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Bonus trasporti, come sfruttarlo anche a gennaio 2023

Bonus trasporti, come sfruttarlo anche a gennaio: un sistema per utilizzare ancora il beneficio che scade il 31 dicembre. Come funziona, cosa serve e come presentare la domanda per usufruirne nel primo mese del 2023.

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5' di lettura

Il bonus trasporti scade il 31 dicembre del 2022, ma chi lo rinnova entro la fine del mese potrà utilizzarlo anche a gennaio. In questo post ti spieghiamo perché e cosa bisogna fare. (scopri le ultime notizie su bonus, Rem, Rdc e assegno unico. Leggi su Telegram tutte le news su Invalidità e Legge 104. Ricevi ogni giorno sul cellulare gli ultimi aggiornamenti su bonus, lavoro e finanza personale: entra nel gruppo WhatsApp, nel gruppo Telegram e nel gruppo Facebook. Scrivi su Instagram tutte le tue domande. Guarda le video guide gratuite sui bonus sul canale Youtube. Per continuare a leggere l’articolo da telefonino tocca su «Continua a leggere» dopo l’immagine di seguito).

INDICE

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Sui bonus potrebbe interessarti un articolo che spiega come potrebbe funzionale il bonus nonni ed elettrodomestici che ha proposto la Lega; dal 16 dicembre in poi si può accedere al bonus Renzi, vediamo per chi; e infine c’è un post su bonus 150 euro a dicembre, vediamo per chi.

Come sapete la piattaforma per richiedere il bonus trasporti è attiva da settembre. Possono ottenerlo tutti i cittadini che hanno un reddito personale inferiore a 35mila euro.

Scopri la pagina dedicata a tutti bonus attualmente attivi e disponibili.

Bonus trasporti, come funziona

Il beneficio può essere richiesto ogni mese. Se non ci saranno novità dicembre è l’ultimo mese disponibile per acquistare un nuovo abbonamento (alcune aziende di trasporto consentono anche di ricevere il rimborso di un abbonamento che è già stato pagato).

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Bonus trasporti, cosa serve

Il governo Draghi ha messo a disposizione per questo bonus 180 milioni (nella prima versione erano 79 milioni). Si possono ricevere per l’acquisto di abbonamenti al servizio di trasporto pubblico annuali o mensili. Trasporti che possono essere locali, regionali, interregionali o per il trasporto ferroviario nazionale.

Il bonus può coprire il 100% della spesa fino a un tetto massimo di 60 euro. Nel servizio non rientrano i servizi di prima classe, executive, business, club executive, salotto, premium, working area e business salottino.

Bonus trasporti, i beneficiari

Come scritto nei paragrafi precedenti ha diritto a ricevere questo bonus chiunque nel 2021 abbia registrato un reddito personale non superiore ai 35mila euro lordi.

Verranno presi in considerazione i redditi dichiarati da pensione, lavoro e da imponibili fiscali (come gli affitti per i quali si dichiara la cedolare secca).

Nel caso di una famiglia, anche se i genitori hanno un reddito superiore ai 35mila euro, possono fare richiesta per i loro figli. L’importante è specificarlo nella domanda.

Bonus trasporti, come presentare la richiesta

Per presentare la domanda bisogna accedere alla piattaforma sul sito web e registrarsi fornendo queste informazioni:

  • nome e cognome del beneficiario;
  • codice fiscale del beneficiario (in caso di minore, il richiedente deve allegare anche un documento che attesti che il beneficiario è fiscalmente a suo carico);
  • reddito complessivo del beneficiario conseguito nel 2021 non superiore a 35mila euro (in caso di minore, il requisito è riferito a lui indipendentemente dal richiedente).

Bonus trasporti, dopo la domanda

Dopo aver presentato la domanda, sarà il portale a emettere il buono che avrà:

  • un codice identificativo univoco;
  • il codice fiscale del beneficiario;
  • l’importo riconosciuto;
  • la data di emissione e di scadenza dell’emissione.

Se l’abbonamento non viene utilizzato il bonus sarà annullato e non sarà possibile richiederne un altro nello stesso mese.

Il bonus riporta il nome del beneficiario, non è quindi possibile cederlo o prestarlo a un’altra persona (anche all’interno dello stesso nucleo familiare).

Il bonus deve essere utilizzato entro il mese che è stato emesso, altrimenti decade. Ma questo limite riguarda solo l’uso dell’agevolazione. Infatti l’abbonamento per cui si spende il bonus può iniziare anche il mese successivo. E questo è il nodo centrale di questo articolo.

La società che gestisce il trasporto pubblico ha il compito di accertare la validità del voucher. Lo può fare all’interno del portale web e quindi attivarlo.

Alcune aziende consentono di recuperare la spesa anche successivamente. Bisogna in quel caso inserire il codice Iban, il rimborso sarà depositato sul conto corrente.

Bonus trasporti, anche a gennaio

Quelle delineate sopra sono le regole. Ora, dicembre è l’ultimo mese che consente di ottenere il bonus trasporti. Ma con la somma che si ottiene a dicembre è possibile acquistare l’abbonamento per il mese di gennaio 2023. A una sola condizione: l’acquisto deve essere fatto prima del 31 dicembre.

Un esempio: se il primo giorno del mese è stata fatta la richiesta di un bonus da 60 euro per un abbonamento mensile dal costo di 39 euro, avanzano 21 euro. Quei soldi possono essere utilizzati per acquistare quello del mese di gennaio, ma sempre a condizione l’operazione venga conclusa entro il 31 dicembre.

Nell’elenco che riportiamo all’interno del Pdf sotto questo paragrafo ci sono le aziende di trasporto pubblico locale che hanno aderito all’iniziativa del governo.

Bonus trasporti, come sfruttarlo anche a gennaio 2023
Bonus trasporti, come sfruttarlo anche a gennaio 2023

Bonus trasporti, quanti lo hanno fatto?

I dati più recenti su quanti cittadini hanno richiesto e ottenuto il bonus trasporti risalgono a ottobre: un milione di utenti hanno avuto accesso al beneficio economico.

Al momento il governo non sembra intenzionato a riproporre il bonus trasporti. L’esecutivo di centrodestra ha più volte dichiarato di essere contro la politica dei bonus. Si tratta di scelte, possono essere condivise o meno. Ma forse il bonus trasporti avrebbe meritato qualche riflessione in più. Anche perché incentivare il trasporto pubblico, soprattutto in periodi di caro energia come quelli che stiamo vivendo, può essere molto più che opportuno. Senza dimenticare i benefici inevitabili per i livelli di inquinamento: più gente sui bus significa meno gente nelle auto.

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