Bonus latte 2023: cos’è e dove informarsi

Ecco come richiedere il Bonus latte artificiale 2023.

5' di lettura

Ecco la guida completa al Bonus latte artificiale 2023 (scopri le ultime notizie su agevolazioni economiche e diritti per la famiglia. Leggi su Telegram le novità su educazione, cura e salute dei figli, gravidanza, consigli per neo-mamme e relazioni familiari. Per continuare a leggere l’articolo da telefonino tocca su «Continua a leggere» dopo l’immagine di seguito).

Indice

Bonus latte artificiale 2023: a chi spetta e come richiederlo

Il Bonus latte artificiale è un contributo che spetta alle neo-mamme che non sono in grado di allattare naturalmente i propri bambini, perché affette da alcune patologie permanenti o temporanee. Vedremo meglio i requisiti nel prossimo paragrafo, qui ci interessa sottolineare che il contributo va richiesto alla propria ASL di appartenenza.

Si tratta infatti di un bonus introdotto a livello nazionale (Decreto del 31 agosto 2021), ma la cui gestione è affidata alle autorità regionali, che stabiliscono anche tempistica e modalità di presentazione della domanda. Tuttavia, se è pur vero che la modalità di richiesta varia da Regione a Regione, è anche vero che dell’assegnazione del contributo si occupa sempre l’ASL di appartenenza.

Di conseguenza per richiederlo è necessario contattare la propria ASL o, più semplicemente, collegarsi al sito ufficiale e verificare la sezione delle agevolazioni, dove è presente il bando per il Bonus latte artificiale che spiega come presentare domanda.

Il Bonus latte artificiale assegna un contributo massimo di 400 euro all’anno a beneficiario e l’importo deve essere speso per l’acquisto di latte artificiale. Diciamo “massimo”, perché le Regioni che amministrano il contributo hanno anche la facoltà di ridurre l’importo al fine di assegnare una somma a tutti gli aventi diritto.

Una volta chiarito che il Bonus latte artificiale può essere richiesto all’ASL di competenza, vediamo meglio quali sono i requisiti per ottenerlo e come si utilizza l’importo.

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In foto il Decreto attuativo per il Bonus latte artificiale.

Bonus latte artificiale 2023: i requisiti

Il Bonus latte artificiale spetta a tutte le mamme che, poiché affette da alcune patologie, non possono allattare, ma solo se l’ISEE del nucleo familiare non supera i 30.000 euro all’anno.

In dettaglio l’agevolazione spetta alle neo-mamme affette da una di queste patologie o condizioni permanenti:

  • infezione da HTLV1 e HTLV2;
  • sindrome di Sheehan;
  • alattogenesi ereditaria;
  • ipotrofia bilaterale della ghiandola mammaria;
  • mastectomia bilaterale;

Il contributo spetta anche in caso di condizioni patologiche temporanee, da sottoporre a verifica mensile:

  • infezione da HCV con lesione sanguinante del capezzolo;
  • infezione da HSV con lesione erpetica sul seno o capezzolo;
  • infezione ricorrente da streptococco di gruppo B;
  • lesione luetica sul seno;
  • tubercolosi bacillifera non trattata;
  • mastite tubercolare;
  • infezione da virus varicella zoster;
  • esecuzione di scintigrafia;
  • assunzione di farmaci che controindicano in maniera assoluta l’allattamento;
  • assunzione di droghe (escluso il metadone);
  • alcolismo.

Bonus latte artificiale 2023: i documenti necessari per richiederlo

Come abbiamo detto, la modalità di presentazione della domanda di richiesta per il Bonus latte artificiale varia da zona a zona, poiché è gestito a livello regionale. Ad ogni modo, il contributo può essere richiesto entro il sesto mese di vita del bambino ed è comunque necessario che le condizioni patologiche siano certificate, come anche quelle reddituali.

Di conseguenza, a prescindere dalla zona di residenza, per richiedere il contributo è sempre necessario essere in possesso di questa documentazione:

  • la certificazione dello specialista del Servizio sanitario nazionale, attestante le condizioni patologiche che impediscono l’allattamento, sia permanenti che temporanee;
  • l’attestazione ISEE in corso di validità.

Della certificazione si occupa il pediatra, mentre per ottenere l’ISEE è necessario compilare la DSU 2023. Trovate tutte le istruzioni sulla compilazione della DSU nel nostro articolo che spiega proprio come ottenere l’ISEE 2023 online.

Bonus latte artificiale 2023: come spendere l’importo

Molto spesso si pensa al Bonus latte artificiale come ad un contributo anticipato, in realtà molte Regioni, come Lazio e Lombardia, erogano il bonus in forma di rimborso per le spese sostenute nell’anno precedente.

Ovvero, il beneficiario in fase di presentazione della domanda fornisce anche un codice IBAN su cui sarà accreditato il rimborso. In alcuni casi è richiesto anche di allegare alla domanda gli scontrini che attestano l’avvenuto pagamento.

Altre Regioni invece erogano il contributo come un credito, cioè il latte viene direttamente consegnato gratis dalla farmacia e l’importo scalato. Come già detto, per conoscere la modalità di erogazione è necessario fare riferimento alle istruzioni fornite sul sito della propria ASL di appartenenza.

Per concludere è bene precisare che con l’importo del Bonus latte artificiale non si potrà acquistare qualsiasi tipo di latte, ma sarà il pediatra ad indicare quale tipologia sia quella più adatta al bambino.

Scopri la pagina dedicata a tutti bonus attualmente attivi e disponibili.

Bonus latte artificiale 2023: lva agevolata al 5%

Quest’anno c’è un’altra agevolazione, introdotta dal governo Meloni, che ha a che fare con il latte artificiale e stabilisce che su questi prodotti vi sia una riduzione dell’Iva.

Le tabelle Iva sono infatti state aggiornate e per questi beni è prevista un’Iva agevolata al 5% rispetto all’aliquota ordinaria fissata al 22%. In dettaglio ecco i prodotti che godono dell’Iva agevolata:

  • latte in polvere o liquido per l’alimentazione dei lattanti o dei bambini nella prima infanzia, condizionato per la vendita al minuto;
  • preparazioni alimentari di farine, semole, semolini, amidi, fecole o estratti di malto per l’alimentazione dei lattanti o dei bambini, condizionate per la vendita al minuto (codice NC1901 10 00);
  • pannolini per bambini;
  • seggiolini per bambini da installare negli autoveicoli;
  • prodotti assorbenti e tamponi per la protezione dell’igiene femminile;
  • coppette mestruali.

Non si tratta di un’agevolazione da richiedere, ma semplicemente il prezzo di questi beni all’acquisto risulterà più basso, proprio per via della riduzione dell’Iva da pagare.

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