Bonus ristrutturazione 2023: quali sono gli importi previsti, i lavori ammessi dalla normativa e le nuove regole? (scopri le ultime notizie sul bonus 150 euro e poi leggi su Telegram tutte le news sui pagamenti dell’Inps. Ricevi ogni giorno sul cellulare gli ultimi aggiornamenti su bonus, lavoro e finanza personale: entra nel gruppo WhatsApp e nel gruppo Facebook. Seguici anche su su Instagram tutte le tue domande. Guarda le video guide gratuite sui bonus sul canale Youtube. Per continuare a leggere l’articolo da telefonino tocca su «Continua a leggere» dopo l’immagine di seguito).
Indice
- Bonus ristrutturazione 2023: quali sono gli importi previsti?
- Bonus ristrutturazione 2023:quali sono i lavori ammessi?
- Bonus ristrutturazione 2023: quali sono i requisiti da rispettare?
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Bonus ristrutturazione 2023: quali sono gli importi previsti?
Il bonus ristrutturazione 2023 è un beneficio economico che consiste nella detrazione fiscale del 50% delle spese sostenute per ristrutturare un edificio.
Il tetto massimo della spesa è 96 mila euro. Questo tipo di Bonus si può avere anche con lo sconto in fattura.
Con la Legge di Bilancio il Governo Meloni ha deciso di prorogare questo sussidio fino a fine 2024, con le stesse identiche regole degli anni passati.
La somma detraibile è il 50% dei costi sostenuti per la ristrutturazione fino ad un massimo di 96 mila euro.
Coloro che ne usufruiscono possono ottenere un rimborso IRPEF, fino al 31 dicembre del 2024, portando in detrazione, nella dichiarazione dei redditi, i costi sostenuti per i lavori di edilizia, manutenzione ordinaria e straordinaria.
Quando è stato legiferato, questo Bonus consisteva nel 36% delle spese portate in detrazione e il limite di spesa era 48 mila euro.
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Bonus ristrutturazione 2023:quali sono i lavori ammessi?
Quali sono i lavori di ristrutturazione ammessi per avere diritto all’agevolazione?
La detrazione del 50 % per il Bonus ristrutturazione 2023, riguarda i seguenti lavori:
- lavori di manutenzione ordinaria, straordinaria, restauro, risanamento conservativo e ristrutturazione edilizia effettuati su parti comuni di condomini;
- interventi di manutenzione straordinaria, restauro e risanamento conservativo, ristrutturazione edilizia effettuati su singole case unifamiliari;
- lavori in economia, cioè quelli eseguiti in proprio.
I lavori di manutenzione ordinaria che danno diritto al Bonus ristrutturazione 2023 sono:
- installazione di ascensori e scale di sicurezza;
- realizzazione e miglioramento dei servizi igienici;
- sostituzione di infissi esterni, serramenti o persiane;
- rifacimento di scale e rampe;
- interventi di risparmio energetico;
- costruzione di scale interne.
Oltre alla detrazione fiscale, i contribuenti possono scegliere la cessione del credito o lo sconto in fattura.
Lo sconto in fattura, invece, prevede uno sconto di pari importo direttamente sulla fattura che verrà compilata dalla ditta che ha eseguito i lavori, al posto delle detrazioni sull’Irpef.
In sostanza, l’azienda si fa carico di rimborsare al cliente l’intero importo delle detrazioni in un’unica soluzione.
Nel caso del bonus ristrutturazione casa con sconto in fattura al 50% l’importo della fattura sarà dimezzato.
Se si scelgono queste due ultime procedure, bisognerà richiedere:
- visto di conformità;
- attestazione di congruità dei prezzi.
- inviare dichiarazione all’Agenzia delle Entrate entro il 16 marzo dell’anno successivo a quello in cui si sono sostenute le spese.
Per le spese sostenute nel 2022 il termine ultimo di invio della comunicazione è fissato al 16 marzo 2023; per le spese sostenute nel 2023 sarà il 16 marzo 2024.
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Bonus ristrutturazione 2023: quali sono i requisiti da rispettare?
Possono accedere al Bonus ristrutturazione 2023 tutti i contribuenti che rispettano i requisiti previsti, cioè tutte le persone fisiche che pagano le imposte in Italia, anche se non sono residenti.
Non bisogna necessariamente essere proprietari dell’edificio, l’importante è sostenere le spese per i lavori e avere un titolo idoneo alla detrazione fiscale. Ecco l’elenco di coloro che possono godere del Bonus ristrutturazione:
- proprietari o nudi proprietari;
- titolari di usufrutto, uso, abitazione o superficie;
- locatari o comodatari;
- soci di cooperative divise e indivise;
- imprenditori individuali;
- società semplici, in nome collettivo, in accomandita semplice e soggetti a questi equiparati, imprese familiari.
Tali soggetti devono rispettare le seguenti condizioni:
- essere in possesso dell’immobile;
- eseguire i lavori di ristrutturazione pagandoli di tasca propria.
Le spese di ristrutturazione dovranno essere pagate attraverso bonifico, il quale dovrà riportare questa dicitura: “bonifico relativo a lavori edilizi che danno diritto alla detrazione prevista dall’articolo 16-bis del Dpr 917/1986” e poi questi elementi:
- codice fiscale del beneficiario;
- codice fiscale o Partita IVA del beneficiario del pagamento.
- numero di fattura.
Quando si accede al Bonus ristrutturazione, si ha diritto automaticamente anche al Bonus mobili ed elettrodomestici. Novità ci sono anche per quanto riguarda il Bonus mobili 2023. Il massimale è stato portato da 5.000 euro a 8.000 euro.
La detrazione riguarderà il 50% delle spese totali sostenute.
Bisognerà ricordare di conservare la documentazione delle spese, che potrà servire in caso di controlli dell’Agenzia delle Entrate.
Devono essere conservati i seguenti documenti:
- abilitazioni amministrative;
- domanda di accatastamento;
- ricevute di pagamento dell’IMU;
- delibera assembleare di approvazione dell’esecuzione dei lavori e tabella millesimale di ripartizione delle spese;
- comunicazione preventiva contenente la data di inizio dei lavori da inviare all’ASL;
- fatture e ricevute fiscali relative alle spese pagate;
- ricevute dei bonifici di pagamento.
Abbiamo visto come ottenere il Bonus ristrutturazione 2023.
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