Bonus infissi e caldaie, per lo sconto basta il preventivo firmato per accettazione dal cliente. (scopri le ultime notizie su bonus, Rem, Rdc e assegno unico. Leggi su Telegram tutte le news su Invalidità e Legge 104. Ricevi ogni giorno sul cellulare gli ultimi aggiornamenti su bonus, lavoro e finanza personale: entra nel gruppo WhatsApp, nel gruppo Telegram e nel gruppo Facebook. Scrivi su Instagram tutte le tue domande. Guarda le video guide gratuite sui bonus sul canale Youtube. Per continuare a leggere l’articolo da telefonino tocca su «Continua a leggere» dopo l’immagine di seguito).
INDICE
- Bonus infissi e caldaie, il decreto
- Bonus infissi e caldaie, sconto in fattura
- Bonus infissi e caldaie, dove trovare i moduli
- Bonus infissi e caldaie, cosa sono
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Com’è noto per il Bonus infissi e caldaie, il decreto numero 11 di metà febbraio ha messo fine alla possibilità di cessione dei crediti per lo sconto in fattura e di vendita del bonus per i lavori che riguardano la sostituzione di infissi e caldaie e che sono iniziati dopo l’entrata in vigore del decreto.
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Ebbene, in questo caso, come bisogna comportarsi, quali sono le opzioni possibili per il contribuente che non ha un contratto già firmato alla data del 17 febbraio 2023?
Beh, vediamo insieme.
Su questo argomento potrebbe interessarti un articolo che spiega se con il bonus infissi si possono cambiare anche le persiane; c’è anche un post che spiega quali sono tutte le spese comprese nell’incentivo del bonus infissi; in un articolo abbiamo invece raccontato come sostituire la caldaia e risparmiare il 65 per cento.
Bonus infissi e caldaie, il decreto
Il decreto ha chiarito che lo sconto in fattura sul bonus per la sostituzione degli infissi e delle caldaie (rientrano anche i climatizzatori e le pompe di calore), si può applicare solo per i lavori che sono già iniziati entro il 16 febbraio 2023 (il giorno prima dell’entrata in vigore del decreto).
Se i lavori sono iniziati dopo quella data, fa comunque fede il contratto stipulato tra il venditore e il contribuente.
Può accadere, comunque, che entro il 16 febbraio, non tutti i cittadini si trovino in possesso di un contratto già firmato da entrambe le parti.
In questo caso – così ha disposto il decreto – sarà sufficiente presentare un preventivo firmato per accettazione da chi ha commissionato le opere di sostituzione.
Vediamo quindi come funziona la procedura per avere diritto al riconoscimento del bonus.
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Bonus infissi e caldaie, sconto in fattura
Verifichiamo quali sono i documenti necessari, e i vari casi possibili, per ottenere lo sconto in fattura con il Bonus infissi e caldaie.
La procedura, anche sulla base del nuovo decreto, è stata analizzata dall’Unione nazionale delle industrie e delle costruzioni metalliche dell’involucro dei serramenti (Unicmi).
Nella nota dell’associazione, si ricorda che per ottenere lo sconto in fattura per i lavori che sono iniziati prima del 17 febbraio 2023, sarà necessario presentare la certificazione di avvio dei lavori se non sono stati versati acconti prima di quella data.
In alternativa, come accennato, va bene la stipula dell’accordo vincolante tra le parti per la «fornitura del bene e del servizio» che è oggetto dell’intervento.
È invece diversa la situazione e cambiano anche i documenti da presentare per l’applicazione dello sconto in fattura, se i lavori sono iniziati in una data più recente dopo il 17 febbraio.
In questo caso è necessario dotarsi di questa documentazione:
- la fattura con la quale si è versato un acconto e il relativo pagamento effettuato mediante bonifico parlante prima del 17 febbraio 2023;
- l’accordo vincolante tra le parti, ovvero un preventivo sottoscritto per accettazione dal committente (o cliente);
- un contratto redatto in forma scritta che deve riportare entrambe le firme, quella del committente e quella del contribuente;
- il contratto di cessione dei crediti d’imposta o dell’applicazione dello sconto in fattura dal committente al serramentista, con firma entro il 16 febbraio 2023.
Nel secondo e terzo caso, servono anche due dichiarazioni sostitutive di atto notorio. La prima deve essere redatta dal cliente, la seconda dall’impresa, entrambe devono attestare (sotto una responsabilità che è rilevante da un punto di vista penale) che prima del 17 febbraio 2023 c’era già un accordo vincolante tra le parti (ai sensi della conversione del decreto legge numero 11 del 2023), per la fornitura e la posa in opera di serramenti con l’opzione dello sconto in fattura.
Nel primo caso invece (preventivo sottoscritto per accettazione dal cliente) la doppia dichiarazione sostitutiva di atto notorio non è necessaria. Dal momento che si tratta di edilizia libera, è sufficiente una sola dichiarazione sostitutiva firmata dal cliente, nella quale si attesta sia la data di inizio dei lavori, sia la circostanza che gli interventi rientrano tra quelli agevolabili.
Bonus infissi e caldaie, dove trovare i moduli
I moduli in facsimile per lo sconto in fattura da applicare al bonus infissi e caldaie possono essere scaricati sul portale dell’Unione nazionale delle industrie delle costruzioni metalliche dell’involucro e dei serramenti (Unicmi).
I modelli fanno riferimento a questi due casi:
- accordo vincolante tra le parti con un preventivo firmato per accettazione dal contribuente;
- contratto di sconto in fattura o di cessione del credito.
Per il primo caso, quello della fattura e del bonifico parlante, lo ribadiamo, basta una dichiarazione sostitutiva firmata dal cliente che attesti la data di inizio dei lavori di sostituzione e la fruizione del bonus per gli interventi agevolabili di edilizia libera.

Bonus infissi e caldaie, cosa sono
Il bonus caldaia prevede una detrazione fiscale in dieci anni, di importo variabile, che può essere del 50 per cento, 68 per cento o del 90 per cento se si rientra nel Superbonus.
Questo incentivo copre le spese per la sostituzione della vecchia caldaia. I lavori devono essere effettuati su un immobile già esistente (non di nuova costruzione) dove sia già presente un impianto di riscaldamento.
Si possono detrarre le spese sostenute per:
- l’acquisto della caldaia;
- lo smontaggio del vecchio impianto;
- l’installazione;
- le opere murarie.
Il bonus infissi è invece un incentivo per la sostituzione di vecchi serramenti ed è una iniziativa che spinge a efficientare le abitazioni per il risparmio energetico.
I beneficiari possono:
- detrarre la spesa in Irpef;
- optare per lo sconto in fattura;
- cedere il credito all’azienda che installa gli infissi.
L’immobile deve essere:
- già accatastato e dotato di un impianto di riscaldamento;
- in regola con le normative nazionali e locali in ambito urbanistico, sicurezza, efficienza energetica e pagamento dei tributi;
- oggetto dell’installazione di infissi a risparmio energetico che migliorano gli indici di trasmittanza e di isolamento termico.
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