Il calcolo della pensione con lavoro notturno segue criteri un po’ diversi da quello ordinario e prevede delle agevolazioni. (scopri le ultime notizie e poi leggi su Telegram tutte le news sulle pensioni e sulla previdenza. Ricevi ogni giorno sul cellulare gli ultimi aggiornamenti su bonus, lavoro e finanza personale: entra nel gruppo WhatsApp, nel gruppo Telegram e nel gruppo Facebook. Scrivi su Instagram tutte le tue domande. Guarda le video guide gratuite sui bonus sul canale Youtube. Per continuare a leggere l’articolo da telefonino tocca su «Continua a leggere» dopo l’immagine di seguito).
INDICE
- Calcolo della pensione con lavoro notturno: requisiti
- Calcolo della pensione con lavoro notturno: fasce
- Calcolo della pensione con lavoro notturno: requisiti per l’uscita
- Calcolo della pensione con lavoro notturno: misto o contributivo
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Per i lavoratori che sono stati impegnati nella loro attività per un determinato numero di notti nel corso di un anno ci sono delle agevolazioni per andare in pensione. Criteri meno rigidi.
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Tra le diverse opzioni c’è ad esempio la pensione di anzianità agevolata, che prevede due tipi diversi di uscita (a seconda dei turni notturni svolti nell’arco di 12 mesi):
- in pensione a 63 anni e 7 mesi (35 anni di contributi): se si sono svolti tra 64 a 71 turni notturni in un anno;
- in pensione a 62 anni e 7 mesi (35 anni di contributi): se si sono svolti tra 72 e 77 turni notturni in un anno.
I requisiti sono stati modificati di recente (messaggio INPS numero 1.100 del 21 marzo 2023).
Chi ha svolto lavori notturni può anche accedere alla pensione anticipata (se precoce). I due trattamenti prevedono il calcolo misto dei contributi per determinare l’importo dell’assegno (non sono quindi misure che prevedono una penalizzazione).
Ma vediamo quali sono i requisiti necessari per rientrare tra i “lavoratori notturni” con diritto alla pensione e come si calcola la pensione per chi ha svolto un determinato numero di turni notturni nel corso della sua attività lavorativa.
Su questo argomento potrebbe interessarti un articolo che spiega come si certifica la pensione anticipata per il lavori usuranti; in un altro post abbiamo invece verificato come andare in pensione a 61 anni nel 2024 (domande a maggio); e infine abbiamo visto come andare in pensione prima aspettando quota 103 bis.
Calcolo della pensione con lavoro notturno: requisiti
Questi sono i requisiti che consentono di accedere alla pensione di anzianità per i lavoratori impegnati di notte:
- aver svolto almeno 78 turni notturni nel corso di un anno;
- aver svolto tra 72 e 77 turni notturni nel corso di un anno (i requisiti sono aumentati di un anno);
- per chi ha svolto tra 64 e 71 turni notturni nel corso di un anno (i requisiti sono aumentati di due anni).
Non è tutto. La pensione agevolata viene concessa se si rispettano anche queste condizioni:
- se i turni notturni sono stati svolti per almeno 7 degli ultimi 10 anni di lavoro;
- se i turni notturni sono stati svolti per almeno la metà della carriera lavorativa.
Un turno notturno deve avere la durata di almeno 6 ore per ogni notte. Se non è così il lavoro notturno può essere valorizzato anche se il dipendente ha svolto almeno 3 ore di attività notturna per un anno intero (tra la mezzanotte e le 5 del mattino successivo).
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Calcolo della pensione con lavoro notturno: fasce
Bisogna fare chiarezza su un punto per il lavoro notturno: quali sono le fasce orarie che possono essere considerate?
Il decreto ministeriale dispone che può essere considerato lavoro notturno qualsiasi turno che nelle sette ore consecutive comprenda quella fascia oraria che va dalla mezzanotte alle cinque del mattino.
Si dispone quindi di considerare lavoratore notturno:
- chi durante il periodo notturno (tra la mezzanotte e le cinque) svolge almeno 3 ore di attività in modo abituale e continuativo;
- chi durante il periodo notturno svolge almeno una parte del suo orario di lavoro (seguendo le norme che sono state stabilite nel contratto nazionale di lavoro).
Se nel contratto di lavoro non sono riportate delle disposizioni sul punto, si può considerare lavoratore notturno:
- chi svolge almeno 3 ore di lavoro nella fascia notturna;
- e lo fa per un minimo di 80 giorni lavorativi in un anno.
Per il diritto a ricevere la pensione di anzianità agevolata il riferimento è alle stesse fasce orarie. Ma cambiano i requisiti, che sono questi:
- almeno 6 ore di turno notturni per 64, 72 o 78 notti l’anno;
- almeno 3 ore a notte per tutto l’anno.
Calcolo della pensione con lavoro notturno: requisiti per l’uscita
I destinatari possono accedere al pensionamento anticipato purché abbiano almeno 35 anni di anzianità contributiva e 61 anni e 7 mesi (requisito congelato almeno fino a tutto il 2026), e raggiungano, sommando i due requisiti, quota 97,6 per tutti i lavori usuranti, salvo:
- i lavoratori notturni a turni occupati tra 64 a 71 giorni all’anno: la quota è di 99,6 con un’età minima di 63 anni e 7 mesi;
- i lavoratori notturni a turni occupati tra 72 a 77 all’anno: la quota è di 98,6 con un’età minima di 62 anni e 7 mesi.
Questi requisiti, che vengono adeguati all’incremento della speranza di vita, resteranno invariati fino al 31 dicembre 2026.

Calcolo della pensione con lavoro notturno: misto o contributivo
Come sapete per il calcolo della pensione si può procedere in tre modi:
- il calcolo retributivo (il più conveniente): ha come riferimento gli stipendi più alti del lavoratore;
- il calcolo contributivo: si basa sui contributi che sono stati versati e sull’età di uscita;
- il calcolo misto: che comprende una parte retributiva e una contributiva.
Chi ha almeno 18 anni di contributi versati fino al 1995 ha diritto al calcolo retributivo fino al 2011 (poi scatta quello contributivo).
Chi ha iniziato a versare contributi dal primo gennaio del 1996, ha diritto invece al calcolo sono contributivo.
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