Certificazione Unica 2023 scadenza marzo: per chi e che fare

Scadenza della Certificazione Unica 2023: scopri cos'è questo documento, chi deve compilarlo ed entro quando presentarlo.

Immacolata Duni è un'avvocato e copywriter, specializzata in welfare.
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5' di lettura

Scadenza della Certificazione Unica 2023: scopri cos’è questo documento, chi deve compilarlo ed entro quando va presentato. (scopri le ultime notizie sul fisco e sulle tasse e poi leggi su Telegram tutte le news sui pagamenti dell’Inps. Ricevi ogni giorno sul cellulare gli ultimi aggiornamenti su bonus, lavoro e finanza personale: entra nel gruppo WhatsApp e nel gruppo Facebook. Seguici anche su su Instagram tutte le tue domande. Guarda le video guide gratuite sui bonus sul canale Youtube. Per continuare a leggere l’articolo da telefonino tocca su «Continua a leggere» dopo l’immagine di seguito).

Indice

Scadenza della Certificazione Unica 2023: cos’è questo documento?

La Certificazione Unica è un documento che viene emesso ogni anno dal datore di lavoro o dall’ente pensionistico e che riporta tutte le informazioni sul reddito percepito da un lavoratore dipendente o pensionato nell’anno precedente.

Queste informazioni includono:

  • reddito imponibile;
  • ritenute fiscali;
  • ritenute previdenziali;
  • contributi versati;
  • altre informazioni utili per la dichiarazione dei redditi.

È un’attestazione dei redditi percepiti e delle tasse pagate durante l’anno fiscale ed è anche il documento base per preparare la dichiarazione dei redditi.

L’invio del modello CU è a carico del datore di lavoro nella maggior parte dei casi. Nel caso dei liberi professionisti a partita IVA, il CU deve essere inviato dai committenti.

La Certificazione Unica ha sostituito il modello CUD dal 2015 in poi.

Il CU 2023 va inviato tramite modalità telematica all’Agenzia delle Entrate e una copia viene fornita al lavoratore.

La Certificazione Unica comprendere tutti i redditi introitati, sia da lavoro dipendente, sia assimilati, sia da lavoro autonomo.

Generalmente, la Certificazione Unica deve essere presentata da imprenditori, amministrazioni pubbliche, liberi professionisti.

Entro il 16 marzo 2023 i lavoratori dipendenti e autonomi, così come i pensionati,devono ricevere la loro Certificazione Unica, da utilizzare per la dichiarazione dei redditi.

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Scadenza della Certificazione Unica 2023: chi deve compilarla?

La Certificazione Unica è il documento che i sostituti d’imposta, secondo la normativa fiscale, devono compilare per attestare i redditi di lavoro dipendente e assimilati, i redditi di lavoro autonomo, le provvigioni e i redditi diversi.

Una volta compilato, il CU 2023 deve essere consegnato ai lavoratori dipendenti e ai collaboratori autonomi. Spetterà all’INPS, invece, compilarlo e consegnarlo ai pensionati.

I sostituti d’imposta, dunque, entro il 16 marzo 2023 devono assolvere i seguenti obblighi:

  • consegnare il CU 2023 a coloro che hanno percepito i redditi erogati;
  • trasmettere i vari CU in modo telematico all’Agenzia delle Entrate.

Nel primo caso è possibile utilizzare il modello CU sintetico, nel secondo è necessario utilizzare quello ordinario.

Scopri la pagina dedicata al fisco e alle tasse.

Certificazione Unica 2023
Certificazione Unica 2023

Scadenza della Certificazione Unica 2023: entro quando va presentata?

La consegna della CU 2023 da parte dei sostituti d’imposta può avvenire sia in modalità telematica (e-mail), sia tramite posta.

La Legge di Stabilità del 2013 ha previsto l’obbligo per gli enti previdenziali di mettere a disposizione di cittadini e cittadine la Certificazione Unica in modalità telematica.

La scadenza della presentazione del CU 2023 è fissata per il 16 marzo. Entro questa data riceveranno la certificazione:

  • i lavoratori dipendenti;
  • i pensionati;
  • i lavoratori autonomi;
  • coloro che hanno ricevuto redditi assimilati.

La Certificazione Unica 2023 è fondamentale per poter poi procedere a una dichiarazione dei redditi corretta.

Inoltre, è importante a livello fiscale perché è un documento ufficiale che attesta il reddito percepito e le tasse pagate nell’anno precedente.

Questo documento serve come base per la dichiarazione dei redditi, il documento che ogni anno ogni contribuente deve presentare all’Agenzia delle Entrate per indicare il proprio reddito e le tasse pagate durante l’anno fiscale.

Certificazione Unica 2023 per i pensionati

L’istituto di previdenza agisce anche come sostituto d’imposta e proprio per questo deve effettuare un conguaglio fiscale di fine anno. L’Inps rilascia ogni anno (entro il 16 marzo) la certificazione unica a chi riceve:

  • redditi da lavoro dipendente (e assimilati);
  • pensioni;
  • redditi da lavoro autonomo;
  • redditi diversi;
  • provvigioni.

Questa certificazione deve essere poi trasmessa via telematica all’Agenzia delle Entrate, e serve tra l’altro anche per redigere la dichiarazione precompilata.

Cosa è cambiato rispetto agli anni scorsi? Il documento potrà essere scaricato solo dai cittadini che sono in possesso:

  • di credenziali Spid (almeno di secondo livello);
  • della Carta nazionale dei servizi (la vecchia tessera sanitaria);
  • della Carta d’identità elettronica 3.0.

Chi è in possesso di questi “strumenti” potrà scaricare e stampare la certificazione.

Può farlo direttamente dal sito Inps seguendo questo percorso:

  • accedi ai servizi;
  • Servizi per il cittadino;
  • Certificazione unica 2022 – credenziali di identità digitale.

Come sapete, il Pin è stato disattivato dallo scorso ottobre. Resta disponibile solo per i cittadini che sono residenti all’estero e non sono in possesso di un documento di riconoscimento italiano.

La certificazione unica può essere vista e scaricata anche tramite lo smartphone: bisogna utilizzare il servizio Certificazione unica che si trova all’interno dell’App “Inps mobile”. Se non l’avete ancora fatto l’App si può scaricare dagli store di Apple e Android.

E per chi non ha Spid, Cie o Cns? Le alternative sono diverse.

Una può essere la Pec, ovvero si può chiedere la certificazione unica tramite la posta elettronica certificata.

Ma è possibile anche recarsi direttamente negli sportelli della sede Inps più vicina a a casa (servizio di Prima accoglienza).

Le alternative sono anche:

  • Patronati;
  • Centri di Assistenza fiscale;
  • commercialisti;
  • consulenti del lavoro.

Abbiamo visto la scadenza della Certificazione Unica 2023.

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