Calcolo della pensione di reversibilità al coniuge. Nell’articolo vediamo come calcolare questa indennità, chi ne ha diritto e come riceverla. (scopri le ultime notizie e poi leggi su Telegram tutte le news sulle pensioni e sulla previdenza. Ricevi ogni giorno sul cellulare gli ultimi aggiornamenti su bonus, lavoro e finanza personale: entra nel gruppo WhatsApp, nel gruppo Telegram e nel gruppo Facebook. Scrivi su Instagram tutte le tue domande. Guarda le video guide gratuite sui bonus sul canale Youtube. Per continuare a leggere l’articolo da telefonino tocca su «Continua a leggere» dopo l’immagine di seguito).
Indice
Calcolo della pensione di reversibilità al coniuge: come farlo
La pensione di reversibilità è un beneficio previdenziale specifico destinato ai superstiti quando un familiare prossimo, che riceveva una pensione dall’INPS o era iscritto a una delle gestioni previdenziali dell’INPS (conosciuta come “reversibilità indiretta”), viene a mancare.
Il principale beneficiario della pensione di reversibilità è il coniuge superstite.
L’importo della pensione di reversibilità da persona a persona e da situazione a situazione. Tale pensione può essere concessa al coniuge, ai figli minorenni o maggiorenni e ad altri eredi.
Di solito si tratta di una percentuale della precedente pensione. Come calcolare la reversibilità?
Ecco una tabella riassuntiva delle percentuali di pensione di reversibilità per i diversi soggetti superstiti:
Soggetti Superstiti | Percentuale |
---|---|
Coniuge solo | 60% |
Coniuge e un figlio | 80% |
Coniuge e due o più figli | 100% |
Figlio unico | 70% |
Due figli | 80% |
Tre o più figli | 100% |
Un genitore | 15% |
Due genitori | 30% |
Un fratello o sorella | 15% |
Due fratelli o sorelle | 30% |
ESEMPIO: Su una pensione di 1.000 euro, al coniuge del pensionato superstite, in assenza di figli, spettano 600 euro (il 60% della pensione). Se ha un figlio a carico l’assegno sale a 800 euro; con due o più figli a carico spetta la prestazione in misura piena.
L’importo della pensione di reversibilità si andrà a sommare ai redditi del beneficiario, se questi non superano i 21.985,86 euro annui (3 volte il trattamento minimo nel 2023).
Con redditi superiori a questa soglia, la pensione di reversibilità spetta in misura ridotta. È previsto un taglio del:
- 25% se l’importo è superiore a 21.985,86 euro;
- 40% se l’importo è superiore a 29.314,48 euro annui;
- 50% se l’importo è superiore a 36.643,10 euro annui.
Scopri la pagina dedicata al fisco e alle tasse.

Calcolo della pensione di reversibilità al coniuge: a chi spetta?
La pensione di reversibilità è un trattamento previdenziale che spetta ai parenti prossimi di un lavoratore defunto.
Se ne distinguono due tipologie:
- la pensione di reversibilità in senso stretto (che “passa” a un familiare dopo il decesso del pensionato)
- e la pensione indiretta (che scatta, ad alcune condizioni, se al momento del decesso il lavoratore non era ancora andato in pensione).
Nello specifico, la pensione indiretta spetta ai familiari del lavoratore defunto se quest’ultimo aveva maturato:
- almeno 15 anni di anzianità assicurativa e contributiva;
- oppure 5 anni di anzianità assicurativa e contributiva di cui almeno 3 anni nel quinquennio precedente alla data del decesso.
Spetta anche nel caso in cui il soggetto deceduto non abbia maturato il diritto alla pensione: parliamo dunque di pensione indiretta, che spetta qualora il lavoratore assicurato deceduto abbia versato 15 anni di contributi in tutta la sua vita lavorativa oppure 5 anni di contributi, di cui 3 negli ultimi 5 anni di vita.
Se non si rispettano questi requisiti, in presenza di particolari condizioni, il coniuge o i familiari del lavoratore deceduto hanno diritto a una indennità una tantum (erogata una sola volta) nota come indennità di morte.
Possono ricevere la pensione di reversibilità, indiretta o l’indennità di morte:
- coniuge e figli minori (se maggiorenni, devono essere studenti o inabili);
- uniti civilmente, equiparati al coniuge;
- nipoti minorenni o maggiorenni inabili a carico dei nonni;
- genitori, in assenza di coniuge e figli aventi diritto;
- fratelli o sorelle inabili al lavoro, non titolari di pensione, a carico del lavoratore o del pensionato deceduto, in assenza di genitori.
Scopri la pagina dedicata al fisco e alle tasse.
Calcolo della pensione di reversibilità al coniuge: chi rischia di restituire la reversibilità ricevuta?
L’INPS sta attuando un controllo incrociato sui dati reddituali dei pensionati del settore pubblico, ex INPDAP.
L’oggetto del controllo è la pensione di reversibilità dell’anno 2020 e i redditi percepiti negli anni 2019 e 2020.
Se sei tra coloro che non percepiva ancora la pensione di reversibilità in quegli anni, puoi stare tranquillo, non sarai soggetto ad alcun controllo e non corri alcun rischio.
L’ente previdenziale dovrà verificare, tramite il controllo incrociato, che la somma dei redditi percepiti tra il 2019 e il 2020 non superi determinate soglie, altrimenti potrebbe verificarsi una decurtazione dell’importo della pensione di reversibilità, che potrebbe raggiungere anche il 50% dell’intero importo.
Se così fosse, l’INPS recupererà anche gli importi indebitamente versati a questi percettori, entro i prossimi mesi, richiedendo, appunto, la restituzione di parte della pensione di reversibilità.
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Calcolo della pensione di reversibilità al coniuge: quando si interrompe questo diritto?
Il coniuge sopravvissuto non riceverà più la pensione se si risposa. I figli minori perdono il diritto alla reversibilità al compimento dei 18 anni. Se sono studenti o studenti universitari hanno diritto ad essa fino a 21 anni e 26 anni.
Fratelli e sorelle perdono il diritto alla prestazione nel caso in cui dovessero sposarsi, ricevere un’altra pensione o non essere più riconosciuti inabili.
Abbiamo visto il calcolo della pensione di reversibilità al coniuge.
FAQ sul Calcolo della pensione di reversibilità
Come si calcola la pensione di reversibilità per il coniuge?
Per calcolare la pensione di reversibilità, bisogna tenere conto di una percentuale dell’importo della pensione del coniuge defunto. Ad esempio, se un coniuge sopravvissuto non ha figli, riceverà il 60% della pensione del coniuge defunto. Se c’è un figlio, la percentuale sale all’80%. Con due o più figli, l’importo arriva al 100%. Per ulteriori dettagli, consulta la tabella riassuntiva delle percentuali di pensione di reversibilità.
A chi spetta la pensione di reversibilità?
La pensione di reversibilità è un diritto dei familiari prossimi di un lavoratore deceduto. Oltre al coniuge, i figli minori o maggiorenni inabili, i genitori in assenza di coniuge e figli aventi diritto, e i fratelli o sorelle inabili al lavoro possono avere diritto a questa pensione.
Chi rischia di dover restituire la pensione di reversibilità ricevuta?
Se il totale dei tuoi redditi supera certe soglie stabilite, potresti dover restituire parte della pensione di reversibilità. L’INPS sta controllando i dati reddituali dei pensionati per verificare se vi siano state erogazioni indebite nel 2020.
Quando si perde il diritto alla pensione di reversibilità?
Il diritto alla pensione di reversibilità si perde in alcuni casi. Per esempio, il coniuge non riceverà più la pensione se si risposa. I figli minori perdono il diritto alla reversibilità al compimento dei 18 anni, ma se sono studenti o studenti universitari hanno diritto ad essa fino a 21 anni e 26 anni.
Cosa è la pensione indiretta?
La pensione indiretta è un tipo di pensione di reversibilità che viene erogata ai familiari del lavoratore defunto se quest’ultimo aveva maturato almeno 15 anni di anzianità assicurativa e contributiva, o 5 anni di cui almeno 3 nell’ultimo quinquennio prima della morte.
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