Il caregiver familiare, o assistente familiare, si prende cura di un parente di primo grado non autosufficiente a titolo gratuito e in maniera continuativa (entra nella community di TheWam e ricevi tutte le news su WhatsApp, Telegram e Facebook).
Pur non trattandosi di un lavoro, il ruolo del caregiver ricopre un ruolo fondamentale a cui spettano agevolazioni e incentivi.
In questo articolo vedremo quali sono: se sei interessato all’argomento, continua a leggere.
La figura del caregiver familiare
Le caratteristiche che contraddistinguono la figura del caregiver familiare sono:
- l’assistenza a titolo gratuito;
- la disponibilità 24 ore su 24.
Questi due aspetti sono le principali differenze tra assistenti familiari e i badanti.
Nello svolgimento delle attività di assistenza, il familiare che ricopre il ruolo del caregiver può operare in maniera diretta, aiutando il parente nelle attività quotidiane come lavarsi, vestirsi o mangiare, oppure in modo indiretto (occupandosi degli obblighi amministrativi).
Inoltre, il caregiver familiare può adottare tecniche di sorveglianza attiva, intervenendo in circostanze di pericolo per l’assistito o gli altri parenti che vivono con lui, o sorveglianza passiva (che sopraggiunge se il paziente è a letto e ha bisogno di controllo costante).
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Caregiver: i requisiti per gli incentivi
La figura del caregiver familiare è fondamentale in molte famiglie italiane e, nonostante non si possa considerare un impiego regolarmente retribuito, è stata comunque inserita nella lista dei lavori gravosi.
Ciò garantisce a questa particolare categoria di persone di accedere a indennizzi di tipo pensionistico e a programmi di sostegno psicologico ed economico.
La Manovra 2021 inoltre, con uno stanziamento di 30 milioni di euro all’anno per il periodo 2021-2023, ha introdotto una sorta di retribuzione per questo lavoro domestico sotto forma di deduzione integrale delle spese sostenute per il svolgere i compiti di assistenza.

Le risorse del Fondo per il sostegno del caregiver familiare vengono destinate alle Regioni e sono erogate dando priorità a due categorie:
- i caregiver di persone con disabilità gravissima;
- i caregiver di persone che non hanno accesso a specifiche strutture residenziali a causa delle disposizioni normative emergenziali.
Nel 2021 i fondi sono stati distribuiti ai caregiver in forma di assegno una tantum e la domanda per accedervi è stata inoltrata ai servizi sociali. Il bonus sarà rinnovato, molto probabilmente con le stesse specifiche, anche nel 2022.
Speriamo di aver fatto un po’ di chiarezza, ma se hai ancora dubbi sulla figura del caregiver familiare non esitare a scriverci su Instagram.