogna allegare questa documentazione:

  • le generalità e i dati anagrafici del richiedente (codice fiscale ed estremi del proprio conto corrente bancario o postale);
  • l’importo dell’assegno di mantenimento di cui è titolare il richiedente, relativo al periodo compreso tra l’8 marzo 2020 e il 31 marzo 2022, e l’ammontare delle somme non versate a titolo di mantenimento, nello stesso periodo, dal coniuge obbligato;
  • il reddito eventualmente percepito nel corso dell’annualità per la quale non è stato corrisposto, in tutto o in parte, l’assegno di mantenimento. Relativamente ai contributi da erogare per il periodo 1° gennaio-31 marzo 2022, il reddito eventualmente percepito nel corso del 2021;
  • la dichiarazione attestante il nesso di causalità tra l’inadempienza e l’emergenza epidemiologica da Covid-19 quale fattore determinante la cessazione, la riduzione o la sospensione dell’attività lavorativa del coniuge obbligato, nei termini indicati dalla legge,.
  • indirizzo e-mail del richiedente;
  • copia della sentenza del giudice che indica tempi, modi e l’ammontare del mantenimento.

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Bonus genitori separati 2023: quando arriva

Visto che non è ancora attiva alcuna piattaforma per inviare le domande del Bonus genitori separati 2023, non è possibile indicare una data e un termine entro il quale potrebbe arrivare l’importo spettante per i beneficiari.

Quello che si sa, invece, è che non tutti i genitori che rientrano nei requisiti potrebbero ricevere il contributo economico, in quanto questo verrà erogato fino a esaurimento delle risorse, ossia 10 milioni di euro.

Tuttavia, si ricorda che in attesa di ulteriori informazioni, le famiglie con genitori separati possono comunque richiedere l’Assegno Unico Universale, che è compatibile con il Bonus genitori separati 2023.

Per saperne di più, scopri come fare domanda per l’assegno unico, come controllare pagamento e stato della richiesta dell’assegno universale, quali sono i documenti da presentare e come comportarsi quando scade il reddito di cittadinanza.

Bonus genitori separati 2023: in foto, due mani che trattengono una corda con delle fedi in mezzo.

Bonus genitori separati 2023: a chi spetta

Concludiamo il nostro approfondimento spiegando a chi spetta con precisione il Bonus genitori separati 2023.

A seconda del ruolo del cittadino all’interno della famiglia, cioè figlio, genitore inadempiente e genitore richiedente, sono previsti specifici requisiti da rispettare.

In particolare, il genitore che fa richiesta del Bonus genitori separati 2023, ossia quello che ha diritto al contributo economico per inadempienza del coniuge, deve:

  • risultare convivente con figli minori o maggiorenni portatori di handicap grave alla data della mancata percezione dell’assegno nel periodo tra l’8 marzo 2020 (inizio del primo lockdown per la pandemia) e il 31 marzo 2022 (data in cui è cessata l’emergenza da Covid-19);
  • avere un reddito inferiore o uguale a 8.174 euro nell’anno relativo alla mancata o ridotta corresponsione del mantenimento stesso.

Invece, per quanto riguarda il genitore che non è riuscito a versare l’importo totale o parziale dell’assegno di mantenimento, deve:

  • aver cessato, ridotto o sospeso la propria attività lavorativa a decorrere dall’8 marzo 2020 per una durata minima di novanta giorni;
  • aver subito una riduzione del reddito di almeno il 30% rispetto a quello percepito nel 2019.

Infine, i figli a carico devono:

  • minorenni 
  • maggiorenni portatori di handicap grave
  • conviventi con il genitore che richiede il beneficio, dopo l’8 marzo 2020 (giorno in cui è iniziato il lockdown).

FAQ Bonus genitori separati 2023

Che cos’è il Bonus genitori separati 2023?

Il Bonus genitori separati 2023 è un aiuto economico che lo Stato fornisce a genitori separati o divorziati che non riescono a garantire gli assegni di mantenimento per i propri figli. Questo contributo può arrivare fino a un massimo di 800 euro al mese per un periodo non superiore ai 12 mesi. Il Bonus viene erogato quando il genitore che dovrebbe versare gli alimenti all’altro genitore non riesce a garantire la regolarità degli assegni a causa della sospensione o della cessazione dell’attività lavorativa dovuta al Covid-19.

Come funziona il Bonus genitori separati 2023?

Il Bonus genitori separati 2023 viene versato in un’unica soluzione al genitore a cui è stato affidato il figlio. L’importo può arrivare fino a un massimo di 800 euro al mese per 12 mesi, quindi l’ammontare complessivo può arrivare fino a un massimo di 9.600 euro. Questa cifra può coprire interamente o parzialmente l’importo dell’assegno di mantenimento che il genitore non riesce a versare.

Come richiedere il Bonus genitori separati 2023?

La richiesta per il Bonus genitori separati 2023 dovrà essere inviata online. Nonostante il decreto sia stato pubblicato da diversi mesi, il Governo non ha ancora attivato una piattaforma apposita né sul sito dell’INPS né sul sito del Ministero della Famiglia. Si sa però che la domanda dovrà essere inviata online, probabilmente sul sito web www.famiglia.gov.it e sarà necessario allegare una specifica documentazione.

Quali sono i documenti necessari per richiedere il Bonus genitori separati 2023?

Per richiedere il Bonus genitori separati 2023 bisogna allegare: le generalità e i dati anagrafici del richiedente; l’importo dell’assegno di mantenimento; il reddito percepito nel corso dell’annualità in cui non è stato corrisposto l’assegno di mantenimento; la dichiarazione del nesso di causalità tra l’inadempienza e l’emergenza Covid-19; l’indirizzo e-mail del richiedente; copia della sentenza del giudice che indica tempi, modi e l’ammontare del mantenimento.

A chi spetta il Bonus genitori separati 2023?

Il Bonus genitori separati 2023 spetta al genitore convivente con figli minori o maggiorenni portatori di handicap grave che ha un reddito inferiore o uguale a 8.174 euro. Il genitore che non è riuscito a versare l’importo totale o parziale dell’assegno di mantenimento deve aver subito una riduzione del reddito di almeno il 30% rispetto a quello percepito nel 2019. I figli a carico devono essere minorenni o maggiorenni portatori di handicap grave e conviventi con il genitore che richiede il beneficio, dopo l’8 marzo 2020.

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