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Cartelle esattoriali, come funziona la sospensione

Cartelle esattoriali, come funziona la sospensione, procedura che blocca pignoramenti, ipoteche e fermi amministrativi. La via amministrativa e quella giudiziaria, le diverse procedure e quali sono i requisiti necessari per accedere.

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Cartelle esattoriali, come funziona la sospensione, la procedura che consente di bloccare gli effetti dell’atto esecutivo. (scopri le ultime notizie sul fisco e sulle tasse e poi leggi su Telegram tutte le news sui pagamenti dell’Inps. Ricevi ogni giorno sul cellulare gli ultimi aggiornamenti su bonus, lavoro e finanza personale: entra nel gruppo WhatsApp e nel gruppo Facebook. Seguici anche su su Instagram tutte le tue domande. Guarda le video guide gratuite sui bonus sul canale Youtube. Per continuare a leggere l’articolo da telefonino tocca su «Continua a leggere» dopo l’immagine di seguito).

INDICE

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Come saprete il governo sta per  introdurre la cancellazione delle vecchie cartelle esattoriali (fino al 2015) per debiti nei confronti del fisco non superiori a 1.000 euro (c’è chi spinge per alzare quella soglia a 1.500). Per i vecchi debiti più alti c’è la possibilità di accedere a una rateizzazione agevolata (senza sanzioni o interessi).

Cartelle esattoriali, come funziona la sospensione

Restano fuori dalla rottamazione tutti i debiti relativi agli ultimi sette anni. E per queste cartelle la sospensione può essere un’arma di difesa del contribuente. In particolare quando ritiene che la pretesa dell’Agenzia delle Entrate non sia giusta, ma anche nel caso si voglia ottenere una congrua dilazione del pagamento.

Per accedere alla sospensione bisogna comunque rispettare termini, requisiti e condizioni. Vediamo come funziona e come e chi può ottenerla.

Su questo argomento puoi leggere un articolo sulla possibilità che vengano azzerate le vecchie cartelle fino a 1.500 euro; c’è un post che spiega anche se tra i debiti rottamati ci siano anche le multe e il bollo auto; c’è infine un post che racconta come l’azzeramento delle vecchia multe dipenderà dalle singole amministrazioni comunali.

Cartelle esattoriali, sospensione amministrativa

La sospensione della cartella esattoriale può essere di due tipi:

  • amministrativa;
  • giudiziale.

La sospensione amministrativa  viene effettuata dalla stessa Agenzia delle Entrate o nel caso da un altro ente che si occupa della riscossione.

Può essere disposta:

  • in modo autonomo dalla stessa Agenzia, ma è un caso piuttosto raro;
  • su richiesta del contribuente, che in questo caso esercita la sua facoltà di autotutela.

Quando il contribuente chiede la sospensione amministrativa cerca di evitare l’avvio delle procedure esecutive che fanno seguito alla notifica delle cartelle esattoriali.

La richiesta deve essere presentata entro 60 giorni dal ricevimento dell’atto. La domanda può essere inoltrata online sul sito dell’Agenzia o presentata direttamente allo sportello.

È necessario allegare i documenti che giustificano la richiesta di sospensione e la copia del documento di identità.

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Cartelle esattoriali, sospensione amministrativa: quando è possibile?

In genere una richiesta di sospensione della cartella esattoriale deve avere una delle seguenti motivazioni:

  • il pagamento è già stato effettuato;
  • la richiesta di uno sgravio;
  • il debito risulta prescritto;
  • è intervenuta la decadenza del debito fiscale.

Una volta presentata la domanda, l’Agenzia delle Entrate ha 220 giorni di tempo per rispondere. Superato quel termine la richiesta può ritenersi accolta.

Cartelle esattoriali, la sospensione giudiziale

Quando invece viene chiesta la sospensione giudiziale, saranno i giudici a dover decidere sull’opposizione presentata dal contribuente rispetto ai contenuti della cartella esattoriale.

Ricordiamo che per le multe stradali, la competenza è del giudice di Pace. Mentre per i contributi previdenziali il ricorso dovrà essere discusso davanti al giudice del Lavoro.

E quindi:

  • la richiesta di  sospensione delle cartelle che riguardano multe, va presentata al giudice di Pace entro 30 giorni dalla notifica;
  • la richiesta di sospensione per le cartelle che riguardano debiti con l’Inps e l’Inail va presentata al  giudice del Lavoro entro 40 giorni dalla notifica;
  • la richiesta di sospensione per i tributi di qualsiasi genere va presentata alla Commissione Tributaria Provinciale entro 60 giorni dalla notifica.

Ovviamente la sospensione giudiziale ha un procedimento più articolato e lungo rispetto alla sospensione amministrativa.

Cartelle esattoriali, la sospensione giudiziale: procedimento

La sospensione giudiziale può essere concessa quando sono accertati insieme queste due condizioni:

  • la possibilità che l’esecuzione della cartella costituisca un danno grave e irreparabile al contribuente. In pratica: deve essere evidente il rischio che corre il suo patrimonio se la sospensione non viene concessa. Rischi che devono anche essere ritenuti irrimediabili;
  • ovviamente anche nel caso di rischi la sospensione viene concessa dal giudice quando c’è anche una apparente fondatezza delle motivazioni del contribuente, che devono essere esposte quando si presenta il ricorso. La sospensione non comporta il giudizio definitivo da parte del giudice, si basa sulla valutazione del giudice che ritiene:
    • verosimili le ragioni del contribuente;
    • e riconosce che il ricorso ha potenzialmente delle possibilità di vittoria in sede di giudizio definitivo.

In alcuni casi la Commissione tributaria può anche accogliere la richiesta di sospensione, ma solo a patto che vengano fornite sufficienti garanzie patrimoniali (denaro o fidejussione bancaria), così da tutelare l’Agenzia delle Entrate se il ricorso venisse successivamente rigettato.

Dopo l’accoglimento della richiesta di sospensione della cartella esattoriale, il giudizio viene trattato con una certa velocità. La prima udienza non può essere fissata oltre il limite dei 90 giorni.

Cartelle esattoriali, come funziona la sospensione

Cartelle esattoriali, cosa comporta la sospensione?

Quando si ottiene la sospensione (amministrativa o giudiziale) si consegue un risultato: viene bloccata l’efficacia esecutiva della cartella, compresi i pignoramenti, le iscrizioni di ipoteche e i fermi amministrativi. Ma, appunto, si tratta di una sospensione, quindi può essere solo momentanea, fino a quando non arriva una sentenza del giudice (o una decisione dell’Agenzia, nel caso della procedura amministrativa).

La sospensione è quindi solo provvisoria e si adotta in attesa di una decisione.

Viene comunque concessa solo se le ragioni del contribuente possono avere degli elementi di fondatezza.

Va aggiunto comunque che il contribuente che accede alla sospensione non può essere dichiarato inadempiente.

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