Casa cointestata, ma il mutuo no: quando è possibile? Ne parliamo in questo articolo. In un precedente approfondimento, avevamo illustrato le differenze fra un mutuo cointestato e un prestito che si avvale di una fideiussione. (entra nella community di TheWam e ricevi tutte le news su WhatsApp, Telegram e Facebook)
In questo articolo vedremo:
- Come funziona un mutuo cointestato
- Cosa cambia con l’immobile in comproprietà
INDICE
- Mutuo cointestato – Cos’è?
- Casa cointestata e mutuo no – Come funziona?
- Casa cointestata e mutuo no – Cosa succede con una separazione?
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Mutuo cointestato – Cos’è?
Un mutuo cointestato è un finanziamento sottoscritto da due persone. Per esempio marito e moglie o un genitore e un figlio. Alla base di questo accordo c’è la solidarietà passiva. Un principio che permette alla banca o a qualsiasi altro creditore, di rivalersi su entrambi i debitori nei confronti di insolvenza.
La legge permette al creditore di non dover rispettare neppure accordi interni presi fra i due debitori, rispetto al pagamento del mutuo. Un accordo simile potrebbe prevedere, per esempio, che sia solo la moglie o il marito a pagare il finanziamento.
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Casa cointestata e mutuo no – Come funziona?
Fra marito e moglie è possibile intestare il mutuo a uno solo dei due, e l’immobile solo a uno dei due. Questa decisione andrà spiegata alla filiale della banca dove si è acceso il prestito.
L’ultima parola spetta all’istituto di credito. Di fatto, quindi, la banca può anche respingere la richiesta.
In caso di abitazione cointestata e mutuo sottoscritto da solo uno dei coniugi, la banca può comunque procedere alla liquidazione della struttura in caso di insolvenza.
Un tempo l’ipoteca si applicava solo sulle quote dell’immobile possedute dal coniuge che sottoscriveva il mutuo. Oggi, per ragioni burocratiche e per salvaguardare la garanzia per le banche, l’ipoteca si applica sempre all’intera casa.

Casa cointestata e mutuo no – Cosa succede con una separazione?
La comproprietà dell’immobile è sempre slegata dal mutuo, anche in caso di separazione. Cosa significa? Facciamo un esempio pratico.
Mario e Lucia sono sposati. Mario ha sottoscritto un mutuo per l’acquisto di una abitazione, della quale è comproprietario con Lucia. La quota dell’abitazione è divisa al 50% fra i due coniugi.
Dopo alcuni anni di matrimonio, in cui tutto è filato liscio, la situazione sentimentale fra Mario e Lucia precipita. Stare insieme non è più possibile, così i coniugi decidono di separarsi.
Mario, intanto, ha terminato le rate del mutuo da pagare. Il debito con la banca è stato interamente saldato. Ora si chiede: sono finalmente proprietario della casa per cui ho pagato mensilità così salate? La risposta è sì, ma solo al 50%. Un mutuo non cointestato, infatti, non scalfisce un accordo di comproprietà legato all’immobile.
Mario e Lucia dovrebbero recarsi da un notaio per ratificare un accordo con il quale lei si impegna a cedere le proprie quote all’ex marito.
Se hai delle domande su casa cointestata e mutuo, scrivici su Instagram.