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Carta d’identità elettronica, quello che c’è da sapere

Carta d'identità elettronica, quello che c'è da sapere: a cosa serve, come si richiede, quanto costa a cosa si può accedere. Tutte le informazioni utili su uno strumento indispensabile per accedere ai servizi online delle pubbliche amministrazioni.

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5' di lettura

La Carta d’identità elettronica (Cie) è ormai fondamentale per accedere a numerosi servizi online, al pari dello Spid (Sistema Pubblico di Identità Digitale) e della Cns (Carta nazionale dei Servizi, la vecchia tessera sanitaria). (scopri le ultime notizie su bonus, Rem, Rdc e assegno unico. Leggi su Telegram tutte le news su Invalidità e Legge 104. Ricevi ogni giorno sul cellulare gli ultimi aggiornamenti su bonus, lavoro e finanza personale: entra nel gruppo WhatsApp, nel gruppo Telegram e nel gruppo Facebook. Scrivi su Instagram tutte le tue domande. Guarda le video guide gratuite sui bonus sul canale Youtube. Per continuare a leggere l’articolo da telefonino tocca su «Continua a leggere» dopo l’immagine di seguito).

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Molti però non sanno ancora bene come funziona, come si richiede, quando si attiva e in quali casi può essere utile.

Questo strumento (emesso dal Ministero dell’Interno e prodotto dal Poligrafico e Zecca dello Stato) ha dei sofisticati sistemi che ne impediscono la contraffazione aumentandone la sicurezza. Consente, come accennato, di accedere ai servizi online delle Pubbliche amministrazioni. Non solo in Italia, ma anche in diversi Paesi dell’Unione Europea (qui trovi l’elenco). Leggi la guida facile e illustrata per ottenere gratis lo Spid da casa: si tratta di un altro strumento utile, come la Cie, da utilizzare come credenziale per i servizi online delle pubbliche amministrazioni.

Carta d’identità elettronica: a cosa serve

La prima funzione della Carta d’identità elettronica è ovviamente quella di accertare l’identità del titolare. Cosa che capita ogni volta che si accede a delle procedure amministrative in uffici pubblici o in qualsiasi altra occasione in cui viene richiesto l’accertamento dell’identità. (scopri qui come usare la Carta d’identità elettronica al posto dello Spid)

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Carta d’identità elettronica: il microchip

La vera novità della Cie è il microchip contactless: consente al titolare di effettuare diverse e importanti operazioni. Una tra queste, appunto, è l’accesso a servizi online della Pubblica amministrazione. E con l’aumentare di questi servizi (come tra l’altro anche la richiesta via web dei certificati anagrafici) è ormai diventato fondamentale essere in possesso di una Cie attiva.

Ma non solo: la Carta d’identità elettronica permette anche di firmare un documento digitale grazie a una firma elettronica avanzata (Fea), sia per la Pubblica amministrazione, sia tra privati.

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Carta d’identità elettronica: quando richiederla

La Cie può essere richiesta quando scade la propria carta di identità cartacea o elettronica. O anche in caso di furto, smarrimento o deterioramento. (vedi a cosa servono Pin e Puk sulla Carta d’identità elettronica)

Si può comunque chiedere la Carta d’Identità Elettronica anche prima della scadenza di quella tradizionale. Lo ha stabilito il decreto legge numero 76 del 16 luglio 2020 (Semplificazioni), per incentivarne l’uso.

Carta d’identità elettronica: dove richiederla

Per rinnovare la Cie è necessario rivolgersi al proprio Comune di residenza o dimora. Una volta completata la procedura sarà il Poligrafico e Zecca dello Stato a spedire la nuova Cie all’indirizzo indicato dal cittadino. Dovrebbero essere sufficienti sei giorni lavorativi.

Donazione organi carta d’identità elettronica: come funziona

La validità della Carta d’identità Elettronica cambia a seconda dell’età del titolare:

  • 3 anni per i minori che hanno meno di 3 anni di età;
  • 5 anni per i minori che hanno un’età compresa tra 3 e 18 anni;
  • 10 anni per tutti gli altri.

Carta d’identità elettronica: costo

Il rilascio della Cie ha un costo fisso di 16,79 euro. In alcuni Comuni il costo può essere maggiorato se sono previsti dei costi specifici di segreteria e i diritti fissi.

Carta d’identità elettronica: la procedura

Il cittadino dovrà recarsi in Comune portando:

  • una fototessera, in formato cartaceo o su una chiavetta elettronica.

La fototessera dovrà avere lo stesso formato di quella che si usa per il passaporto (qui trovi le modalità per l’acquisizione delle foto).

Al momento della richiesta è opportuno avere con sé anche il codice fiscale e la tessera sanitaria. Questo consente di velocizzare la registrazione.

Questa l’intera procedura che si attiva al momento della domanda:

  • in caso di primo rilascio bisogna esibire all’operatore comunale un altro documento di identità in corso di validità. Se non ne è in possesso, sarà necessario presentarsi al Comune accompagnato da due testimoni;
  • in caso di rinnovo o deterioramento del vecchio documento, bisogna conseggnare quest’ultimo all’operatore comunale;
  • si deve consegnare all’impiegato comunale il codice fiscale e il numero della ricevuta di pagamento della Carta, se disponibile;
  • verifica con l’operatore comunale i dati anagrafici rilevati dall’anagrafe comunale;
  • si deve fornire, eventualmente, indirizzi di contatto per essere avvisati sulla la spedizione del suo documento;
  • indicare la modalità di ritiro del documento desiderata (consegna presso un indirizzo indicato o ritiro in Comune);
  • consegnare all’operatore comunale la fotografia, se non l’ha già caricata tramite il portale;
  • procedere con l’operatore comunale all’acquisizione delle impronte digitali;
  • fornire, se lo desidera, il consenso o il diniego alla donazione degli organi;
  • firmare il modulo di riepilogo procedendo alla verifica finale sui dati.

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