In questa breve guida andremo a capire nel dettaglio cosa sono i lavori di manutenzione straordinaria e quali danno diritto a sconti. Partiamo subito (scopri le ultime notizie su bonus, Rem, Rdc e assegno unico. Leggi su Telegram tutte le news su Invalidità e Legge 104. Ricevi ogni giorno sul cellulare gli ultimi aggiornamenti su bonus, lavoro e finanza personale: entra nel gruppo WhatsApp, nel gruppo Telegram e nel gruppo Facebook. Scrivi su Instagram tutte le tue domande. Guarda le video guide gratuite sui bonus sul canale Youtube. Per continuare a leggere l’articolo da telefonino tocca su «Continua a leggere» dopo l’immagine di seguito).
Indice- Cosa sono i lavori di manutenzione straordinaria
- Lavori di manutenzione straordinaria, ecco le agevolazioni
- Proroga delle agevolazioni per la casa
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Cosa sono i lavori di manutenzione straordinaria
Quando parliamo dei lavori di manutenzione straordinaria intendiamo tutti gli interventi relativi alla realizzazione di opere e di modifiche che hanno lo scopo di rinnovare o sostituire alcune parti, anche strutturali di edifici già esistenti, oltre che l’esecuzione e integrazione di servizi tecnologici o igienico sanitari.
I lavori di manutenzione straordinaria, però, per poter essere considerati tali:
- non devono apportare alcun tipo di modificazioni ai volumi e alle superfici di ciascuna unità immobiliare
- non devo modificare la destinazione d’uso dell’immobile
- possono interessare parti strutturali dell’edificio
- non riguardano la ricostruzione dell’edificio dopo l’abbattimento
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Per capire più nel dettaglio cosa si intende con lavori di manutenzione straordinaria abbiamo fatto qualche esempio di interventi:
- demolizione e successiva ricostruzione di pareti divisorie
- rafforzamento di solai e delle scale
- realizzazione di opere accessorie che non facciano variare né il volume o le superfici utili, né i volumi tecnici
- sostituzione di pali telefonici fatiscenti
- la demolizione e ricostruzione di pareti divisorie
- realizzazione di opere come canne fumarie, ascensori, scale di sicurezza
- completo rifacimento di scale e rampe
- sostituzione di infissi esterni e serramenti, ma anche di persiane con serrande, con una modificazione della tipologia del materiale e di infisso
- consolidamento delle strutture nelle fondamenta o nelle altezze
- costruzioni di cancelli e cancellate o muri di cinta e recinti
- creazione di chiusure o aperture interne che non apportino modifiche allo schema distributivo delle unità immobiliari e dell’edificio
- interventi finalizzati al risparmio energetico
- redistribuzione di spazi interni di un appartamento mediante la demolizione di tramezzi, oltre che la modificazione della disposizione delle stanze.
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Gli interventi che non possono essere classificati come di manutenzione straordinaria sono tutti quelli che comportano un aumento del volume o una sopraelevazione di un edificio, come per esempio la sostituzione della copertura a lastrico solare con tetto a falde, ma sono esclusi anche l’apertura di nuovi balconi sul prospetto di un edificio e la ricostruzione di un tetto di un fabbricato ad un’altezza più elevata di quella già esistente.
Andiamo, ora, a scoprire quali agevolazioni potranno essere richieste per i lavori di manutenzione straordinaria.
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Lavori di manutenzione straordinaria, ecco le agevolazioni
Quali agevolazioni possono essere richieste per i lavori di manutenzione straordinaria? Beh, sicuramente per questa tipologia di lavori, l’agevolazione più adatta in assoluto è il bonus ristrutturazione. Ricordiamo che tutto quel che concerne nel dettaglio gli interventi di recupero del patrimonio edilizio lo potrete trovare sul sito ufficiale dell’Agenzia delle Entrate, che è stata aggiornata di recente, in questo mese di ottobre.
Fortunatamente con la Legge di Bilancio 2022 sono state prorogate la maggior parte delle agevolazioni edilizie fino al 31 dicembre 2024. Per il prossimo biennio, infatti, non è previsto un cambio di requisiti e regole per il bonus ristrutturazione anche se c’è un solo pericolo dietro l’angolo: il nuovo governo di Centrodestra. Il nuovo esecutivo, se dovesse far fede a quanto promesso in campagna elettorale, potrebbe apportare modificazioni ai bonus edilizi e accorparli in un solo grande sostegno con un’aliquota massima dell’80%.
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Il bonus ristrutturazione non dà solo la possibilità di avere un’importante agevolazione Irpef, ma consente anche di avere ulteriori vantaggi fiscali, come ad esempio:
- il pagamento dell’iva in misura ridotta
- una detrazione sugli interessi passivi per mutui stipulati per la ristrutturazione dell’abitazione principale
- delle detrazioni per l’acquisto di immobili ad uso abitativo che fanno parte di edifici interamente ristrutturati e quelle per la realizzazione o l’acquisto di posti auto.

Proroga delle agevolazioni per la casa
Attraverso la legge di bilancio 2022 sono state prorogate tutte le agevolazioni per la casa, senza alcun tipo di novità per quel che concerne il bonus ristrutturazioni per i lavori di manutenzione straordinaria. Rimarrà tutto invariato: dal funzionamento alle spese ammesse fino all’aliquota della stessa detrazione.
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Questo sostegno per gli interventi di ristrutturazione viene prorogato fino alla fine del 2024 senza alcun tipo di modifica sostanziale rispetto al 2021. Dall’altra parte, altre agevolazioni sono state lasciate totalmente invariate, come l’ecobonus, il bonus verde o il sismabonus.
Negli scorsi anni è stato modificato il bonus mobili con un tetto di spesa che è sceso a 10.000 euro per il 2022 e che si abbasserà ulteriormente per il biennio 2023 – 2024. Ma sono stati modificati anche il bonus facciate e superbonus.
Il bonus ristrutturazione varrà per tutte le spese sostenute nel periodo compreso tra giugno 2021 e dicembre 2024, con una spesa massima di 96 mila euro e con una detrazione del 50%. Tutto cambierà nuovamente dal 2025, nel caso non dovessero essere ancora approvate ulteriori proroghe, poiché la detrazione si abbasserà al 36% e il limite massimo di spesa sarà di 48 mila euro.
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Ricordiamo che tutte le detrazioni per i lavori di manutenzione straordinaria e di ristrutturazione dovranno essere suddivise in dieci quote annuali di pari importo. Ad oggi, la domanda che molti si pongono riguardo alle agevolazioni riguardanti l’edilizia è: che succederà nei prossimi mesi con il Governo Meloni.
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