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Caregiver familiari: diritti, tutele e futuro

Caregiver familiari: diritti, tutele e futuro per una figura importante e ignorato tra qualche anno sarà ancora più fondamentale.

di The Wam

Giugno 2022

Caregiver familiari: diritti, tutele e futuro per una figura importante e che tra qualche anno sarà ancora più fondamentale (scopri le ultime notizie su bonus, Rem, Rdc e assegno unico. Leggi su Telegram tutte le news su Invalidità e Legge 104. Ricevi ogni giorno sul cellulare gli ultimi aggiornamenti su bonus, lavoro e finanza personale: entra nel gruppo WhatsApp, nel gruppo Telegram e nel gruppo Facebook. Scrivi su Instagram tutte le tue domande. Guarda le video guide gratuite sui bonus sul canale Youtube. Per continuare a leggere l’articolo da telefonino tocca su «Continua a leggere» dopo l’immagine di seguito).

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I caregiver familiari saranno determinanti in un Pese che continua a invecchiare: sostituiscono il Sistema Sanitario Nazionale nel compito delicato di prestare una assistenza globale, continua, capillare a malati cronici che altrimenti sarebbero abbandonati a se stessi.

In Parlamento ci sono diverse proposte di legge (come il disegno di legge numero 1451, che “risposa” da anno al Senato) per riconoscere tutele e diritti ai cargiver familiari, che spesso lavorano (ma non sempre, ci sono tanti che hanno lasciato l’occupazione o hanno rinunciato a cercarne una per continuare ad accudire un familiare non più autosufficiente). Ma si infrangono contro un muro di distinguo, rallentamenti, incertezze. Come se una questione che riguarda milioni di famiglie non fosse di così rilevante importanza.

Caregiver familiari: la Legge 104 non basta

La Legge 104, con i permessi e il congedo retribuito e qualche agevolazione fiscale, hanno contribuito a coprire un vuoto. Ma non basta, non può bastare e come detto sarà una misura largamente insufficiente rispetto all’emergenza che arriverà tra poco, quando saranno vecchi i tanti cittadini che sono nati negli anni del boom delle nascite.

Scopri la pagina dedicata ai benefici connessi alla Legge 104.

Una fotografia completa di quello che è oggi (e sarà domani), il caregiver familiare, è stata fornita da una ricerca che è stata condotta da BCG e Jointly (“Digitale, locale, integrato. Il futuro del Welfare in un Paese che invecchia”).

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Caregiver familiari: lo studio

L’analisi è stata condotta su 12mila dipendenti, impegnati nei settori più disparati. L’obiettivo dichiarato è stato quello di evidenziare i bisogni dei lavoratori che si occupano di persone anziane non autosufficienti. Ma non solo: la ricerca ha puntato anche oltre, offrire delle possibili soluzioni.

Uno studio che il Ministero della Sanità e il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali dovrebbero valutare con estrema attenzione.

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Il quadro che viene fuori non è confortante. La situazione non solo è stata definita complessa per 8 intervista su 10, ma c’è la consapevolezza che da qui a qualche anno potrebbe solo peggiorare.

Caregiver familiari: popolazione anziana

Del resto i numeri sull’invecchiamento della popolazione parlano in modo chiaro. Un cittadino su 4 ha più di 65 anni, siamo nell’ordina di 14 milioni di abitanti. Ma non è tutto: l’85% degli over 75 è afflitto da una malattia cronica e debilitante.

Caregiver familiari: peso economico sulle famiglie

Lo Stato riesce a coprire, già oggi, solo il 15% dei costi necessari. Per complessivi 31 miliardi. Vi sembra molto? Macché. Siamo nell’ordine di 24 miliardi in meno rispetto alla media di Francia, Germania e Regno Unito.

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Il peso economico e sociale grava quasi per intero sulle famiglie.

Caregiver familiari: sono 7 milioni

In Italia i caregiver familiari sono circa 7 milioni. Per il 30% di queste persone l’assistenza al familiare non autosufficiente è un secondo lavoro. I pochi che hanno la possibilità si rivolgono al privato. E comunque il 71% della spesa è a carico delle famiglie.

Caregiver familiari: nessun supporto

Abbiamo accennato che per molti caregiver familiari l’assistenza è un secondo lavoro. Sono sempre i dati a dirlo: il 31% è impegnato per più di 14 ore settimanali. Ma è evidente a tutti che la situazione è destinata solo a peggiorare e a diventare quindi sempre più impegnativa.

Molti caregiver familiari non si occupano delle questioni sociosanitarie, ma aiutano i familiari a spostarsi, gestiscono la casa, fanno compagnia.

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Lavorare e accudire familiari anziani non solo è difficile, ma non incontra un briciolo di solidarietà.

Qualche esempio: il 38% dei caregiver teme che parlare sul lavoro del proprio impegno con un familiare possa compromettere la carriera e quindi evita di confidarsi. Chi invece ha comunicato la sua situazione molto spesso (il 23%) non ha ricevuto alcun tipo di supporto.

I fattori più importanti per un caregiver familiare sono due:

Caregiver familiari: il quadro

Il 17% dei caregiver familiari ha affermato di spendere più di 10mila euro l’anno per garantire l’assistenza. Quasi tutte spese sostenute personalmente e che incidono in modo grave sul bilancio familiare.

I caregiver familiari sono soprattutto donne:

È ovvio che tutto questo non potrà continuare a lungo, anche perché i cambiamenti demografici moltiplicheranno le difficoltà:

Caregiver familiari: diritti, tutele e futuro
Caregiver familiari: diritti, tutele e futuro

Caregiver familiari: cosa serve

Tutto questo si affronta solo con un radicale cambio di passo del welfare pubblico e aziendale, oltre a un più intenso uso della telemedicina.

Ma è necessario anche un riconoscimento specifico per chi affronta difficoltà immani per offrire la necessaria assistenza a persone che non sono autosufficienti. Oltre a garantire un supporto economico e previdenziale.

Continuare a far finta di nulla è un errore gravissimo della politica (che avrebbe il compito di evitare le emergenze). C’è un dato riconosciuto e che circola da qualche anno: oggi i pazienti di affetti da Alzheimer sono 600mila in Italia, entro il 2040 saranno 2,5 milioni. Ma è solo un esempio, uno tra i tanti. Uno dei molti campanelli d’allarme che continuano a essere ignorati.

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