Carta Risparmio spesa: cosa comprare (elenco completo)

Cosa comprare con la Carta Risparmio spesa? Ecco l’elenco completo dei prodotti.

5' di lettura

Nell’articolo di oggi vedremo cosa comprare con la Carta Risparmio spesa, come stabilito dal decreto attuativo (scopri le ultime notizie su bonus, Rem, Rdc e assegno unico. Leggi su Telegram tutte le news su Invalidità e Legge 104. Ricevi ogni giorno sul cellulare gli ultimi aggiornamenti su bonus, lavoro e finanza personale: entra nel gruppo WhatsApp, nel gruppo Telegram e nel gruppo Facebook. Scrivi su Instagram tutte le tue domande. Guarda le video guide gratuite sui bonus sul canale Youtube. Per continuare a leggere l’articolo da telefonino tocca su «Continua a leggere» dopo l’immagine di seguito).

Indice

Cosa comprare con la Carta Risparmio spesa: elenco dei prodotti

La Carta risparmio spesa sarà attiva da luglio 2023 e consisterà in una carta ricaricabile carica con un importo di 382,5 euro. Per averne diritto è richiesto un ISEE familiare di massimo 15.000 euro all’anno. Ci concentreremo meglio nei prossimi paragrafi su come richiederla, prima vogliamo chiarire cosa si può comprare con questo importo.

La carta permette i soli acquisti di generi alimentari di prima necessità, ad esclusione degli alcolici, e può essere usata esclusivamente nei supermercati che aderiscono all’iniziativa.

A chiarire senza troppi dubbi cosa si può comprare e cosa no è l’allegato 1 al decreto attuativo della misura, che potete scaricare cliccando sul pulsante Download a fine paragrafo.

L’allegato specifica nei dettagli il tipo di generi alimentari che si potranno acquistare con la Carta risparmio spesa e che sono i beni in questo elenco:

  • carni suine, bovine, avicole, ovine, caprine, cunicole;
  • pescato fresco;
  • latte e suoi derivati;
  • uova;
  • oli d’oliva e di semi;
  • prodotti della panetteria (sia ordinaria che fine), della pasticceria e della biscotteria;
  • paste alimentari;
  • riso, orzo, farro, avena, malto, mais e qualunque altro cereale;
  • farine di cereali;
  • ortaggi freschi, lavorati;
  • pomodori pelati e conserve di pomodori;
  • legumi;
  • semi e frutti oleosi;
  • frutta di qualunque tipologia;
  • alimenti per bambini e per la prima infanzia (incluso latte di formula);
  • lieviti naturali;
  • miele naturale;
  • zuccheri;
  • cacao in polvere;
  • cioccolato;
  • acque minerali;
  • aceto di vino;
  • caffè, tè, camomilla.

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Cosa comprare con la Carta Risparmio spesa: dove spendere gli importi

La Carta risparmio spesa rappresenta il nuovo format dei vecchi buoni spesa comunali. Tuttavia, come abbiamo visto, gli importi possono essere spesi solo per l’acquisto di generi alimentari e non di prodotti di prima necessita di altra natura.

Non è possibile infatti usarli per acquistare beni come pannolini, assorbenti, medicinali, che spesso erano ammessi dai buoni spesa comunali.

La Carta risparmio spesa sarà una carta PostePay ricaricabile, ma con delle limitazioni poiché non si possono prelevare gli importi. Potrà infatti essere usata solo presso i supermercati che aderiranno all’iniziativa, cioè stringeranno una convenzione con il Ministero dell’Agricoltura, da cui è gestita la Carta risparmio spesa.

Al momento non esiste ancora un elenco di supermercati convenzionati, che sarà reso noto entro luglio, quando la carta sarà formalmente attiva. Ad ogni modo, si tenga presente che le grandi catene in genere aderiscono sempre a questo tipo di iniziative.

Cosa comprare con la Carta Risparmio spesa: chi ne ha diritto

La Carta risparmio spesa spetta, ma solo in linea teorica, ai nuclei con un ISEE entro i 15.000 euro. Questo perché in verità non tutti quelli che rispettano questo requisito ISEE riceveranno la carta.

L’INPS infatti distribuirà un numero prefissato di carte a ciascun Comune, in base alla popolazione. Nello specifico l’allegato 2 al decreto attuativo contiene una tabella con l’elenco dei Comuni e il numero di carte che hanno ricevuto.

Con buona probabilità il numero di carte assegnate ai Comuni non sarà sufficiente per l’assegnazione a tutti i nuclei che hanno un ISEE entro i 15.000 euro. Di conseguenza, tra questi sarà stilata una graduatoria e, al fine di identificare i beneficiari, la priorità sarà data a:

  • nuclei familiari, composti da non meno di tre componenti, di cui almeno uno nato entro il 31 dicembre 2009, priorità è data ai nuclei con indicatore ISEE più basso;
  • nuclei familiari, composti da non meno di tre componenti, di cui almeno uno nato entro il 31 dicembre 2005, priorità è data ai nuclei con indicatore ISEE più basso;
  • nuclei familiari composti da non meno di tre componenti, priorità è data ai nuclei con indicatore ISEE più basso.

Qualora le carte non bastassero ancora, saranno i Comuni ad effettuare un ulteriore scrematura contattando i servizi sociali allo scopo di identificare i nuclei più bisognosi dell’agevolazione.

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L’Allegato 2 al decreto attuativo della Carta risparmio spesa.

Cosa comprare con la Carta Risparmio spesa: come richiederla

La Carta risparmio spesa non andrà richiesta e non sarà necessario inviare alcuna domanda. Tutto quello che si deve fare è compilare la DSU e ottenere l’attestazione ISEE 2023. Fatto questo, sarà l’INPS a comunicare la lista degli aventi diritto ai Comuni.

Si tenga però presente che il decreto attuativo (art. 4, comma 3) specifica che “entro 30 giorni dalla pubblicazione del presente decreto, l’INPS rende disponibili ai singoli Comuni gli elenchi dei beneficiari del contributo”.

Di conseguenza i Comuni dovrebbero aver ricevuto la lista dall’INPS entro il 18 maggio, visto che il decreto è stato emanato il 18 aprile 2023. Perciò, a meno che l’INPS non sia in ritardo, non c’è più tempo per richiedere l’ISEE al fine di ottenere la Carta risparmio spesa.

Una volta identificati i beneficiari, questi riceveranno una comunicazione dal Comune in cui è specificato quando e come andare a ritirare la Carta risparmio spesa all’Ufficio Postale. La carta non sarà attiva prima del 1 luglio 2023 ed è, come abbiamo detto, una normale PostePay, che può essere usata solo nei supermercati e solo per acquistare generi alimentari.

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