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Carte di credito con Bonus: conviene davvero? La guida

Carta di credito con Bonus cashback: quanti acquisti bisognerà fare? quanto bisognerà spendere? Ma conviene davvero? Una guida che fa chiarezza sull'incentivo.

di Guglielmo Sano

Ottobre 2020

Carte di credito con Bonus: per poter accedere al Bonus cashback altrimenti detto Bonus 300 euro pagamenti elettronici quanti acquisti bisognerà fare e, soprattutto, quanto bisognerà spendere? Una volta visto questo ci si chiede: ma conviene davvero? (Consulta anche la nostra pagina speciale sui Bonus)

Indice:


(Leggi anche la nostra pagina speciale sui bonus). (Nel gruppo Telegram contenuti speciali su offerte di lavoro e bonus) (Nel gruppo whatsapp offerte di lavoro, incentivi e concorsi sempre aggiornati) (Qui la pagina riservata ai concorsi) (Qui il link al nostro canale youtube con le video-guide)

Carta di credito con Bonus: quanto si deve spendere?

Carta di credito con Bonus cashback: parte integrante del Piano Cashless Italia, il programma di limitazione dell’uso del contante sposato dal governo. A meno di novità eclatanti, partirà il primo dicembre 2020.

Prima della partenza vera e propria, però, l’incentivo attraverserà una fase preliminare della durata di un mese (dal primo al 31 dicembre 2020) che permetterà di avere il 10% di rimborso se si compie un minimo di 10 acquisti per un valore minimo di 1.500 euro complessivi con strumenti di pagamento tracciabili (quindi, si riceverà indietro un massimo di 150 euro).

I primi rimborsi dovrebbero essere accreditati a febbraio 2021. Detto ciò, manca ancora il decreto attuativo della misura pensata per favorire i consumi (tuttora depressi causa contraccolpi economici dell’epidemia) in vista delle festività natalizie (eventuale lockdown permettendo).

Carte di credito con Bonus: quanto si deve spendere. Conviene davvero?
Carta di credito con Bonus cashback: quanti acquisti bisognerà fare? quanto bisognerà spendere? Ma conviene davvero?

Bonus 300 euro pagamenti elettronici: come funzionerà?

In generale, conviene ricevere indietro una parte della somma spesa per un bene o per un servizio: è facile capire che il cashback in sostanza può costituire una sorta di sconto applicato al prezzo del bene o del servizio in questione.

Per capire, però, se il Bonus 300 euro conviene davvero, si deve prendere in considerazione il singolo caso, insomma, le proprie abitudini di consumo. Quando l’incentivo sarà a regime, per ricevere il rimborso bisognerà spendere 1.500 euro ogni semestre, compiendo 50 pagamenti con carta o strumenti tracciabili nell’arco appunto di 6 mesi (si riceveranno indietro 150 euro). Dunque, in un anno bisogna spendere 3.000 euro in un numero complessivo di 100 operazioni per ricevere 300 euro.

Conviene davvero?

Ora, un consumatore tra supermercati, bar, ristoranti, negozi di abbigliamento, farmacie e così via (l’incentivo non è valido per gli acquisti online), che già spende una cifra di oltre 2.500 euro all’anno, avrà notevole vantaggio pagando con carta. In sostanza si tratta di “aggiungere” 500 euro per ricevere il rimborso.

Se un consumatore spende, invece, 2mila euro all’anno deve chiedersi: alcune spese che paga in contanti potrebbe cominciare a sostenerle con l’uso della carta (potrebbe accorgersi di avvicinarsi ai 3mila).

Appare chiaro che, con simili premesse, il bonus cashback andrà a penalizzare chi spende meno di 2mila ogni anno con pagamenti tracciabili. Almeno fino a che il bonus funzionerà così.

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