Per la Carta Risparmio Spesa non serve la domanda, vediamo quindi come richiederla e a chi spetta (scopri le ultime notizie su bonus, Rem, Rdc e assegno unico. Leggi su Telegram tutte le news su Invalidità e Legge 104. Ricevi ogni giorno sul cellulare gli ultimi aggiornamenti su bonus, lavoro e finanza personale: entra nel gruppo WhatsApp, nel gruppo Telegram e nel gruppo Facebook. Scrivi su Instagram tutte le tue domande. Guarda le video guide gratuite sui bonus sul canale Youtube. Per continuare a leggere l’articolo da telefonino tocca su «Continua a leggere» dopo l’immagine di seguito).
Indice
- Carta Risparmio Spesa: a chi spetta e come richiederla
- Carta Risparmio Spesa: come fanno l’INPS e i Comuni ad identificare i beneficiari?
- Carta Risparmio Spesa: dove ritirarla?
- Carta Risparmio Spesa: cosa comprare e dove utilizzarla
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Carta Risparmio Spesa: a chi spetta e come richiederla?
Dopo il decreto attuativo arriva anche il messaggio INPS n. 1958 del 25 maggio 2023 a chiarire requisiti e modalità di assegnazione della Carta Risparmio Spesa. Si tratta di una carta ricaricabile carica di un importo pari a 382,50 euro ed utilizzabile esclusivamente per l’acquisto di generi alimentari di prima necessita
La carta, ribattezzata nel messaggio in “Carta solidale per acquisti di beni di prima necessità”, come già chiarito dal decreto non andrà richiesta. Questa infatti spetta ad i nuclei con ISEE entro i 15.000 euro all’anno e per ottenerla sarà necessario compilare la DSU 2023 e ottenere l’ISEE in corso di validità. Sarà poi l’INPS insieme ai Comuni ad identificare i beneficiari e comunicare loro che hanno diritto alla Carta Risparmio Spesa.
Il numero delle Carte è però limitato, ne sono infatti state emesse solo 1.300.000 pezzi, e non basteranno all’assegnazione a tutti i nuclei con ISEE entro i 15.000 euro. Quindi, l’INPS e i Comuni provvederanno ad identificare i nuclei maggiormente bisognosi e beneficiari della carta.
Parleremo meglio della modalità di assegnazione e dei requisiti in seguito, ora ci interessa sottolineare la tempistica. Questo perché, se l’agevolazione non va richiesta, l’INPS entro l’11 giugno deve comunicare ai Comuni la lista degli aventi diritto, in base ai requisiti ISEE.
Questo vuol dire che quanti ancora non lo hanno fatto hanno pochissimo tempo per ottenere l’ISEE in corso di validità. Chi invece ha già ottenuto l’attestazione ISEE 2023, se ha un valore di massimo 15.000 euro, deve solo aspettare e vedere se rientra tra i beneficiari.
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Carta Risparmio Spesa: come fanno l’INPS e i Comuni ad identificare i beneficiari?
Una volta chiarito che la Carta Risparmio Spesa non va richiesta, ma basta compilare la DSU ed ottenere l’ISEE 2023, vediamo come fanno l’INPS e i Comuni ad identificare i beneficiari.
Partiamo dal fatto che l’INPS ha assegnato un numero limitato di carte a ciascun Comune, che quindi non basta all’assegnazione senza esclusione a tutti i nuclei con ISEE non superiore a 15.000 euro.
Di conseguenza l’Istituto effettuerà una prima scrematura, creando una graduatoria dove priorità sarà da a:
- nuclei familiari, composti da non meno di tre componenti, di cui almeno uno nato entro il 31 dicembre 2009, priorità è data ai nuclei con indicatore ISEE più basso;
- nuclei familiari, composti da non meno di tre componenti, di cui almeno uno nato entro il 31 dicembre 2005, priorità è data ai nuclei con indicatore ISEE più basso;
- nuclei familiari composti da non meno di tre componenti, priorità è data ai nuclei con indicatore ISEE più basso.
L’INPS entro l’11 giugno invierà ai Comuni la graduatoria e questi, entro 25 giorni, consolideranno la lista e la invieranno alle Poste Italiane per l’emissione delle Carte Risparmio Spesa, che di base sono carte PostePay. In ultimo sarà compito dell’Istituto avvisare i beneficiari che hanno diritto alla carta è che questa è pronta per il ritiro.
Carta Risparmio Spesa: dove ritirarla?
Una volta che Poste Italiane ha emesso le carte, manda all’INPS una comunicazione con il numero identificativo di ogni carta. L’INPS a questo punto invia una notifica ai beneficiari, specificando quando e dove ritirare la Carta Risparmio Spesa.
I beneficiari infatti riceveranno una lettera per posta dove gli si dice in quale Ufficio Postale andare a ritirare la carta, che sarà formalmente attiva e utilizzabile solo a partire da luglio 2023. Quindi, in ogni caso, quanti hanno diritto all’agevolazione entreranno in possesso della carta entro la fine di giugno, salvo ritardi.
Ricordiamo che una volta in possesso della carta sarà necessario effettuare almeno un acquisto entro il 15 settembre 2023 o questa sarà disattivata.
Carta Risparmio Spesa: cosa comprare e dove utilizzarla
La Carta Risparmio Spesa sarà una PostePay, ma non sarà possibile prelevare gli importi e potrà essere usata solo nei supermercati convenzionati. La lista dei negozi sarà pubblicata in seguito, ad ogni modo, si tenga presente che in genere le grandi catene aderiscono sempre a questo tipo di iniziative.
La carta potrà essere usata, inoltre, solo per l’acquisto di generi alimentari di prima necessità. La lista dei beni acquistabili è contenuta nell’allegato 1 al decreto attuativo della misura. Inoltre, per un approfondimento, potete consultare il nostro articolo dedicato proprio a cosa comprare con la Carta Risparmio Spesa.
In questa sede riassumiamo nell’elenco qui sotto tutti i generi alimentari acquistabili con la carta:
- carni suine, bovine, avicole, ovine, caprine, cunicole;
- pescato fresco;
- latte e suoi derivati;
- uova;
- oli d’oliva e di semi;
- prodotti della panetteria (sia ordinaria che fine), della pasticceria e della biscotteria;
- paste alimentari;
- riso, orzo, farro, avena, malto, mais e qualunque altro cereale;
- farine di cereali;
- ortaggi freschi, lavorati;
- pomodori pelati e conserve di pomodori;
- legumi;
- semi e frutti oleosi;
- frutta di qualunque tipologia;
- alimenti per bambini e per la prima infanzia (incluso latte di formula);
- lieviti naturali;
- miele naturale;
- zuccheri;
- cacao in polvere;
- cioccolato;
- acque minerali;
- aceto di vino;
- caffè, tè, camomilla;
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