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Bonus tredicesima 2023 pensioni minime

Bonus tredicesima 2023 e pensioni minime: cosa è previsto a dicembre? Ecco aumenti, conguagli e a chi spetta l'indennità di fine anno sulle pensioni basse.

di Carmine Roca

Novembre 2023

In questo articolo vi parleremo di Bonus tredicesima 2023 e pensioni minime: ecco cosa è previsto a dicembre (scopri le ultime notizie sulle pensioni e su Invalidità e Legge 104. Leggile gratis su WhatsApp, Telegram e Facebook).

Bonus tredicesima 2023 e pensioni minime

Novembre è appena iniziato: da oggi, giovedì 2 novembre partiranno i primi pagamenti in contanti e verranno accreditate le mensilità tramite Poste e banca

In attesa di completare i pagamenti di novembre, ci proiettiamo già a dicembre, quando il cedolino della pensione accoglierà aumenti (conguaglio perequativo 2023, dello 0,8% al mese, con gli arretrati non corrisposti), tredicesima, quattordicesima (per chi non l’ha ricevuta a luglio o agosto) e Bonus tredicesima.

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Cos’è il Bonus tredicesima?

Cos’è questo Bonus tredicesima? Iniziamo subito col dire che il Bonus tredicesima non va confuso con la tredicesima, che è un diritto di tutti i pensionati.

Parliamo, invece, di quell’incremento della pensione, che viene corrisposto a chi percepisce assegni di importo basso (i pensionati al minimo, per intenderci), nel mese di dicembre

Il valore del Bonus è di 154,94 euro, come previsto dall’articolo 70 della legge numero 388 del 2000. Per riceverlo non occorre presentare alcuna domanda: l’erogazione è automatica. Le uniche condizioni richieste sono di tipo reddituale

Bonus tredicesima 2023: quali sono i requisiti per riceverlo?

L’importo pieno (154,94 euro) spetta a quei pensionati che hanno un reddito complessivo individuale, di tutti i trattamenti pensionistici (comprese maggiorazioni sociali e incrementi al trattamento minimo), non superiore a 6.984,88 euro annui.

Inoltre non bisogna avere un reddito imponibile IRPEF superiore a 10.244,91 euro (se single), oppure non superiore a 20.489,82 euro (se coniugati).

Nel calcolo del reddito sono compresi tutti i redditi assoggettabili a IRPEF, il TFR e gli arretrati soggetti a tassazione separata. Sono esclusi il reddito della casa di abitazione principale e le pertinenze dell’abitazione principale.

Ricordiamo che sul Bonus tredicesima da 154,90 euro non si pagano le imposte IRPEF e non si versano contributi previdenziali o assistenziali

Bonus tredicesima: cosa fare se non lo ricevo?

Come detto, l’erogazione del Bonus tredicesima è automatica. Ma se ci si accorge che nonostante i requisiti in regola, l’indennità non è stata erogata, cosa fare?

In questo caso, il pensionato dovrà procedere all’invio all’INPS – anche tramite patronato – di una domanda telematica, chiamata ricostituzione di pensione, indicando nelle note, la richiesta di importo aggiuntivo sulla pensione ai sensi del comma 9 dell’articolo 70, della legge n. 388 del 23 dicembre del 2000.  

Pensione minima: cosa accadrà a dicembre 2023?

Abbiamo visto che il Bonus tredicesima, atteso a dicembre, spetta generalmente ai percettori della pensione minima.  A dicembre, tra l’altro, sono attese novità anche per i pensionati al minimo, che riceveranno per l’ultimo mese del 2023, l’aumento dell’1,5% (a chi non ha compiuto ancora 75 anni) e del 6,4% (a chi ha 75 o più anni di età). 

Parliamo di importi ritoccati verso l’alto di circa 8 euro (per gli under 75) e di 36 euro (per gli over 75), che faranno lievitare gli importi totali a 572 euro (per gli under 75) e a quasi 600 euro (per gli over 75). 

Chi non ha ancora ricevuto gli arretrati non corrisposti da gennaio a novembre 2023, per clamorosi ritardi dell’INPS, potrebbe riceverli a dicembre, per importi di oltre 88 euro (per gli under 75) e di circa 396 euro (per gli over 75). 

Come riportato dalla circolare dell’INPS numero 35 del 2023, le somme corrisposte a titolo di incremento sono fiscalmente imponibili e, conseguentemente, assoggettate a tassazione. Il relativo importo sarà riportato nella dichiarazione dei redditi.

Conguaglio dello 0,8% sulle pensioni minime: quando arriva?

Ma sulle pensioni minime sono previsti anche aumenti legati al conguaglio perequativo 2023, pari allo 0,8%, ovvero la differenza tra la rivalutazione provvisoria applicata sulle pensioni quest’anno (7,3%) e la rivalutazione effettiva (8,1%). 

Calcolando lo 0,8% sull’importo originario della pensione minima (563,74 euro) avremo un aumento di 4,51 euro al mese, che verrà aggiunto all’importo dell’assegno in erogazione a dicembre 2023

Inoltre, l’INPS pagherà pure gli arretrati non corrisposti da gennaio a novembre 2023, pari a poco meno di 50 euro, pure questi aggiunti al cedolino di dicembre 2023.

Bonus tredicesima 2023 e pensioni minime
Bonus tredicesima 2023 e pensioni minime: in foto alcune banconote da 10 e 20 euro.

Faq sul Bonus tredicesima e pensioni minime

Quali documenti sono necessari per ottenere l’integrazione al minimo per la pensione?

Per ottenere l’integrazione al minimo, che spetta a chi soddisfa determinati requisiti reddituali, è necessario presentare il Modello RED aggiornato all’anno in corso. Il Modello RED è una dichiarazione dei redditi che i pensionati devono obbligatoriamente presentare per l’ottenimento di particolari prestazioni collegate alla propria situazione reddituale o a quella del proprio nucleo familiare.

Chi deve presentare il Modello RED per l’integrazione al minimo della pensione?

Il Modello RED va presentato da coloro che percepiscono solo la pensione, ma rispetto all’anno precedente hanno una situazione reddituale diversa, o coloro che sono esonerati dall’obbligo di presentazione del 730, ma percepiscono comunque rendite alternative come rendite da immobili o da capitali, o ancora da coloro che percepiscono redditi dichiarati in altri modi, come i redditi da lavoro autonomo e occasionale, i redditi da lavoro co.co.co e i gettoni di presenza.

A che età e con quanti contributi spetta la pensione minima?

Per richiedere la pensione minima è necessario essere titolari di pensione, dunque aver compiuto l’età pensionabile (67 anni) e aver maturato almeno 20 anni di contributi. Attenzione, però: la contribuzione necessaria per il diritto all’integrazione al minimo deve essere stata versata prima del 1996 (sistema retributivo) o prima e dopo il 1996 (sistema misto), ma non esclusivamente a partire dal 1° gennaio 1996 (sistema contributivo). Ai contributivi puri, infatti, non spetta l’integrazione al minimo.

C’è il rischio di dover restituire il Bonus tredicesima 2023?

Purtroppo sì. Con il messaggio numero 1661 del 9 maggio 2023, l’INPS ha annunciato la revoca dei trattamenti aggiuntivi sulle pensioni e l’obbligo di restituzione delle somme ricevute, a chi non ha effettuato l’annuale comunicazione dei redditi tramite Modello Red o modello 730.

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