Bonus latte artificiale 2022. Vediamo insieme cos’è e a chi spetta l’incentivo da 400 euro (scopri le ultime notizie su bonus, Rem, Rdc e assegno unico. Leggi su Telegram tutte le news su Invalidità e Legge 104. Ricevi ogni giorno sul cellulare gli ultimi aggiornamenti su bonus, lavoro e finanza personale: entra nel gruppo WhatsApp, nel gruppo Telegram e nel gruppo Facebook. Scrivi su Instagram tutte le tue domande. Guarda le video guide gratuite sui bonus sul canale Youtube. Per continuare a leggere l’articolo da telefonino tocca su «Continua a leggere» dopo l’immagine di seguito).
Nei prossimi paragrafi approfondiremo anche quali sono i requisiti richiesti, come fare domanda e come viene gestito il bonus latte 2022.
INDICE:
- Cos’è il bonus latte artificiale
- A chi spetta
- Come fare domanda
- Dove puoi spenderlo
- L’importo
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Bonus latte artificiale: cos’è?
Il bonus latte artificiale è un incentivo di importo fino a 400 euro dedicato alle mamme che, a causa di alcune patologie certificate, non riescono a eseguire l’allattamento naturale.
Possono beneficiare di questo incentivo le donne che, oltre a rientrare nelle malattie previste dal Ministero della Salute, non possono accedere nemmeno alla banca centrale del latte materno.
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A chi spetta il bonus latte 400 euro
Il bonus latte artificiale viene riconosciuto a tutte le mamme che hanno un Isee familiare fino a 30mila euro, fino al compimento del sesto mese del bambino.
Per beneficiarne è necessario soffrire di una delle seguenti patologie certificate:
- infezione da HTLV1 e 2;
- sindrome di Sheehan;
- alattogenesi ereditaria;
- ipotrofia bilaterale della ghiandola mammaria (seno tubolare);
- mastectomia bilaterale.
Il bonus latte artificiale viene poi riconosciuto anche alle neomamme che sono affette da altre patologie, a patto che si sottopongano a test di controllo mensili:
- infezione da HCV con lesione sanguinante del capezzolo;
- infezione da HSV con lesione erpetica sul seno o capezzolo;
- infezione ricorrente da streptococco di gruppo B;
- lesione luetica sul seno;
- tubercolosi bacillifera non trattata;
- mastite tubercolare;
- infezione da virus varicella zooster;
- esecuzione di scintigrafia;
- assunzione di farmaci che controindicano in maniera assoluta l’allattamento;
- assunzione di droghe (a patto che non si tratti di metadone);
- alcolismo.
Bonus latte artificiale: domanda
La procedura per richiedere il bonus latte artificiale è semplice anche se è molto possibile ritrovarsi in lunghe file di attesa.
Non è possibile, infatti, richiedere l’incentivo online su una piattaforma nazionale.
Il bonus latte 2022 è gestito dalle singole aziende sanitarie locali. Per riceverlo devi presentare alla tua Asl territoriale la seguente documentazione:
- prescrizione del latte artificiale del tuo medico di base;
- certificiazione della patologica di cui sei affetta (il documento deve essere redatto da uno specialista del Servizio Sanitario Nazionale);
- documentazione Isee in corso di validità.
I tempi per fare domanda variano da territorio a territorio. Questa scelta spetta alle province e alle regioni.
Per questo motivo ti consigliamo di recarti all’Asl prima di procedere all’acquisizione della documentazione necessaria o di chiedere al tuo medico di fiducia qual è la procedura preferita dalla tua Asl.
Bonus latte artificiale: dove puoi spenderlo
Potrai spendere il bonus latte artificiale presso farmacie convenzionate, presidi ASL, eventuali centri assistenziali dove sei in cura o altri fornitori autorizzati da Regione o Provincia Autonoma.
La tipologia di latte artificiale da comprare viene scelta dal tuo medico di base in base alle necessità del bambino.

Bonus latte artificiale: l’importo
Come dicevamo, l’importo del bonus latte artificiale arriva fino a 400 euro. Ma cosa fa variare il suo valore?
Essendo un incentivo nazionale, affidato agli enti locali (regioni e province autonome), l’importo viene definito in base al numero dei beneficiari previsti e alle domande effettive pervenute
Più saranno le mamme che hanno diritto al bonus latte artificiale 2022 e minore sarà l’importo dell’agevolazione.
Per evitare che l’incentivo si tramuti in un aiuto simbolico sotto l’aspetto economico, le regioni potrebbero stabilire dei termini di presentazione delle domande o un numero massimo di beneficiari in base a dei calcoli fatti sulla popolazione territoriale.
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