Nell’articolo di oggi vedremo come funziona il Bonus Renzi in busta paga a ottobre 2023 (scopri le ultime notizie su bonus, Rdc e assegno unico, su Invalidità e Legge 104, sui mutui, sul fisco, sulle offerte di lavoro e i concorsi attivi. Leggile gratis su WhatsApp, Telegram e Facebook).
Indice
Chi ha diritto all’ex Bonus Renzi a ottobre 2023?
Il cosiddetto “Bonus Renzi“, ora noto come “Trattamento Integrativo” o “Bonus Irpef“, rappresenta un importante incentivo economico con un meccanismo di erogazione mensile. Questo beneficio è rivolto sia ai lavoratori dipendenti che ai beneficiari della Naspi (Nuova Assicurazione Sociale per l’Impiego) in stato di disoccupazione.
Per i lavoratori dipendenti, l’importo del contributo viene anticipato dal sostituto d’imposta, di solito il datore di lavoro, e viene poi incorporato direttamente nella loro busta paga mensile. In questo modo, i lavoratori vedono un aumento diretto del loro reddito mensile.
Nel caso dei disoccupati che ricevono l’indennità Naspi, il trattamento integrativo viene accreditato sullo stesso conto corrente sul quale viene versata l’indennità di disoccupazione. Questo meccanismo semplifica la gestione dei fondi per i beneficiari e assicura un supporto finanziario continuo durante il periodo di disoccupazione.
Elenco delle categorie a cui spetta il trattamento integrativo
Ecco elencate tutte le categorie di lavoratori e disoccupati a cui spetta l’ex Bonus Renzi a ottobre 2023:
- soci lavoratori di cooperative;
- lavoratori in cassa integrazione (con CIG ordinaria, CIG straordinaria, CIG in deroga, assegno ordinario ed assegno di solidarietà);
- collaboratori con contratto a progetto o co.co.co;
- stagisti e tirocinanti;
- percettori di borsa di studio, di assegno di ricerca o premio di studio;
- lavoratori socialmente utili;
- sacerdoti;
- disoccupati in regime di indennità Naspi;
- disoccupati in regime Dis-Coll;
- disoccupati agricoli;
- lavoratrici in maternità per congedo obbligatorio;
- lavoratori in congedo di paternità.
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Quando arriva il Bonus Renzi in busta paga a ottobre 2023?
Il Trattamento Integrativo, precedentemente noto come Bonus Renzi, rappresenta un beneficio essenziale rivolto sia ai lavoratori dipendenti del settore pubblico che a quelli del settore privato. Questo incentivo viene erogato mensilmente, direttamente attraverso la busta paga, insieme al regolare stipendio dei lavoratori.
Il meccanismo semplifica notevolmente il processo di distribuzione dei fondi, garantendo che i lavoratori dipendenti ricevano il beneficio in modo regolare e senza ulteriori formalità.
Come controllare importo e pagamento del Bonus Renzi in busta paga
Nel del cedolino dello stipendio, distribuito mensilmente ai lavoratori dipendenti, è possibile individuare la voce “Trattamento Integrativo L. 21/2020“, seguita dall’importo del bonus. Questa specifica annotazione è l’identificativo del versamento dell’ex Bonus Renzi.
I dipendenti pubblici possono accedere al proprio cedolino online seguendo le istruzioni dettagliate fornite nell’articolo dedicato al procedimento per ottenere la busta paga sul portale NoiPA. Questo servizio online offre ai dipendenti pubblici la comodità di accedere alle informazioni relative alla loro retribuzione in modo rapido e conveniente.

Come richiedere l’ex Bonus Renzi?
La questione se sia necessario effettuare una richiesta per ottenere il Trattamento Integrativo, noto in precedenza come Bonus Renzi, è spesso oggetto di dubbi.
Per risolvere tale incertezza, è essenziale sottolineare che il Bonus Renzi non richiede mai una domanda esplicita da parte dei beneficiari; esso viene assegnato automaticamente.
La distinzione principale riguarda il modo in cui viene erogato: i lavoratori dipendenti lo ricevono direttamente attraverso la loro busta paga, mentre chi è disoccupato e percepisce l’indennità di disoccupazione lo vede accreditato sul proprio conto bancario.
In sintesi, sia i lavoratori con un salario fisso che coloro che ricevono la Naspi o la Dis-Coll non devono presentare una richiesta specifica per ottenere il Trattamento Integrativo.
Questo beneficio viene assegnato automaticamente a coloro che ne hanno diritto, eliminando la necessità di ulteriori azioni da parte dei beneficiari stessi.
Come si calcolano gli importi spettanti di ex Bonus Renzi?
L’importo massimo del Bonus Irpef è fissato a 1.200 euro all’anno, pari a 100 euro al mese, che vengono incorporati direttamente nella busta paga o accreditati sul conto corrente dei beneficiari della Naspi. È fondamentale sottolineare, tuttavia, che solamente coloro il cui reddito annuale non supera i 15.000 euro hanno diritto all’importo mensile completo di 100 euro.
Per quanto concerne i lavoratori con un reddito annuo compreso tra 15.001 e 28.000 euro, il Trattamento Integrativo rimane valido, ma l’importo subisce una graduale riduzione all’aumentare del reddito. In altre parole, all’aumentare del proprio reddito, il bonus subisce una diminuzione progressiva fino a scomparire completamente una volta superata la soglia dei 28.000 euro di reddito annuale.
In pratica, il livello di reddito annuo influisce direttamente sull’importo del Bonus Irpef che si può ricevere.
Quando arriva il Bonus Renzi sulla Naspi a ottobre 2023?
I beneficiari della Naspi solitamente ricevono l’accredito del Trattamento Integrativo poco dopo aver ottenuto la loro rata mensile di disoccupazione, direttamente sullo stesso conto corrente.
Tuttavia, la data di pagamento non segue un calendario uniforme per tutti i beneficiari e può variare da un individuo all’altro. Per ottenere la data esatta di accredito, è necessario fare visita al sito ufficiale dell’INPS e accedere al proprio fascicolo previdenziale, per verificare se sono presenti le disposizioni di pagamento.
Come accedere al fascicolo previdenziale online
Questa è la procedura da seguire per consultare la disposizione di pagamento dell’ex Bonus Renzi a ottobre 2023 sulla Naspi:
- Accedere alla pagina del fascicolo previdenziale sul sito dell’INPS;
- Cliccare sull’opzione “Utilizza lo strumento” nell’angolo in alto a destra;
- Effettuare l’accesso attraverso SPID (Sistema Pubblico di Identità Digitale), CIE (Carta d’Identità Elettronica) o CNS (Carta Nazionale dei Servizi);
- Selezionare “Prestazioni” dal menu laterale;
- Fare clic su “Pagamenti“;
- Individuare la prestazione e l’anno di riferimento (Trattamento integrativo di ottobre nel caso in questione);
- Verificare la presenza di disposizioni di pagamento relative alla NASpI o al Trattamento integrativo. Nella disposizione di pagamento, sarà possibile visualizzare l’importo e la data effettiva di versamento da parte dell’INPS.
FAQ: Domande frequenti sull’ex Bonus Renzi
Ex Bonus Renzi 730: a chi spettano i 100 euro?
Dal 1° gennaio 2022 il trattamento integrativo in busta paga, o ex bonus Renzi, è destinato in misura piena ai redditi fino a 15.000 euro. Altrimenti si riduce rispetto all’importo, come spiegato nel paragrafo dedicato.
Ex Bonus Renzi 2023 pensionati: possono riceverlo?
Sì, l’ex Bonus Renzi spetta ai pensionati che percepiscono prestazioni INPS se non ricevono altri trattamenti risarcitori o assistenziali come il Reddito di cittadinanza.
Ex Bonus Renzi 2023, qual è il limite di reddito?
I 28mila euro rappresentano la soglia di reddito da non superare per ricevere il trattamento integrativo.
Ecco gli articoli preferiti dagli utenti sugli ultimi bonus disponibili, a chi spettano e come ottenerli: