Carta d’identità elettronica, le nuove funzioni

Carta d’identità elettronica, le nuove funzioni consentono di utilizzare lo strumento digitale al posto dello Spid. Quali sono, come si attivano e cosa consentono di fare. Intanto il governo annuncia che le attuali chiavi di identificazione digitale resteranno operative per almeno due anni.

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5' di lettura

Carta d’identità elettronica, sono state attivate nuove funzioni che prima erano possibili solo con lo Spid. (scopri le ultime notizie su bonus, Rem, Rdc e assegno unico. Leggi su Telegram tutte le news su Invalidità e Legge 104. Ricevi ogni giorno sul cellulare gli ultimi aggiornamenti su bonus, lavoro e finanza personale: entra nel gruppo WhatsApp, nel gruppo Telegram e nel gruppo Facebook. Scrivi su Instagram tutte le tue domande. Guarda le video guide gratuite sui bonus sul canale Youtube. Per continuare a leggere l’articolo da telefonino tocca su «Continua a leggere» dopo l’immagine di seguito).

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Quindi, in pratica, lo Spid può essere sostituito quasi completamente dalla Cie. Ma lo Spid comunque resta valido. Il sottosegretario alla presidenza del Consiglio con delega alle Innovazioni tecnologiche, Alessio Butti, ha infatti dichiarato che «nessuno ha mai pensato di fare a meno di un sistema pubblico di identità digitale».

L’esigenza che resta, è quella di razionalizzare il sistema e quindi di avere un sistema unico per accedere ai servizi offerti dalla sanità pubblica e dalla pubblica amministrazione. L’obiettivo è quello di convergere all’European Digital Identity Wallet.

Non c’è dunque al momento la necessità di “spegnere” lo Spid o la Cie, ipotesi che era stata più volte ventilata nei mesi scorsi. Sia lo Spid, sia la Cie, strumenti di grande successo, rappresentano per l’esecutivo il patrimonio di partenza sul quale costruire la soluzione definitiva per il futuro. Un piccolo passo indietro del governo, che sembrava deciso ad azzerare lo Spid proprio nel nome della semplificazione.

Si tratta dunque di una transizione verso il sistema unico. Ma i tempi non sono stati chiariti. «Il governo – ha precisato il sottosegretario – vuole evitare di sperperare risorse pubbliche e quindi si farà di tutto per evitare delle duplicazioni».

Una chiave d’accesso unica, dunque. Ma non subito.

Su questo argomento potrebbe interessarti sapere come utilizzare la Carta d’identità elettronica al posto dello Spid; vediamo anche come funziona la Carta d’identità elettronica rispetto alla donazione degli organi; e infine vediamo come funziona la Cie e come richiederla.

Carta d’identità elettronica, chiavi digitali

Le convenzioni con i provider che si occupano della gestione dello Spid scadono il 23 aprile. Dovrebbero restare un biennio. Il governo ha fatto notare una impennata consistente dei costi per far fronte alla richieste e alle esigenze dei provider.

Esplosione dei costi che i gestori hanno giustificato con l’incremento notevole delle identità digitali erogate (siamo oltre i 34,5 milioni).

L’opposizione si era schierata contro la decisione di spegnere lo Spid. La marcia indietro dell’esecutivo è stata accolta con un sospiro di sollievo.

Lo Spid ha fatto registrare un miliardo di autenticazioni dalla sua introduzione e oggi – hanno osservato i partiti che compongono la minoranza – è uno degli elementi più importanti per la digitalizzazione del Paese.

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Carta d’identità elettronica, simile allo Spid

Ma quali sono le nuove funzionalità attivate per la Carta d’identità elettronica e perché sarà sempre più simile allo Spid?

Con il nuovo decreto la Cie potrà essere utilizzata per accedere a una serie di servizi. Sia quelli forniti dalla pubblica amministrazione, sia quelli messi a disposizione dai privati.

Fino ad oggi per usare la Cie come chiave digitale era indispensabile avere fisicamente la carta per farla leggere ogni volta dallo smartphone.

Ora non è più così, sono stati inseriti tre livelli di autenticazione:

  • livello 1: sicurezza normale;
  • livello 2: grado di sicurezza significativa;
  • livello 3: grado di sicurezza elevato.

Il livello di sicurezza cambia a seconda del servizio al quale si vuole accedere.

Prima di queste innovazioni per accedere con la Carta d’identità elettronica ai servizi web della pubblica amministrazione e dei privati era necessario attivare il livello 3 di sicurezza, per il quale si richiede l’uso di un lettore o di uno smartphone dotato di tecnologia NFC.

Ebbene con i nuovi livelli 1 e 2, tutti gli utenti hanno la possibilità di accedere ai servizi online in modo molto più semplice da qualsiasi dispositivo: basta attivare una coppia di credenziali (username e password).

Per attivare la Cie con le credenziali 1 e 2 basta collegarsi su questa pagina web.

È stato reso disponibile un nuovo portale che consente:

  • di aggiornare i dati personali;
  • di visualizzare e verificare tutte le operazioni che sono state effettuate con la Cie;
  • di manifestare il consenso o il rifiuto, in caso di morte, per la donazione di organi e tessuti;
  • se l’utente ha anche associato alla carta un indirizzo di posta elettronica o un numero di telefonia mobile, potrà recuperare il codice Puk senza avere la necessità di recarsi fisicamente allo sportello del Comune.

Carta d’identità elettronica, firma elettronica

La Carta d’identità elettronica 3.0 continuerà a consentire la possibilità di firmare un documento digitale con la firma elettronica avanzata (Fea). Questa funzionalità è attivabile sia per la pubblica amministrazione, sia per i privati.

L’accesso al portale per i minori sarà gestito dal Cieid, un sistema che permetterà un più agevole controllo da parte dei genitori.

In pratica quindi, le novità permetteranno di trasformare la Cie in uno strumento più completo. Ma non solo, sarà più semplice utilizzarla e facilmente disponibile per i cittadini.

Carta d’identità elettronica, le nuove funzioni
Nella foto una carta d’identità elettronica poggiata su una tradzionale

Carta d’identità elettronica, il portale

I dati personali potranno dunque essere aggiornati collegandosi al portale cartaidentità.  Le novità introdotte oggi sono state pubblicate sulla Gazzetta Ufficiale Serie Generale numero 333 del 5 ottobre 2022. Si tratta del decreto 8 settembre elaborato dal ministero dell’Interno in collaborazione con il ministro dell’Economia e delle Finanze, il provvedimento disciplina le modalità di utilizzo della carta d’identità elettronica come strumento di riconoscimento digitale.

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