Nell’articolo di oggi vedremo come ottenere la Carta risparmio spesa e in cosa consiste la misura (scopri le ultime notizie su bonus, Rem, Rdc e assegno unico. Leggi su Telegram tutte le news su Invalidità e Legge 104. Ricevi ogni giorno sul cellulare gli ultimi aggiornamenti su bonus, lavoro e finanza personale: entra nel gruppo WhatsApp, nel gruppo Telegram e nel gruppo Facebook. Scrivi su Instagram tutte le tue domande. Guarda le video guide gratuite sui bonus sul canale Youtube. Per continuare a leggere l’articolo da telefonino tocca su «Continua a leggere» dopo l’immagine di seguito).
Indice
- Carta risparmio spesa: a chi spetta
- Carta risparmio spesa: qual è il ruolo dei Comuni
- Carta risparmio spesa: quando arriva e come si ottiene
- Carta risparmio spesa: come usarla e cosa si può comprare
- Carta risparmio spesa: gli esclusi dal beneficio
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Carta risparmio spesa: a chi spetta
Dopo tanta attesa è finalmente arrivato il decreto attuativo che fa entrare in vigore la Carta risparmio spesa. La misura, che è stata modificata rispetto ai piani di partenza, consisterà in una carta ricaricabile su cui i beneficiari riceveranno un importo di 382,5 euro in un’unica soluzione.
La carta spetta ai nuclei familiari con un ISEE non superiore a 15.000 euro all’anno, ma solo se non sono titolari di nessun altro tipo di sussidio o prestazione. Ad esempio, sono esclusi i percettori di Reddito di cittadinanza, i titolari delle indennità di disoccupazione (Naspi e Dis-coll) e i cassaintegrati.
La Carta risparmio spesa non andrà richiesta, ma sarà sufficiente compilare la DSU e ottenere l’attestazione ISEE. Saranno infatti l’INPS ed i Comuni ad individuare i potenziali beneficiari e assegnare la Carta risparmio spesa.
Attenzione però perché avere un ISEE entro i 15.000 euro non dà la garanzia di ricevere la Carta risparmio spesa. L’INPS infatti invia ad ogni Comune un numero limitato di carte, che possono non essere sufficienti per tutti i potenziali aventi diritto. In questo caso spetta ai Comuni stilare una graduatoria e individuare i beneficiari sulla base di chi ne ha maggiormente bisogno.
Il decreto attuativo per la Carta risparmio spesa non è ancora stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale, ma è consultabile sul sito del Ministero dell’Agricoltura. Cliccando sul pulsante Download qui sotto potete scaricare una copia del decreto in Pdf.
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Carta risparmio spesa: qual è il ruolo dei Comuni
La Carta risparmio spesa, come abbiamo già detto, non va richiesta, ma va semplicemente compilata la DSU 2023 al fine di ottenere l’ISEE in corso di validità, poi se sarete selezionati la carta sarà assegnata in automatico.
Per spiegarlo in parole semplici il meccanismo della carta è questo: l’INPS, tra quelli che in Italia hanno compilato la DSU, individua tutti i nuclei con un’ISEE sotto i 15.000 euro e invia i loro nomi ai Comuni. A questo punto il compito dell’INPS è terminato e la palla passa in mano alle autorità locali.
La prima cosa che fanno i Comuni, dopo aver ricevuto i nomi dall’INPS è verificare che effettivamente i potenziali beneficiari della carta risiedano nel territorio. Fatto questo, se il Comune ha a disposizione un numero sufficiente di carte per tutti, cosa difficile, le assegna in automatico ai beneficiari.
Se invece non ci sono abbastanza carte per tutti, in modo autonomo e senza coinvolgere l’INPS, il Comune effettua una ulteriore selezione. Per farlo può agire anche in accordo con i servizi sociali al fine di individuare, quali sono, tra i nuclei con ISEE entro i 15.000 euro, quelli in effettivo stato di bisogno.
Il decreto attuativo stabilisce comunque i criteri di preferenza che i Comuni dovranno usare per individuare i beneficiari e stilare una graduatoria. Sarà infatti data priorità a:
- nuclei familiari, composti da non meno di tre componenti, di cui almeno uno nato entro il 31 dicembre 2009, priorità è data ai nuclei con indicatore ISEE più basso;
- nuclei familiari, composti da non meno di tre componenti, di cui almeno uno nato entro il 31 dicembre 2005, priorità è data ai nuclei con indicatore ISEE più basso;
- nuclei familiari composti da non meno di tre componenti, priorità è data ai nuclei con indicatore ISEE più basso.

Carta risparmio spesa: quando arriva e come si ottiene
Dopo aver compilato la DSU e ottenuto l’ISEE in corso di validità, se si viene selezionati come beneficiari della Carta risparmio spesa, si riceverà anche una comunicazione dal Comune con l’invito a recarsi negli Uffici Postali a ritirarla.
La Carta risparmio spesa non sarà infatti spedita ai beneficiari, ma questi dovranno ritirarla di persona alle Poste. Sostanzialmente si tratta di una PostePay carica dell’importo di 382,5 euro che potrà essere usata nei negozi convenzionati.
Ad ogni modo l’assegnazione delle carte comincerà solo questa estate, poiché il decreto stabilisce anche che la Carta risparmio spesa sia resa operativa a partire dal mese di luglio 2023.
Carta risparmio spesa: come usarla e cosa si può comprare
La Carta risparmio spesa è una semplice PostePay che però potrà essere usata solo per comprare beni alimentari di prima necessità, con l’esclusione di qualsiasi tipologia di bevanda alcolica. Non sarà possibile prelevare l’importo ma solo pagare gli acquisti presso i supermercati che aderiscono all’iniziativa.
In origine si era ipotizzato che la carta potesse essere usata anche per pagare le bollette, tuttavia il decreto attuativo esclude questa possibilità. L’allegato 1 al decreto stabilisce infatti che si possano acquistare solo i seguenti prodotti:
- carni suine, bovine, avicole, ovine, caprine, cunicole;
- pescato fresco;
- latte e suoi derivati;
- uova;
- oli d’oliva e di semi;
- prodotti della panetteria (sia ordinaria che fine), della pasticceria e della biscotteria;
- paste alimentari;
- riso, orzo, farro, avena, malto, mais e qualunque altro cereale;
- farine di cereali;
- ortaggi freschi, lavorati;
- pomodori pelati e conserve di pomodori;
- legumi;
- semi e frutti oleosi;
- frutta di qualunque tipologia;
- alimenti per bambini e per la prima infanzia (incluso latte di formula); lieviti naturali;
- miele naturale;
- zuccheri;
- cacao in polvere;
- cioccolato;
- acque minerali;
- aceto di vino;
- caffè, tè, camomilla.
Vale la pena di ricordare però che se entro il 15 settembre 2023 la Carta risparmio spesa non viene utilizzata, cioè se non è stato effettuato almeno un pagamento, questa viene disattivata e si decade dal beneficio.
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Carta risparmio spesa: gli esclusi dal beneficio
Per concludere, ricordiamo che il decreto attuativo ha stabilito anche che dal beneficio siano automaticamente esclusi i nuclei che ricevono altre prestazioni o integrazioni salariali.
Riassumendo la Carta risparmio spesa non spetta ai nuclei familiari che includono titolari di:
- Reddito di Cittadinanza;
- Reddito di inclusione;
- qualsiasi altra misura di inclusione sociale o sostegno alla povertà;
- Nuova Assicurazione Sociale per l’Impiego (Naspi) e Indennità mensile di disoccupazione per i collaboratori (Dis-coll);
- Indennità di mobilità;
- Fondi di solidarietà per l’integrazione del reddito;
- Cassa integrazione guadagni (Cig);
- qualsivoglia differente forma di integrazione salariale, o di sostegno nel caso di disoccupazione involontaria, erogata dallo Stato.
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