Bonus tende da sole: come averlo nel 2023 e quanto risparmi

Scopri in cosa consiste il Bonus tende da sole 2023, chi può richiederlo e come funziona l’agevolazione.

Chiara Del Monaco è una linguista e copywriter specializzata in welfare.
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7' di lettura

Il Bonus tende da sole 2023 è stato prorogato anche per quest’anno e potrà essere richiesto fino al 2024. Visto che la stagione calda si avvicina, in questo approfondimento vediamo tutti i dettagli su questa agevolazione fiscale (scopri le ultime notizie su bonus, Rem, Rdc e assegno unico. Leggi su Telegram tutte le news su Invalidità e Legge 104. Ricevi ogni giorno sul cellulare gli ultimi aggiornamenti su bonus, lavoro e finanza personale: entra nel gruppo WhatsApp, nel gruppo Telegram e nel gruppo Facebook. Scrivi su Instagram tutte le tue domande. Guarda le video guide gratuite sui bonus sul canale Youtube. Per continuare a leggere l’articolo da telefonino tocca su «Continua a leggere» dopo l’immagine di seguito).

Il Bonus tende da sole 2023 è un’agevolazione molto utile che consente di risparmiare sugli impianti di condizionamento, man mano che si avvicina la stagione estiva. Il Bonus, infatti, è stato prorogato proprio con l’obiettivo di migliorare il rendimento energetico degli edifici e posticipare per quanto possibile l’accensione o l’acquisto di condizionatori.

Questa agevolazione è rivolta alle persone che hanno sostituito o installato schermature solari che comportano un miglioramento energetico dell’immobile. Inoltre, il Bonus può essere richiesto anche per installare più tende da sole per diversi immobili, ma che facciano capo allo stesso proprietario.

Nei prossimi paragrafi, vediamo tutti i dettagli sul Bonus tende da sole 2023: in cosa consiste, chi può richiederlo, come ottenerlo e quali sono le strutture inserite nell’agevolazione.

Indice

Bonus tende da sole 2023: cos’è e come ottenerlo

Il Bonus tende da sole 2023 è un’agevolazione fiscale per l‘acquisto o l’installazione di schermature solari o chiusure tecniche mobili oscuranti. L’agevolazione rientra nei lavori dell’Ecobonus al 50% e del Superbonus al 110%.

In particolare, consente di avere una detrazione del 50% su una spesa massima di 60mila euro per un’unità immobiliare. Ciò vuol dire che l’incentivo può essere utilizzato anche su più immobili differenti, purché appartenenti allo stesso proprietario. Possono richiedere il Bonus solo  i contribuenti che sostengono le spese di riqualificazione energetica, sono proprietari di singole unità immobiliari residenziali o di parti comuni di edifici residenziali.

A questo incentivo se ne affianca anche un altro, sempre basato sulla riqualificazione energetica degli edifici, ossia il Superbonus 110%. Anche in questo caso, l’agevolazione rientra nei lavori per la ristrutturazione e riqualificazione del Superbonus 110% e consiste in una detrazione del 110%.

In ogni caso, è possibile fruire del Bonus tende da sole 2023 in tre modi:

  • attraverso uno sconto diretto in fattura;
  • tramite la detrazione Irpef con la restituzione in 10 anni del 50% della spesa con una rata di pari importo per ogni anno;
  • attraverso la cessione del credito d’imposta nei confronti di un soggetto terzo per il Bonus tende da sole.

Tuttavia, è bene specificare che non tutti possono fare domanda per il Bonus tende da sole 2023, in quanto è necessario rispettare una serie di condizioni. Nel prossimo paragrafo vediamo quali sono.

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Bonus tende da sole 2023: chi può fare domanda

Come abbiamo visto nel paragrafo precedente, il Bonus tende da sole 2023 dà accesso a uno sconto del 50% sulla spesa per l’installazione o l’acquisto di tende e zanzariere.

Tuttavia, possono richiedere l’agevolazione fiscale solo queste categorie di cittadini:

  • proprietari di singole unità immobiliari residenziali, compresi i familiari come il coniuge, parenti entro il terzo grado;
  • proprietari di parti comuni di edifici residenziali (condomini);
  •  sostengono le spese di riqualificazione energetica;
  • possiedono un diritto reale sulle unità immobiliari costituenti l’edificio.

Inoltre, devono essere anche rispettate alcune caratteristiche tecniche proprie delle strutture da installare. Nello specifico, le schermature solari devono essere applicate:

  • in modo solidale con l’involucro edilizio e non liberamente montabili o smontabili dal beneficiario;
  • a protezione di una superficie vetrata;
  • installate all’interno o all’esterno della superficie vetrata.

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Bonus tende da sole 2023: in foto, un uomo che abbassa le tende da sole.

Bonus tende da sole 2023: documenti necessari

Per ottenere il Bonus tende da sole 2023 è necessario tenere conto dei requisiti indicati nel paragrafo precedente. Una volta che si è sicuri di rientrare nell’agevolazione fiscale, si può procedere alla domanda.

La richiesta va inviata sul sito di Enea entro 90 giorni dalla data di fine dei lavori o del collaudo. Inoltre, è fondamentale avere a portata di mano questi documenti, da allegare:

  • scheda con descrizione dell’intervento, il codice alfanumerico Cpdi assegnato dal sito di Enea e la firma del soggetto beneficiario e l’email di Enea con il suddetto codice;
  • l’asseverazione di un tecnico abilitato;
  • schede tecniche dei componenti e la marcatura CE che ne garantisce l’efficienza energetica;
  • attestazioni di prestazioni per la trasmissione solare totale;
  • delibera dell’assemblea per l’esecuzione dei lavori (per gli interventi nei condomini);
  • dichiarazione di consenso del proprietario;
  • fatture alle spese (se il pagamento non può essere eseguito con bonifico o se riguardano interventi su parti comuni di condomini);
  • ricevute dei bonifici.

Nel prossimo paragrafo, invece, elenchiamo le strutture che rientrano nell’agevolazione fiscale.

Bonus tende da sole 2023: quali tende rientrano nel Bonus

Ora che abbiamo indicato i dettagli più importanti sul Bonus tende da sole 2023, informiamo i lettori che il Bonus non può essere erogato per qualsiasi tipo di schermatura solare.

In particolare, nella guida Enea rientrano nell’agevolazione due tipi di strutture:

  • schermature solari (veneziane, tende a rullo, tende da sole, esterne a bracci pieghevoli o rotanti);
  • chiusure oscuranti (persiane, avvolgibili, tapparelle) con certificazione CE, che possono essere combinate con vetrate o autonome.

Vediamo quali sono le caratteristiche necessarie richieste dalla normativa per ciascun tipo.

Tende da sole 2023: schermature solari

Nelle schermature solari rientrano sicuramente le tende da sole, le quali possono essere applicate sia all’interno che all’esterno o integrate alle superfici vetrate. Inoltre devono essere installazioni stabili e con una regolazione dell’apertura, per seguire le variazioni della luce solare nell’arco della giornata. 

La guida prevede anche che debbano avere il marchio CE, rispettare le norme in materia di sicurezza, assicurare la protezione delle superfici vetrate e infine i sistemi schermanti devono avere un orientamento a sud, est, ovest, sud-est, sud-ovest, mentre le imposte e le tapparelle possono essere esposte anche a nord.

L’agevolazione comprende l’acquisto o installazione delle seguenti tipologie di tende:

  • tende a rullo;
  • a lamelle orientabili (alla veneziana);
  • verticali;
  • esterne con bracci pieghevoli o rotanti;
  • ombreggianti (per lucernari o finestre da tetto).

Tra le spese extra che rientrano nell’incentivo sono inserite:

  • smontaggio e dismissione dei vecchi sistemi di schermatura;
  • fornitura, montaggio e messa in posa dei prodotti;
  • assistenza professionale per la documentazione tecnica necessaria, per la direzione dei lavori ecc.;
  • opere provvisionali e accessorie.

Tende da sole 2023: chiusure oscuranti

Nell’elenco di chiusure oscuranti previsto dalla Guida Enea rientrano per esempio le zanzariere, ma sono detraibili solo quelle con un valore del fattore di trasmissione solare totale collegato con la superficie vetrata protetta inferiore o uguale a 0,35 (con riferimento al vetro di tipo C, norma Uni En 14501).

Il motivo è che solo questa tipologia di zanzariere è capace di svolgere la funzione di oscurante, riducendo l’insolazione della stanza. In questo modo gli ambienti si manterranno freschi più a lungo, riducendo il consumo di condizionatori, con un notevole risparmio finale sulle bollette.

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