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Carta Dedicata a Te controlli

Servono a capire come utilizzi il sussidio una tantum e le restrizioni si applicano a monte. Vediamo quali sono i controlli sulla Carta Dedicata a te.

Romina Cardìa è una scrittrice esperta in diritti delle persone con disabilità.
Conoscila meglio

7' di lettura

Ci sono dei controlli sulla Carta Dedicata a Te? Cosa rischio se non la utilizzo correttamente? (scopri le ultime notizie su bonus, Rdc e assegno unico, su Invalidità e Legge 104, sui mutui, sul fisco, sulle offerte di lavoro e i concorsi attivi. Leggile gratis su WhatsAppTelegram e Facebook).

Quali sono le conseguenze dei controlli sulla Carta Dedicata a Te

Pochi ne sono a conoscenza, ma ci sono dei controlli sulla Carta Dedicata a Te. Non parliamo di controlli relativi a possibili eventuali sanzioni e denunce per il non corretto utilizzo.

Semplicemente perché non è possibile utilizzare la Carta con scopi e per acquisti differenti da quelli predisposti già a monte.

Ci spieghiamo meglio: la Carta è già stata predisposta per l’acquisto di determinati beni alimentari di prima necessità. E probabilmente questo lo sai già.

Quello che forse non sai, però, è che anche per questi ci sono delle restrizioni, quindi dei controlli a monte. Per esempio, puoi comprare il pesce, ma solo quello fresco e non quello congelato.

Il caffè, il tè e la camomilla sono nell’elenco degli acquisti possibili, ma se vuoi una tisana la paghi a parte.

Lo zucchero lo puoi comprare con la Carta, ma il sale no. Così come puoi comprare l’aceto di vino, ma non il vino.

Insomma: tisana, sale e vino non sono considerati bene di prima necessità. L’approccio “paternalista” mira a controllare i tuoi acquisti anche in termini di salute, evidentemente. Troppo sale causa rischi di ipertensione e con il vino puoi ubriacarti? No, non correrai questi rischi, perché la tua salute è “controllata”.

I controlli, probabilmente, servono anche a capire in quale modo sono indirizzati gli acquisti degli italiani?

Non si sa per certo. Quel che è certo è che il Governo ha scelto di erogare una somma di 382,50 euro, pari a 1,04 euro al giorno a chi ha un ISEE inferiore ai 15mila euro e almeno 3 persone nel nucleo familiare che non percepiscono altri aiuti e sostegni come il Reddito di cittadinanza o sussidi di disoccupazione. E che non siamo ragazze madri, vedove, divorziate o senza figli.

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Cosa succede se dai controlli risulta che utilizzi male la Carta?

Niente, non succede niente. Semplicemente perché, come abbiamo detto, non puoi usarla in modo diverso da quello stabilito.

Non puoi comprare un prodotto se non tra quelli in lista. O meglio: puoi comprarlo, ma lo pagherai a parte e per intero, perché la Carta non te lo passerà. Ecco perché è importante conoscere l’elenco completo dei prodotti acquistabili.

Se per sbaglio presenti la Carta Dedicata a Te per pagare un pranzo in un fast food, niente paura: l’addetto alla cassa ti guarderà sottecchi e ti informerà che non è possibile farlo, invitandoti a saldare il conto con un altro metodo di pagamento.

Insomma: non è una Carta che ha obiettivo l’inclusione sociale: non puoi mangiare un piatto di pasta mentre chiacchieri fuori con un amico. Al limite puoi prendere due panini e dell’insalata o dell’affettato, e andare al parco per dividerlo con lui.

Quando spetta la Carta Dedicata a te? Possono richiederla anche le persone disabili o le famiglie con una persona disabile nel nucleo familiare? Ne parliamo in questo approfondimento.

Controlli sulla Carta Dedicata a Te
Controlli sulla Carta Dedicata a Te. Nell foto: un uomo al supermercato

Conclusioni

Della Carta Dedicata a Te abbiamo parlato in diverse occasioni su TheWam.net e su invaliditaediritti.it.

Indubbiamente, è un aiuto che non si rifiuta. Con il caro vita che viviamo oggi tutti noi, di sicuro anche un piccolo aiuto una tantum è bene accetto.

Tuttavia, i termini di utilizzo e la caratteristica della Carta (è una tantum: finito il credito, ritorna il problema caro spesa), ci fanno riflettere su cosa si stia facendo realmente nel nostro Paese per aiutarci a uscire da una situazione che, ormai da troppo tempo, è difficile da affrontare.

Gli stipendi restano sempre uguali, le pensioni non aumentano, le opportunità lavorative sono sempre più scarse.

Si toglie il Reddito di cittadinanza a milioni di persone in stato di bisogno economico e senza occupazione, considerandoli “occupabili”, ma le politiche del lavoro fanno acqua da tutte le parti.

Si crede di aiutare chi è in stato di bisogno economico con bonus una tantum che lasciano il tempo che trovano.

Spesi i bonus, tutto torna come prima. Quanto può durare questa situazione? Fino a quando vivremo di bonus e aiuti una tantum?

Vi lasciamo con questa domanda, che sappiamo essere quella di milioni di italiani. La risposta, ancora, nessuno la sa.

Ecco perché non arriva la Carta Dedicata a Te: i motivi per cui non hai ricevuto la convocazione per ritirarla e attivarla.

FAQ (domande e risposte)

Come posso controllare il saldo della Carta Dedicata a te?

Il saldo residuo può essere visualizzato presso gli sportelli ATM di Poste Italiane.

Il contributo con la Carta Dedicata a te può essere speso per l’acquisto di farmaci?

No. La carta può essere utilizzata esclusivamente per l’acquisto di beni alimentari di prima necessità.

Cosa fare se sono beneficiario della Carta Dedicata a te ma cambio di residenza?

In caso di cambio di residenza del beneficiario, dovrai contattare il tuo comune di residenza.

Cosa fare in caso di decesso del beneficiario della Carta Dedicata a te?

In caso di caso di decesso del beneficiario, dovrai contattare il tuo comune di residenza.

Cosa fare in caso di furto smarrimento, clonazione, necessità di blocco o mal funzionamento della Carta dedicata a te?

In caso di furto, smarrimento, clonazione, necessità di blocco o sostituzione per mal funzionamento, occorre chiedere immediatamente il blocco della Carta stessa, telefonando dall’Italia al numero gratuito 800.210.170 oppure dall’estero al numero +39.06.4526.3322 (il costo della chiamata dall’estero è determinato in base al piano tariffario dell’operatore). Il titolare della Carta dovrà fornire a PostePay gli elementi richiesti per procedere al blocco della Carta. Nel corso della telefonata, l’operatore comunicherà il numero di blocco. Occorre altresì che il titolare denunci tempestivamente l’accaduto all’Autorità Giudiziaria o di Pubblica Sicurezza. Dopo il blocco della Carta si potrà effettuare, presso qualsiasi Ufficio Postale, compilando e sottoscrivendo l’apposito modulo, la richiesta di una nuova Carta. Solo dopo la ricezione da parte di PostePay della denuncia presentata all’Autorità Giudiziaria o di Pubblica Sicurezza, l’Ufficio Postale, previa esibizione di un valido documento di riconoscimento, potrà consegnare una Carta sostitutiva sulla quale verrà trasferito l’eventuale saldo residuo disponibile.

La Carta Dedicata a Te può essere richiesta da chi percepisce il Reddito di cittadinanza?

La Carta dedicata a Te non è compatibile con il Reddito di cittadinanza.

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