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Bonus Partite Iva e Cig: nuovi importi e ultime news

Bonus Partite Iva. Arriva l'Iscro: una nuova misura che renderà “strutturale” la misura di sostegno per liberi professionisti. Novità per la Cig per Partite Iva.

di Guglielmo Sano

Dicembre 2020

Emergono nuovi dettagli rispetto alla cassa integrazione (Cig) per lavoratori autonomi, una nuova misura che renderà “strutturale” lo strumento del Bonus Partite Iva lanciato a seguito dell’epidemia di Covid (Consulta anche la nostra pagina speciale sulle indennità Covid e partecipa alla discussione sul nostro gruppo Facebook).

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Bonus Partite Iva nel 2021 diventa “strutturale”

Il Bonus Partite Iva diventa “strutturale” nel 2021: si chiamerà Iscro, sigla che sta per “Indennità straordinaria di continuità reddituale e operativa“, la nuova misura di sostegno economico dedicata ai lavoratori autonomi. Assomiglierà molto alla cassa integrazione tuttora prevista per i dipendenti ma inizialmente avrà un raggio d’azione molto meno ampio, in proporzione, rispetto all’ammortizzatore sociale per eccellenza.

Anche l’importo dell’assegno è stato decisamente ridimensionato rispetto alle prime ipotesi: sembrava potesse arrivare fino a 1000 euro al mese, per massimo 6 mesi, alla fine, sarà compreso tra i 250 e gli 800 euro.  

Cassa integrazione Partite Iva: i requisiti richiesti

La cassa integrazione Partite Iva Iscro in prima battuta sarà riservata agli autonomi iscritti alla Gestione separata Inps da almeno 4 anni e in regola con il versamento dei contributi, solo in un secondo momento dovrebbe essere estesa anche a chi è iscritto alla cassa previdenziale di un ordine professionale.

Detto ciò, oltre a non essere titolari di trattamento previdenziale o Reddito di cittadinanza, saranno due i requisiti fondamentali per richiederla: non aver superato gli 8.145 euro di reddito nell’anno precedente alla richiesta, aver subito una perdita di fatturato di almeno il 50% prendendo in considerazione la media dei tre anni precedenti alla domanda.

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