Case in affitto: su spenderà molto di più, i prezzi quest’anno sono cresciuti molto e gli aumenti continueranno anche nel 2023. (scopri le ultime notizie su mutui e prestiti. Leggi su Telegram tutte le news sulla finanza personale. Ricevi ogni giorno sul cellulare gli ultimi aggiornamenti su bonus, lavoro e finanza personale: entra nel gruppo WhatsApp, nel gruppo Telegram e nel gruppo Facebook. Scrivi su Instagram tutte le tue domande. Guarda le video guide gratuite sui bonus sul canale Youtube. Per continuare a leggere l’articolo da telefonino tocca su «Continua a leggere» dopo l’immagine di seguito).
INDICE
- Case in affitto: che aumenti rispetto allo scorso anno
- Case in affitto: bollette e svalutazione
- Case in affitto: altre spese
- Case in affitto: aumenti zona per zona
- Case in affitto: tessuto sociale a rischio
- Case in affitto: fuorisede
- Case in affitto: fuorisede, città per città
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Una vera stangata per le famiglie che hanno intenzione di prendere in locazione un immobile. Già oggi, un trilocale medio ha un costo di affitto che è di 10.524 euro, il che equivale a 877 euro al mese. I dati sono calcolati mettendo insieme i prezzi delle grandi città e quelli delle province, ovviamente.
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Case in affitto: che aumenti rispetto allo scorso anno
Rispetto allo scorso anno l’aumento è notevole, 7,7%. Per intenderci: nel 2021, il costo medio di un trilocale era di 9.768 euro, 814 euro al mese.
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Il calcolo è stato effettuato dagli esperti di Immobiliare.it. In base a un campione molto consistente. A questi incrementi per le famiglie bisogna aggiungere anche i prezzi delle bollette di luce e gas. E quindi un’altra stangata: il costo medio annuale del gas per una famiglia è arrivato a 1.730 euro, un incremento del 46%. Lo scorso anno la la spesa non raggiungeva i 1.200 euro.
Per la corrente elettrica, la bolletta annuale è di 1.120 euro, con un rincaro del 91%. Lo scorso anno il prezzo medio è stato di 618 euro.
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Case in affitto: bollette e svalutazione
Senza dimenticare gli effetti della svalutazione, che hanno fatto lievitare anche i costi della spesa mensile di prodotti alimentari.
Ovvio che per tante famiglie la situazione inizia a diventare insostenibile.
Facciamo due conti: tra affitto e bollette una famiglia ha dovuto affrontare nel 2022 un costo complessivo medio di circa 13.300 euro. Nel 2021 quella spesa era di poco più alta di 11.500 euro. In un solo anno si sono spesi solo per la locazione di un immobile e le bollette 1.800 euro in più, con un incremento del 15%. Più del doppio dell’inflazione e con gli stipendi che quasi per tutti sono rimasti inalterati.
Case in affitto: altre spese
A queste spese bisogna aggiungere anche quelle per l’acqua e per la raccolta dei rifiuti (Tari). In questo caso gli aumenti non sono omogenei in tutto il Paese: in alcune zone gli incrementi sono stati di una certa consistenza.
Un carico sulle famiglie che non è semplice sostenere. E che diventa ai limiti del possibile per chi è monoreddito.
Case in affitto: aumenti zona per zona
Al Centro variazione del canone i dati sull’aumento dei costi di locazione sono meno elevati, il dato si attesta intorno al 4%.
Vediamo dove ci sono gli affitti più cari:
- nel Nord Ovest l’aumento del canone è del 9,4% rispetto al 2021, per un trilocale si spendono in media 11.500 euro l’anno;
- nel Nord Est, l’incremento è dell’8,9% su base annua, con un costo medio di 9.700 euro;
- nel Sud e nelle Isole i canoni sono più bassi, poco più di 8.000 euro (Sud) e 7.500 euro (isole). Ma è anche vero che è proprio in questa parte d’Italia che gli aumenti sono stati più consistenti rispetto al 2021:
- 9.7% per il Sud;
- 12,3% per le Isole.
Case in affitto: tessuto sociale a rischio
In pratica chi deve affittare una casa oggi ha molte più difficoltà rispetto allo scorso anno. Una questione che non è territoriale: gli incrementi si registrano ovunque e in modo piuttosto omogeneo.
Una situazione che, associata agli altri rincari, fa traballare il nostro tessuto sociale.
C’è un dato che non bisogna dimenticare: le spese per la casa (locazione, condominio e bollette) non dovrebbero essere superiori al 40% delle entrate di una famiglia. Non è più così per tanti cittadini. Questo significa avere serie difficoltà ad andare avanti.
Case in affitto: fuorisede
Per chi poi ha un figlio che studia fuori, la situazione peggiora notevolmente. L’affitto per i fuorisede è cresciuto in media dell’11%. Quest’incremento riguarda in particolare le stanze singole. Per chi ha una doppia i prezzi sono cresciuti del 9%.
Ovviamente stessa sorte per i lavoratori fuorisede.

Case in affitto: fuorisede, città per città
Milano è la città che ha fatto registrare i rincari maggiori. Una singola può arrivare a 620 euro, contro i 439 che è la media nazionale.
In questo caso sull’aumento dei prezzi ha inciso anche un incremento della domanda: la ricerca delle stanze in affitto è salita in media dal 41 al 45%.
L’altra città più cara per i fuorisede è Roma, dove il costo di una singola è in media di 465 euro (il posto letto in una doppia si può trovare a 248 euro).
Questi i prezzi medi per le stanze singole nelle altre città italiane:
- Firenze: 450 euro;
- Bologna 447;
- Torino: 360 euro;
- Venezia: 350 euro;
- Napoli: 337 euro.
La città con maggiore richiesta dai fuorisede è Napoli, in un solo anno la domanda è aumentata del 118%.
Incrementi consistenti anche a Palermo (97,2%) e Novara (93,4%).
Come detto è stata proprio l’aumento della domanda a far salire i prezzi, in molte città oggi sono più cari del periodo pre pandemia.
Una situazione che significa maggiori sacrifici per le famiglie che vogliono garantire ai figli delle opportunità maggiori per lo studio e la carriera professionale ai loro figli.
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