Cartelle esattoriali, in arrivo la nuova sanatoria: si pensa di riaprire i termini per chi non ha versato le rate della rottamazione e del saldo e stralcio che sono scadute nel 2020. (scopri le ultime notizie su mutui e prestiti. Leggi su Telegram tutte le news sulla finanza personale. Ricevi ogni giorno sul cellulare gli ultimi aggiornamenti su bonus, lavoro e finanza personale: entra nel gruppo WhatsApp, nel gruppo Telegram e nel gruppo Facebook. Scrivi su Instagram tutte le tue domande. Guarda le video guide gratuite sui bonus sul canale Youtube. Per continuare a leggere l’articolo da telefonino tocca su «Continua a leggere» dopo l’immagine di seguito).
Indice
- Agevolazioni azzerate
- Mancano 2,45 miliardi di euro
- Per tanti niente sanatoria
- 19 milioni di debitori
- Scadenza 8 agosto
- Cancellare i vecchi debiti
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Una nuova sanatoria che vene sollecitata anche dai numeri: la rottamazione ter non è andata bene, anzi, si può dire sia stata un fallimento. L’opportunità di azzerare con agevolazioni e sconti le pendenze con il fisco è stata colta solo dalla metà dei 530mila contribuenti che avrebbero potuto farlo grazie al decreto Sostegni Ter.
Il termine per rimettere a posto i debiti con l’Agenzia delle Entrate è scaduto il 9 maggio. E le Casse dello Stato hanno intascato molto meno di quello che era previsto.
Non si escludono possibilità più radicali, come la cancellazione delle vecchie pendenze, ma non è una strada facile da percorrere.
Scopri la pagina dedicata al fisco e alle tasse.
Cartelle esattoriali: agevolazioni azzerate
Per chi non ha completato il pagamento delle rateizzazioni agevolate dovrebbero essere ora azzerate tutte le agevolazioni concesse che prevedevano l’eliminazione degli interessi, delle more e la riduzione di parte del debito.
Ora tutto torna come prima: debito pieno e nessuno sconto. Mentre nel frattempo l’ente di riscossione si appresta a inondare il Paese, da qui al 31 dicembre, di altri milioni di cartelle esattoriali (ne saranno 50 milioni entro l’anno, leggi qui per approfondire)
Per evitare questa situazione, e in considerazione di una situazione economica complicata, l’inflazione mai così alta da anni, la guerra in Ucraina e una possibile e lunga recessione alle porte, il governo sta studiando delle alternative.
Tra queste c’è ovviamente una riapertura dei tempi per la sanatoria, con un’altra dilazione dei pagamenti.
L’ipotesi è questa:
- rate trimestrali da versare in 20 soluzioni nell’arco di 5 anni.
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Cartelle esattoriali: mancano 2,45 miliardi di euro
Mancano all’appello della precedente sanatoria 2,45 miliardi di euro. Sono soldi che non sono stati versati dai contribuenti nel 2020 e nel 2021. Questi soldi dovrebbero essere ora essere recuperati con le modalità e i tempi della riscossione ordinaria. Il che vuol dire, riattivare l’intera macchina che prevede misure cautelari, procedimenti esecutivi, pignoramenti.
Come detto, l’obiettivo del governo è evitare tutto questo. Anche per un motivo che abbiamo accennato: le condizioni economiche che hanno spinto l’esecutivo a varare le diverse sanatorie non sono cambiate, anzi, se possibile sono peggiorate e gli indicatori prevedono un autunno molto difficile.

Cartelle esattoriali: per tanti niente sanatoria
Senza dimenticare che c’è una parte importante di cittadini che ha deciso comunque di non aderire alla sanatoria (forse per mancanza di risorse) e preferisce attendere le consuete azioni di recupero dell’ente di riscossione.
Cartelle esattoriali: 19 milioni di debitori
Sono in tutto 19 milioni gli italiani che hanno delle cartelle esattoriali non pagate. Un numero impressionante. È anche vero che molti cittadini hanno debiti molto piccoli (multe e sanzioni non molto consistenti), eppure non si riesce a onorarli (in questo articolo scopri che un cittadino su due non paga le cartelle esattoriali)
La questione è molto delicata, se da una parte lo Stato ha l’esigenza di riscuotere le tasse e i debiti fiscali per far quadrare conti sempre più complessi (soprattutto in questa fase storica), dall’altra non bisogna neppure dimenticare le difficoltà con le quali sono costretti a convivere milioni di contribuenti.
Cartelle esattoriali: scadenza 8 agosto
Senza dimenticare che l’8 agosto scadono le rate del 2021 per la pace fiscale. La scadenza naturale sarebbe il 31 luglio, ma con i 5 giorni di tolleranza più i sabati e le domeniche si riesce a recuperare un’altra settimana. E nessuno al governo immagina che per quella data ci sarà una corsa ai pagamenti delle rate arretrate.

Cartelle esattoriali: cancellare i vecchi debiti
Insomma, le sanatorie non bastano. Prorogare di nuovo i termini, immaginare una quarta versione della rottamazione e del saldo e stralcio potrebbe avere solo un effetto illusorio.
Da più parti, anche all’Agenzia delle Entrate, circola l’idea che sarebbe forse più saggio un azzeramento delle vecchie pendenze (magari quelle al di sotto di una determinata soglia), per poi concentrare l’azione di riscossione sui debiti più recenti che sono anche quelli più semplici da riscuotere.
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