Bonus ristrutturazione nel 2023. Quali sono i Bonus e le agevolazioni per ristrutturare casa ancora disponibili? Scopriamolo nell’approfondimento (scopri le ultime notizie su bonus, Rem, Rdc e assegno unico. Leggi su Telegram tutte le news su Invalidità e Legge 104. Ricevi ogni giorno sul cellulare gli ultimi aggiornamenti su bonus, lavoro e finanza personale: entra nel gruppo WhatsApp, nel gruppo Telegram e nel gruppo Facebook. Scrivi su Instagram tutte le tue domande. Guarda le video guide gratuite sui bonus sul canale Youtube. Per continuare a leggere l’articolo da telefonino tocca su «Continua a leggere» dopo l’immagine di seguito).
Indice
- Bonus ristrutturazione nel 2023: quali sono rimasti
- Bonus ristrutturazione nel 2023: come richiederli
- Bonus ristrutturazione nel 2023: chi può richiederli
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Bonus ristrutturazione nel 2023: quali sono rimasti
Quali sono i Bonus ristrutturazione nel 2023 ancora disponibili?
Ecco una tabella con le principali informazioni sui bonus per ristrutturazioni edilizie e miglioramento dell’efficienza energetica disponibili in Italia:
Bonus | Descrizione | Detrazione fiscale | Scadenza | Destinatari |
---|---|---|---|---|
Bonus ristrutturazione | Detrazione fiscale del 50% per le spese sostenute per ristrutturare un edificio, con tetto massimo di spesa di 96.000€. Il beneficio è stato prorogato fino al 31 dicembre 2024. | 50% | 31 dicembre 2024 | Proprietari, usufruttuari, locatari, imprenditori e società |
Ecobonus | Detrazione fiscale al 110% per le spese sostenute fino al 31 dicembre 2023 e al 65% per quelle sostenute nel 2024, al 50% per quelle del 2025. Gli interventi ammissibili riguardano l’efficienza energetica, l’installazione di pannelli solari e la riqualificazione sismica. | 110% (fino al 2023) / 65% (2024) 50% (2025) | 31 dicembre 2025 | Proprietari, usufruttuari, locatari e condomini, solo per edifici già esistenti. |
Bonus Mobili | Detrazione fiscale del 50% per l’acquisto di mobili e grandi elettrodomestici nuovi, da abbinare a interventi di ristrutturazione edilizia. Il tetto massimo di spesa è di 8.000€. | 50% | 31 dicembre 2023 | Proprietari, usufruttuari, locatari e imprenditori |
Superbonus | Detrazione fiscale al 110% per interventi di ristrutturazione edilizia che migliorano l’efficienza energetica e la sicurezza sismica dell’edificio. Gli interventi ammissibili includono isolamento termico, installazione di pannelli solari, ecc. | 110% | 30 settembre 2023 per villette unifamiliari, 31 dicembre 2023 per i condomini | Proprietari, usufruttuari, locatari e condomini |
Sismabonus | Detrazione fiscale del 50% per interventi di miglioramento della sicurezza sismica degli edifici. Il tetto massimo di spesa è di 96.000€. | 50% | 31 dicembre 2024 | Proprietari, usufruttuari, locatari e condomini |
Bonus barriere architettoniche | Detrazione fiscale del 75% per interventi di eliminazione delle barriere architettoniche negli edifici residenziali. Il tetto massimo di spesa è di 96.000€. | 75% | 31 dicembre 2025 | Proprietari, usufruttuari, locatari e condomini |
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Bonus ristrutturazione nel 2023: come richiederli
Da febbraio scorso è online il portale Enea, utile alla trasmissione dei dati degli interventi di efficienza energetica e che sono indispensabili per accedere alle detrazioni fiscali previste per il Bonus Casa (ristrutturazioni edilizie) e per l’Ecobonus (lavori per risparmio energetico).
Una volta entrati nel portale tramite la vostra identità digitale, dovrete inserire i seguenti documenti:
- i lavori di risparmio energetico e utilizzo fonti rinnovabili che usufruiscono del Bonus Casa;
- i lavori di riqualificazione energetica dell’edificio esistente (Ecobonus).
Questa documentazione deve essere necessariamente inviata entro 90 giorni dalla fine dei lavori.
Per “data di fine lavori” può essere utilizzata la dichiarazione di fine lavori rilasciata dal direttore dei lavori. O ancora la data di avanzamento dei lavori o la data del visto di conformità.
Per gli elettrodomestici la data decorre da quella in cui è stato effettuato il bonifico di pagamento o la data riportata su qualsiasi documento di acquisto.
Nel caso di lavori di edilizia libera, non essendo prevista alcuna abilitazione amministrativa, si intende per data di fine lavori quella riportata da un’autocertificazione che riporta:
- i dati anagrafici del contribuente;
- la sottoscrizione delle sanzioni previste in caso di false dichiarazioni;
- gli estremi catastali dell’edificio;
- la data di inizio lavori;
- una auto-dichiarazione che gli interventi rientrano tra quelli a cui spetta il Bonus.
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Bonus ristrutturazione nel 2023: chi può richiederli
Possono accedere al Bonus ristrutturazione 2023 tutti i contribuenti che rispettano i requisiti previsti, cioè tutte le persone fisiche che pagano le imposte in Italia, anche se non sono residenti.
Non bisogna necessariamente essere proprietari dell’edificio, l’importante è sostenere le spese per i lavori e avere un titolo idoneo alla detrazione fiscale.
Ecco l’elenco di coloro che possono godere del Bonus ristrutturazione:
- proprietari o nudi proprietari;
- titolari di usufrutto, uso, abitazione o superficie;
- locatari o comodatari;
- soci di cooperative divise e indivise;
- imprenditori individuali;
- società semplici, in nome collettivo, in accomandita semplice e soggetti a questi equiparati, imprese familiari.
Tali soggetti devono rispettare le seguenti condizioni:
- essere in possesso dell’immobile;
- eseguire i lavori di ristrutturazione pagandoli di tasca propria.
Le spese di ristrutturazione dovranno essere pagate attraverso bonifico, il quale dovrà riportare questa dicitura: “bonifico relativo a lavori edilizi che danno diritto alla detrazione prevista dall’articolo 16-bis del Dpr 917/1986” e poi questi elementi:
- codice fiscale del beneficiario;
- codice fiscale o Partita IVA del beneficiario del pagamento.
- numero di fattura.
Quando si accede al Bonus ristrutturazione, si ha diritto automaticamente anche al Bonus mobili ed elettrodomestici.
Quest’ultimo Bonus non può essere richiesto se non si è prima proceduto ad una ristrutturazione.
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