Bonus trasporti, Carta Spesa, Reddito alimentare: sono fermi

Vediamo quali sono le ultime notizie su Bonus trasporti e Carta risparmio spesa, ma anche sul Reddito alimentare 2023.

Chiara Del Monaco è una linguista e copywriter specializzata in welfare.
Conoscila meglio

7' di lettura

La manovra finanziaria approvata a fine dicembre 2022 ha introdotto o confermato alcuni Bonus per sostenere le famiglie italiane in difficoltà economica. In questo approfondimento analizziamo le ultime notizie su Bonus trasporti e Carta risparmio spesa, nonché sul Reddito alimentare e altri Bonus attesi (scopri le ultime notizie su bonus, Rem, Rdc e assegno unico. Leggi su Telegram tutte le news su Invalidità e Legge 104. Ricevi ogni giorno sul cellulare gli ultimi aggiornamenti su bonus, lavoro e finanza personale: entra nel gruppo WhatsApp, nel gruppo Telegram e nel gruppo Facebook. Scrivi su Instagram tutte le tue domande. Guarda le video guide gratuite sui bonus sul canale Youtube. Per continuare a leggere l’articolo da telefonino tocca su «Continua a leggere» dopo l’immagine di seguito).

Dal 1° gennaio è entrata in vigore la legge di bilancio 2023, che include una serie di novità tra Bonus e prestazioni economiche destinate ai cittadini.

Tra queste, emergono soprattutto alcuni Bonus rivolti alle persone in condizioni di povertà che fanno fatica anche ad arrivare alla fine del mese e hanno quindi bisogno di un sostentamento economico.

Ecco perché nei prossimi paragrafi parliamo delle ultime notizie su Bonus trasporti e Carta risparmio spesa, ma ricordiamo anche i dettagli sul Reddito alimentare e sulle novità previste in merito al Reddito di cittadinanza.

Indice

Ultime notizie su Bonus trasporti e Carta risparmio spesa: che fine hanno fatto?

Come molte persone sapranno, la manovra finanziaria ha introdotto e confermato alcuni Bonus fondamentali per le famiglie in difficoltà economica. I più attesi sono soprattutto la Carta risparmio spesa (che è diversa dalla Carta acquisti), il Reddito alimentare e il Bonus trasporti.

Anche se è passato più di un mese, anzi quasi due, dall’entrata in vigore della legge di bilancio, non sono ancora uscite delle notizie sull’attivazione di queste agevolazioni.

In particolare, per attivare la procedura di tutti e tre i Bonus bisogna aspettare la pubblicazione dei rispettivi decreti attuativi, in cui saranno indicate tutte le informazioni utili sull’iter da seguire, requisiti e destinatari.

Secondo la legge, i decreti attuativi dovrebbero essere pubblicati entro due mesi dalla pubblicazione della manovra finanziaria, quindi entro i primi giorni di marzo dovremmo avere maggiori novità.

Per questo motivo, chiediamo ai lettori di avere un po’ di pazienza e restare aggiornati sulle ultime notizie su Bonus trasporti e Carta risparmio spesa sulla sezione “Ultime Notizie” di TheWam.net.

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Ultime notizie su Bonus trasporti e Carta risparmio spesa: come funzionano

Come dicevamo nel paragrafo precedente, purtroppo non sono ancora usciti i decreti attuativi che permettono di avere dettagli su Bonus trasporti, Carta risparmio spesa e Reddito alimentare e quindi di attivare la procedura per richiederli.

In attesa di avere maggiori novità, attese entro marzo 2023, potrebbe essere utile fare un riepilogo di come funzionano queste agevolazioni.

Bonus trasporti

Il Bonus trasporti è un’agevolazione introdotta dal Governo Draghi per agevolare i lavoratori e studenti pendolari e allo stesso tempo incentivare l’utilizzo di mezzi pubblici.

Rispetto all’anno scorso, la platea di destinatari è stata ridotta, in quanto il Bonus 2023 è rivolto a chi possiede un reddito ISEE non superiore a 20mila euro, contro i 35mila euro previsti nel 2022. Il motivo si deve alle risorse messe a disposizione quest’anno dal Governo Meloni, che ammontano a 100 milioni euro, contro i 180 milioni del Governo Draghi.

In ogni caso, gli importi e il funzionamento del Bonus non sono cambiati. Si tratta, infatti, di un contributo massimo di 60 euro, che può coprire anche la spesa totale di un abbonamento. I trasporti inclusi nel Bonus sono i seguenti:

  • trasporto pubblico locale;
  • trasporto pubblico regionale;
  • trasporto pubblico interregionale;
  • trasporto ferroviario nazionale.

Per accedere al Bonus, al momento della domanda bisogna essere in possesso di questi dati:

  • nome e cognome del beneficiario;
  • codice fiscale del beneficiario;
  • reddito complessivo del beneficiario riferito al 2022.

Visto che il Bonus è nominativo, non può essere prestato o ceduto a terze persone.

Ultime notizie su Bonus trasporti e Carta risparmio spesa: in foto, diversi cartelli colorati che riportano la scritta Bonus in bianco.

Carta risparmio spesa

Con la legge di bilancio 2023 è stata introdotta un’agevolazione chiamata Carta risparmio spesa per supportare le famiglie in grave condizione di disagio economico.

Si tratta di una misura completamente nuova, che non va confusa con la Carta acquisti già attiva ed erogata dall’INPS. Invece, può essere considerata una sostituzione dei Buoni Spesa esistenti a livello nazionale.

Non a caso, la Carta risparmio spesa consente di acquistare solo beni alimentari e prodotti di prima necessità ed è gestita direttamente dai Comuni. Indatti, una volta che sarà attivata la procedura con il decreto attuativo specifico, bisognerà richiedere questo beneficio al proprio Comune di appartenenza.

Ma a chi spetta questa misura?

I destinatari della Carta risparmio spesa sono i nuclei familiari che hanno un ISEE non superiore a 15mila euro. In attesa del decreto attuativo, comunque, è possibile usufruire della Carta acquisti e dei Buoni spesa comunali.

Reddito alimentare

Un’altra novità introdotta dalla legge di bilancio, insieme alla Carta risparmio spesa, è il Reddito alimentare, che ha fatto a lungo discutere di sé.

Questo incentivo ha lo scopo sia di aiutare le famiglie italiane in difficoltà sia di ridurre gli sprechi alimentari. A differenza dei due Bonus descritti nei paragrafi precedenti, infatti, questo non si traduce in un voucher o in un contributo economico, ma consiste nell’erogazione di pacchi alimentari realizzati con i generi alimentari invenduti della grande distribuzione (supermercati o minimarket).

Tra i prodotti invenduti, emergono soprattutto i beni alimentari prossimi alla scadenza o con confezioni ammaccate, ma ovviamente questo non vuol dire che vengano consegnati prodotti scadenti o non commestibili.

Secondo le informazioni diffuse finora, che dovranno essere confermate nell’apposito decreto attuativo, i pacchi previsti dal Reddito alimentare potranno essere prenotati tramite un’app del telefono dedicata e dovranno essere ritirati presso le sedi dei centri di distribuzione.

Tuttavia, le persone considerate fragili, i cittadini non autosufficienti e i pensionati riceveranno i pacchi direttamente a casa.

Anche in questo caso, però, avremo maggiori dettagli con la pubblicazione del decreto. Nel frattempo, nel video di seguito parliamo delle infromazioni finora note su questa agevolazione.

Ultime notizie su Bonus trasporti e Carta risparmio spesa: attese novità anche dal Rdc

Nel corso del nostro approfondimento ci siamo concentrati su tre Bonus in particolare di cui si attendono notizie, e cioè il Bonus trasporti, la Carta risparmio spesa e il Reddito alimentare.

Scopri tutte le novità del Reddito di cittadinanza in breve.

Tuttavia, molti cittadini stanno aspettando delle novità anche per quanto riguarda i cambiamenti legati al Reddito di cittadinanza.

In particolare, le due novità che devono ancora essere messe in pratica sono la quota dell’affitto da pagare direttamente al proprietario di casa e i corsi di formazione da attivare per i cosiddetti occupabili.

In base alle nuove direttive della legge di bilancio, infatti, la Quota B del Reddito di cittadinanza, che finora viene inserita direttamente nell’importo del contributo economico, sarà scalata dalla somma mensile e versata direttamente al locatore dell’appartamento. Dall’altro lato, sono previsti corsi di formazione obbligatori di almeno sei mesi per coloro che rientrano nella fascia di età tra i 18 e i 59 anni, così da agevolare l’ingresso nel mondo del lavoro.

In entrambi i casi, però, bisogna aspettare i relativi decreti attuativi o delle specifiche circolari dell’INPS per applicare queste due novità. Per questo motivo non ci resta che aspettare aggiornamenti dal Ministero del Lavoro o dall’Istituto di Previdenza Sociale.

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