Le case popolari sono degli immobili di proprietà della Pubblica Amministrazione messi a disposizione, con un affitto molto basso, a famiglie in particolare difficoltà economica o sociale (scopri le ultime notizie su bonus, Rem, Rdc e assegno unico. Leggi su Telegram tutte le news su Invalidità e Legge 104. Ricevi ogni giorno sul cellulare gli ultimi aggiornamenti su bonus, lavoro e finanza personale: entra nel gruppo WhatsApp, nel gruppo Telegram e nel gruppo Facebook. Scrivi su Instagram tutte le tue domande. Guarda le video guide gratuite sui bonus sul canale Youtube. Per continuare a leggere l’articolo da telefonino tocca su «Continua a leggere» dopo l’immagine di seguito).
I bandi sono gestiti dagli enti locali: comuni, province e regioni. Generalmente, vengono pubblicati ogni 4 anni circa.
Alla fine dell’analisi delle domande viene pubblicata la graduatoria, che tiene conto di alcuni requisiti preferenziali, fra questi c’è anche l’invalidità civile.
In questo articolo faremo una panoramica sul funzionamento delle case popolari e ci soffermeremo su quali requisiti legati all’invalidità danno diritto a un trattamento preferenziale (scopri in questo articolo tutte le agevolazioni previste per chi ha un’invalidità civile).
- Case popolari e invalidità civile
- Case popolari e invalidità civile, quanto conta il reddito
- Case popolari e invalidità civile, requisiti generici
- Case popolari e invalidità civile, quando costano e riscatto
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Case popolari e invalidità civile
I requisiti che permettono di scalare la graduatoria per l’assegnazione delle case popolari (più precisamente alloggi ERP e alloggi IACP) sono:
- Capacità lavorativa ridotta del 66%;
- Assistenza da parte dei centri sociali comunali da almeno sei mesi dal momento di presentazione della domanda;
- Invalidità civile superiore al 66% (verifica se l’importo per l’invalidità che ti viene erogato è quello corretto);
- Presenza nel nucleo familiare di minori con invalidità che hanno problemi di deambulazione o hanno bisogno di assistenza continua, essendo non auto-sufficienti.
Inoltre, a parità di punteggio verranno favorite le famiglie con
- Una o più persone con un grado di disabilità;
- Il grado di invalidità più alto, a parità di persone con disabilità.
Case popolari e invalidità civile, quanto conta il reddito
Purtroppo, non esistono regole rigide per l’assegnazione delle case popolari e questo può determinare comportamenti scorretti da parte degli enti pubblici.
Oltre all’invalidità, in realtà, a pesare molto è anche il reddito, ma soprattutto la situazione economico-sociale generale della famiglia.
Infatti, sono da favorire:
- Famiglie con anziani con più di 65 anni;
- Nuove famiglie giovani, con membri con meno di 35 anni;
- Famiglie che vivono in case con servizi igienici scarsi o inesistenti;
- Nuclei familiari con redditi bassi e in sovraffollamento (tante persone in poco spazio);
- Soggetti separati o divorziati con figli a carico;
- Persone in ricoveri provvisori.
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Case popolari e invalidità civile, requisiti generici
La domanda per l’assegnazione delle case popolari può essere inoltrata solo se, a prescindere dalla condizione economica e sociale, si rispettano questi requisiti:
- Non bisogna possedere altri alloggi adeguati alle esigenze familiari;
- Non si deve essere stati sfrattati da altre case popolari nei 5 anni precedenti alla domanda;
- Non si deve aver occupato abusivamente una casa popolare nei 5 anni precedenti alla domanda;
- Non si deve superare il reddito indicato nella domanda di assegnazione (varia a seconda dell’ente che redige il bando).
Case popolari e invalidità civile, quando costano e riscatto
Le case popolari hanno un canone di locazione (affitto) molto basso, che generalmente segue questo schema:
- Bilocali a 50 euro al mese;
- Trilocali al 100 euro al mese;
- Quadrilocali a 200 euro al mese.
Sono prezzi di riferimento, che cambiano a discrezione del comune dove si risiede.
I comuni dovrebbero pubblicare, periodicamente, il cosiddetto «bando di riscatto», che dà la possibilità agli inquilini di acquistare gli immobili dove risiedono.
I requisiti per farlo sono, di solito, questi:
- Bisogna abitare in quella casa da almeno 5 anni;
- Bisogna essere in regola con il pagamento dell’affitto;
- Si deve essere residenti in quel comune;
- Non bisogna avere altri alloggi adatti al proprio nucleo familiare.
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