
Sei ragazzi su dieci non sono sicuri online e il 61% ha dichiarato di essere stato vittima di bullismo o cyberbullismo. Mentre per le ragazze l’incubo più grande è quello del revenge porn (52.16%). I dati vengono fuori dall’Osservatorio Indifesa 2020 di Terre des hommes e Scuolazoo e sono stati diffusi in vista ella Giornata Internazionale contro il Bullismo (7 febbraio) e del Safer Internet Day (9 febbraio).
Aumenta anche la solitudine
C’è anche un altro aspetto che viene fuori dall’analisi dei dati: l’aumento significativo della solitudine. Il numero di ragazzi che ha indicato di sentirsi solo molto spesso è cresciuto dal 33% a un drammatico 48%.
I dati dell’Osservatorio Indifesa sono stati raccolti attraverso le risposte di 6.000 adolescenti, dai 13 ai 23 anni, provenienti da tutta Italia.
Ragazzi e ragazze hanno espresso sofferenza per episodi di violenza psicologica subita da parte di coetanei (42,23%) e in particolare il 44,57% delle ragazze segnala il forte disagio provato dal ricevere commenti di carattere sessuale online.

Ci ha compiuto atti di bullismo e cyberbullismo
L’8,02% delle ragazze ammette di aver compiuto atti di bullismo, o cyberbullismo, percentuale che cresce fino al 14,76% tra i ragazzi.
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Tra i partecipanti alla rilevazione 6 su 10 dichiarano di non sentirsi al sicuro online.
Sono le ragazze ad avere più paura, soprattutto sui social media e sulle app per incontri, lo conferma il 61,36% di loro.
Tra i rischi maggiori sia i maschi sia le femmine mettono al primo posto il cyberbullismo (66,34%), subito dopo a spaventare i ragazzi è la perdita della privacy (49,32%), il revenge porn (41,63%), il rischio di adescamento da parte di malintenzionati (39,20%), stalking (36,56%) e le molestie online (33,78%).

Bullsimo, ma l’altro incubo è il revenge porn
Mentre dopo il cyberbullismo, l’incubo maggiore per le ragazze è il revenge porn (52,16%) insieme al rischio di subire molestie online (51,24%) l’adescamento da parte di malintenzionati (49,03%) e la perdita della propria privacy (44,73%).
Grave come una violenza fisica
Un adolescente su 3 conferma di aver visto circolare foto intime sue, o di amici sui social network. Quasi tutte le ragazze (95,17%) ritengono che vedere le proprie foto/video hot circolare senza il proprio consenso online, o su cellulari altrui è grave quanto subire una violenza fisica.
La percentuale scende leggermente per i ragazzi (89,76%). Persistono, anche se sono netta minoranza, vecchi pregiudizi da sconfiggere: il 15,21% dei ragazzi considera come una “ragazza facile” la ragazza che decide di condividere foto o video a sfondo sessuale con la persona con la quale ha una relazione. Mentre per le ragazze questo è vero solo per l’8,39% dei casi.
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