I Buoni spesa sono una delle più recenti misure messe in campo per aiutare le famiglie in difficoltà a causa dell’emergenza coronavirus.
Una panoramica su cosa sono, come si ottengono e si richiedono (Leggi anche la nostra pagina speciale sui bonus). (Nel gruppo Telegram contenuti speciali su offerte di lavoro e bonus) (Nel gruppo whatsapp offerte di lavoro, incentivi e concorsi sempre aggiornati) .
Indice:- Buoni spesa: di cosa si tratta?
- Buoni spesa requisiti: cambiano da comune a comune. Fonti consultate e Spunti utili
(Qui la pagina riservata ai concorsi) (Qui il link al nostro canale youtube con le video-guide)
Buoni spesa: di cosa si tratta?
Con il Decreto Ristori Ter è stato realizzato un fondo da 400 milioni di euro destinato all’erogazione di buoni spesa alle famiglie più in difficoltà a causa dell’emergenza coronavirus.
Distribuiti direttamente dai Comuni, i buoni permettono di acquistare generi alimentari e altri beni di prima necessità presso una lista di negozi convenzionati (che i comuni sono tenuti a pubblicare sul proprio portale web): l’importo degli stessi oscilla tra un minimo di 300 euro e un massimo di 500 euro a seconda del luogo in cui si risiede, della composizione e della numerosità del nucleo familiare richiedente. (Consulta la nostra pagina speciale sui Bonus e partecipa alla discussione sul nostro gruppo Facebook)
Buoni spesa requisiti: cambiano da comune a comune
Da comune a comune si osservano piccole differenze rispetto ai requisiti da rispettare per richiedere i buoni spesa, in generale però la loro erogazione dipende da:
- Residenza all’interno del Comune a cui si inoltra richiesta
- Composizione del nucleo familiare e/o dal numero di figli
- Patrimonio immobiliare (se si è in affitto, se si paga il mutuo e così via)
- Giacenza media del conto corrente
- Reddito dei componenti del nucleo familiare
- Reddito Isee del nucleo familiare
- Eventuali altri sussidi o benefici già percepiti (Naspi, Cig, Rdc eccetera)
La sussistenza dei requisiti va affermata attraverso un’autodichiarazione: sarà poi il Comune di riferimento a effettuare gli opportuni controlli successivamente all’erogazione dei buoni.

Anche le modalità di domanda variano a seconda di dove si risiede: in linea di massima la richiesta si può inoltrare compilando un form online. I buoni saranno fruibili sotto forma di tagliando cartaceo, digitale o card fino all’esaurimento delle risorse disponibili.
Fonti consultate e link inseriti negli articoli: Articolo 2 del DL n. 154 pubblicato in Gazzetta Ufficiale il 23 novembre 2020 (Buoni spesa), archivio di TheWam.net e canale Youtube di TheWam.net
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