Caro benzina, arriva la stangata di Pasqua

Caro benzina, arriva la stangata di Pasqua: si torna sopra i 2 euro e in autostrada ci sono punte di 2,5 euro. I rincari proprio nei giorni degli spostamenti di Pasqua. Le associazioni dei consumatori denunciano: la solita speculazione. Perché aumenta il costo del carburante.

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5' di lettura

Caro benzina, arriva la stangata di Pasqua con il costo del carburante che torna sopra i due euro in prossimità del ponte di primavera. (scopri le ultime notizie su bonus, Rem, Rdc e assegno unico. Leggi su Telegram tutte le news su Invalidità e Legge 104. Ricevi ogni giorno sul cellulare gli ultimi aggiornamenti su bonus, lavoro e finanza personale: entra nel gruppo WhatsApp, nel gruppo Telegram e nel gruppo Facebook. Scrivi su Instagram tutte le tue domande. Guarda le video guide gratuite sui bonus sul canale Youtube. Per continuare a leggere l’articolo da telefonino tocca su «Continua a leggere» dopo l’immagine di seguito).

INDICE

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Aumenti consistenti dei carburanti sono stati registrati in quasi tutti i distributori. Questa volta a causare la risalita dei costi sono stati i tagli alla produzione del petrolio, deciso dai Paesi dell’Opec (da maggio più di un milione di barili al giorno in meno). Il prezzo del greggio è schizzato oltre gli 80 dollari al barile, le conseguenze si sono viste pochi giorni dopo alle pompe di benzina e diesel.

Insomma, non si fa in tempo a respirare per la riduzione del costo di luce e gas, che arriva l’aumento del carburante. Le fibrillazioni sull’energia restano costanti, ma in questo caso non c’è nessun legame con la guerra che si sta combattendo in Ucraina (e vedremo perché).

Su questo argomento potrebbe interessarti un post che spiega tutti i sistemi per risparmiare contro il caro benzina; rispetto all’aumento del carburante vediamo anche cosa succede nel mondo.

Caro benzina, gli aumenti

L’incremento dei prezzi del petrolio al barile stanno dunque avendo immediati riscontri anche sul costo del carburante alla pompa. Accade proprio mentre ci sono massicci spostamenti in occasione delle feste di Pasqua.

Le associazioni dei consumatori hanno calcolato che solo in questi giorni gli automobilisti italiani spenderanno 120 milioni di euro in più.

Sono state comunicate dall’Osservatorio prezzi del Ministero dello Sviluppo Economici le medie dei prezzi praticati dai gestori in 18.000 impianti il 5 aprile

Il quadro è piuttosto chiaro:

  • la benzina self service è salita a 1,872 euro al litro (compagnie 1,876, pompe bianche 1,863);
  • il gasolio costa 1,771 euro al litro (compagnie 1,776, pompe bianche 1,760);
  • la benzina al servito costa 2,007 euro al litro (compagnie 2,050, pompe bianche 1,822);
  • il Gpl servito costa 0,789 euro al litro (compagnie 0.797, pompe bianche 0,779);
  • il metano servito costa 1,676 euro (compagnie 1,668, pompe bianche 1,681);
  • il Gnl costa 1,598 euro (compagnie 1,618, pompe bianche 1,582)-

Caro benzina, in autostrada

In autostrada i prezzi sono aumentati in maniera molto più consistente:

  • il record è stato toccato sulla A21, che collega Torino a Piacenza e sulla A12, Genova-Sestri, la benzina è arrivata a costare 2,499 euro al litro (modalità servito).
  • Sulla A1, Milano-Napoli, la benzina è arrivata a costare 2,449 euro al litro (2,349 il gasolio);
  • sulla A13, Bologna-Padova, la benzina verde costa 2,399 euro al litro, mentre il diesel costa 2,456;
  • sulla Brennero-Modena, un litro di benzina costa fino a 2,439 al litro, il gasolio 2,389;
  • sulla A14, Bologna-Bari-Taranto, un litro di benzina in modalità servito costa 2,392 euro,m il gasolio 2,449);
  • sulla A15, Parma-La Spezia, la benzina verde costa 2,349 euro, mentre il diesel è arrivato a 2,449.

Costi in salita, come sempre, anche sulle isole minori. Due esempi:

  • a Capri un litro di benzina costa 2,119 euro, mentre il gasolio 2,039;
  • a Ischia, la benzina verde è arrivata a 2,154 euro al litro.

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Caro benzina, la protesta

Non si è fatta attendere la nota di protesta delle associazioni di consumatori. Per il Codacons «ancora una volta i prezzi dei carburanti tornano ad impennarsi proprio quando aumentano le partenze degli italiani. Rispetto alla Pasqua dello scorso anno la benzina costa oggi il 6,5 per cento in più, con un aggravio di spesa pari a quasi 6 euro a pieno, che rischia di determinare una stangata da complessivi 120 milioni di euro solo per i maggiori costi di rifornimento a carico degli italiani che si sposteranno in auto durante le festività».

Caro benzina, precedenti

Non è la prima volta che il prezzo del carburante supera o si avvicina ai 2,5 euro al litro. Era infatti già accaduto a gennaio, poi il prezzo è sceso, prima appunto di quest’ultima impennata.

Le famiglie nel frattempo hanno iniziato a utilizzare con maggiore frequenza i distributori meno costosi, come le pompe bianche. Si tratta di quelle stazioni di servizio che non fanno riferimento ai grandi marchi e si trovano spesso nelle adiacenze dei grandi supermercati.

Per contenere i costi potrebbe essere utile verificare i listini dei prezzi. Una operazione che si può eseguire con una certa facilità utilizzando delle app. Si possono consultare in tempo reale, l’uso è semplice e sono tutte gratuite.

Funziona così: si inserisce la parola diesel o benzina nella griglia, e compare l’elenco dei distributori più vicini e il prezzo del carburante. Viene anche segnalata la distanza e questo consente di determinare se lo spostamento è conveniente. Le app indicano anche i marchi delle diverse stazioni di servizio.

Caro benzina, arriva la stangata di Pasqua
Nella foto una donna che sta facendo il pieno alla sua auto

Caro benzina, perché aumenta

Come detto nei paragrafi precedenti all’origine di questo nuovo aumento c’è la decisione dell’Opec della scorsa settimana di tagliare la produzione di petrolio: l’offerta sarà ridotta di 1,15 milioni di petrolio, da maggio e fino a dicembre.

Una manovra che è stata effettuata per sostenere il costo del greggio, che ha toccato il livello minimo di 70 euro a barile dopo la crisi delle banche.

La mossa ha comunque sorpreso il mercato, perché da due settimane il prezzo è risalito oltre la soglia psicologica degli 80 dollari al barile.

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