Caro mutui, cosa comprare con uno stipendio da 1500 euro e con gli attuali tassi di interesse. (scopri le ultime notizie su mutui e prestiti. Leggi su Telegram tutte le news sulla finanza personale. Ricevi ogni giorno sul cellulare gli ultimi aggiornamenti su bonus, lavoro e finanza personale: entra nel gruppo WhatsApp, nel gruppo Telegram e nel gruppo Facebook. Scrivi su Instagram tutte le tue domande. Guarda le video guide gratuite sui bonus sul canale Youtube. Per continuare a leggere l’articolo da telefonino tocca su «Continua a leggere» dopo l’immagine di seguito).
INDICE
- Caro mutui, situazione a Milano
- Caro mutui: Roma, Torino e Napoli
- Caro mutui: impresa difficile
- Caro mutui: con 1.500 euro
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La situazione cambia da città in città e in uno studio realizzato da CorriereEconomia, sulla base dei dati raccolti da immobiliare.it, è stato anche possibile verificare che le case costano di più dove i redditi medi sono più alti. Questo significa che per valutare il “potere d’acquisto” di un cittadino non si deve verificare solo il costo complessivo dell’abitazione, ma anche il gap che esiste tra i redditi medi e il prezzo dell’immobile.
Su questo argomento potrebbe interessarti un post che spiega se conviene il mutuo casa offerto da Poste; per il mutuo casa è stato istituito il fondo per clienti morosi, come funziona; abbiamo verificato dopo quante rate non pagate la banca pignora la casa.
Caro mutui, situazione a Milano
Per capirci, è vero che le case a Milano costano di più rispetto ad altre città italiane, ma è anche vero che nel capoluogo lombardo i potenziali acquirenti hanno la possibilità di accendere mutui più consistenti perché il reddito medio è molto più alto.
È anche vero, però, che nella stessa Milano, il potere d’acquisto di una persona interessata a comprare un appartamento si è ridotto drasticamente nel giro di un anno.
Un milanese con un reddito medio e un mutuo fisso a 30 anni oggi può finanziare l’acquisto di 37,2 metri quadri. Lo scorso anno, versando la stessa rata mensile, avrebbe potuto acquistare (sempre in 30 anni) un immobile di 51 metri quadri.
Questo significa che negli ultimi 12 mesi, la perdita del potere d’acquisto è del 27,4 per cento.
Ovvero: un milanese con uno stipendio medio non può permettersi di comprare una abitazione.
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Caro mutui: Roma, Torino e Napoli
Sono leggermente più fortunati i cittadini che risiedono a Roma. La perdita del potere di acquisto nel giro di un anno è stata del 24,7 per cento. Comunque sia, l’acquisto di un immobile con uno stipendio medio resta un miraggio.
Un anno fa, con un mutuo a 30 anni, era possibile comprare 41,5 metri quadri (meno di un monolocale). Oggi versando la stessa rata si compra un immobile di 31,3 metri quadrati.
A Torino il potere d’acquisto è diminuito del 26,4 per cento: con uno stipendio medio e un mutuo a 30 anni, era possibile finanziare lo scorso anno l’acquisto di un immobile di 71,2 metri quadrati. Oggi si compra, con lo stesso importo delle rate, una casa da 54,2 metri.
A Napoli il potere d’acquisto è sceso del 25,6 per cento. Con uno stipendio medio e un mutuo di tre decenni lo scorso anno era possibile acquistare 31,7 metri quadrati, oggi solo 23,6. Niente.
Dallo studio risulta che, valutando i prezzi rispetto ai redditi pro capite, Roma sia più cara di Milano (almeno al centro, nella capitale i prezzi sono più accessibili nelle zone periferiche, in particolare fuori dal GRA). Ricordiamo che la differenza di reddito annuo tra Milano e Roma è superiore a 9.000 euro.
Napoli ha invece prezzi molto alti rispetto al reddito medio. Il potere d’acquisto è invece più alto in città come Torino, Palermo e Genova.
Caro mutui: impresa difficile
Comprare casa oggi rispetto a qualche anno fa, quando i tassi di interesse erano prossimi allo zero, è diventata un’impresa complessa. L’asticella per accedere ai mutui si è molto alzata. Già solo rispetto allo scorso anno serve un reddito più alto del 15 per cento.
In base a quali criteri le banche decidono se concedere il finanziamento per l’acquisto di una casa? Non esistono delle regole e ogni istituto si comporta seguendo una propria linea.
Di certo il valore dell’ipoteca non può superare l’80 per cento delle garanzia che sono state fornite.
Anche quella prassi comune secondo cui la rata massima di un mutuo non può essere superiore a un terzo del reddito (al netto di altri debiti, come le rate per l’acquisto di una automobile o di elettrodomestici) non sempre è applicata da tutti gli istituti di credito.
O meglio: dipende dal reddito e in genere è una norma che funziona per chi ha redditi medio alti.
Facciamo un esempio: una rata da 667 euro per chi ne guadagna 2.000, per la banca potrebbe essere eccessiva e quindi a rischio elevato di insolvenza.
Una rata da 2.000 euro, per chi ha un reddito mensile di 6.000 euro, potrebbe essere invece considerata perfettamente sostenibile, perché chi accende il mutuo potrebbe comunque contare su altri 4.000 euro per far fronte anche a eventuali spese di emergenza.

Caro mutui: con 1.500 euro
Questa premessa è stata utile per arrivare al dunque, ovvero: con uno stipendio da 1.500 euro e con le condizioni attuali, cosa sarebbe possibile acquistare, qual è la spesa massima sostenibile consentita?
La regola che hanno applicato gli esperti di CorriereEconomia, è quella di un terzo, e quindi di una rata del mutuo non superiore a un terzo del reddito mensile.
Ma c’è anche da aggiungere che molto probabilmente nelle condizioni attuali è assai probabile che con un reddito mensile di 1.500 euro molte banche potrebbero rifiutare il finanziamento.
Ebbene, con 1.500 euro al mese, un anticipo non elevato, se si applica la regola di un terzo, la rata mensile che viene ritenuta sostenibile non è superiore a 375 euro (il 25 per cento del reddito). Con queste condizioni è possibile ottenere un finanziamento di 94.000 euro. E quindi acquistare un immobile di quel valore. Impresa praticamente impossibile in una grande città.
Con un reddito di 2.500 euro, è possibile invece finanziare, con le stesse condizioni, l’acquisto di un immobile di 150/157.000 euro.
Va decisamente meglio, ovviamente, per chi ha un reddito di 5.000 euro, che sempre con le analoghe condizioni, può pagare una rata di 1.667 euro e acquistare un immobile con un valore che oscilla (a seconda della quota versata come copertura) tra 329 e 346.000 euro.
Insomma, chi ha un reddito medio (tra 1.500 e 2.000 euro), non ha in questo momento molte chance di acquistare un immobile, in particolare nelle città più grandi. Il problema è che con quelle entrate risulta un problema enorme anche il pagamento del canone di locazione.
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