Chi non perderà il reddito di cittadinanza: gli inoccupabili

Scopri quante e quali persone sono inoccupabili: quelli che, per il governo, non perderanno il reddito di cittadinanza.

7' di lettura

Chi non perderà il reddito di cittadinanza dopo la stretta promessa dal nuovo governo Meloni? Spesso, oltre alle persone con disabilità, gli anziani e chi ha figli, abbiamo sentito nominare gli “inoccupabili“. Altrettanto, spesso, a questi annunci non è seguita una definizione soddisfacente della parola. Chi sono questi inoccupabili? Si tratta di un insieme permanente o dal quale è possibile uscire? E uscire da cosa, poi? Ne parleremo in questo approfondimento. (scopri le ultime notizie e poi leggi su Telegram tutte le news sul Reddito di Cittadinanza. Ricevi ogni giorno sul cellulare gli ultimi aggiornamenti su bonus, lavoro e finanza personale: entra nel gruppo WhatsApp, nel gruppo Telegram e nel gruppo Facebook. Scrivi su Instagram tutte le tue domande. Guarda le video guide gratuite sui bonus sul canale Youtube. Per continuare a leggere l’articolo da telefonino tocca su «Continua a leggere» dopo l’immagine di seguito).

Indice

Chi non perderà il reddito di cittadinanza? Cosa significa “inoccupabili”

Prendendo come riferimento questo articolo de Il Corriere della Sera, scopriamo che sono circa 480mila le persone potenzialmente inoccupabili che potrebbero continuare a ricevere il reddito di cittadinanza. Già, ma per quanto tempo ancora? E, soprattutto, il riferimento fornito dall’autorevole quotidiano è corretto?

Scavando oltre i luoghi comuni, setacciando le risorse disponibili in rete, a partire dal vocabolario Treccani, scopriamo subito che questa parola, “inoccupabile”, non produce risultati soddisfacenti. Provate voi stessi. Il tentativo vi restituirà questo risultato (visibile nello screen in basso). Quindi, se anche il Treccani non sa come rispondere, che speranze ci restano?

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Definizione di “inoccupabile” sul vocabolario Treccani.

Va un po’ meglio (ma neanche tanto) con la ricerca di “occupabilità“:

“Neologismo che indica la capacità delle persone di essere occupate o di saper cercare attivamente”.

Anche qui, pochi riferimenti concreti.

Basterebbero queste premesse, insomma, a restituirci la difficoltà dell’impresa che il governo si prepara a compiere: escludere centinaia di migliaia di persone, da una misura di sostegno che si è rivelata fondamentale per contrastare la povertà, senza definire bene quali sono i requisiti che porteranno a quelle esclusione.

Nel prossimo paragrafo vedremo quali sono i numeri forniti dall’Anpal (Agenzia nazionale per le politiche attive del lavoro) per gli inoccupabili e, quindi, il riferimento a chi non perderà il reddito di cittadinanza (stando almeno agli annunci del governo).

Nel video di seguito, intanto, vediamo chi rischia di perdere l’Rdc se andrà in porto la riforma al sussidio più volte ipotizzata dal governo Meloni.

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Quanti sono gli inoccupabili che continueranno a percepire il reddito di cittadinanza?

  • gli inoccupabili che continuerebbero a percepire il reddito di cittadinanza sono poco già di 360 mila persone;
  • gli esclusi dal reddito di cittadinanza sarebbero 120mila persone;
  • i soldi risparmiati dallo Stato sarebbero annualmente 786 milioni di euro con 120mila beneficiari esclusi e 3 miliardi e 144 milioni con 250mila beneficiari esclusi;
  • per finanziare l’innalzamento delle pensioni a 1000 euro servono 19,8 miliardi all’anno che salgono a 56 miliardi considerando anche l’innalzamento delle misure assistenziali (come le pensioni di invalidità), 18 volte il risparmio ottenibile con l’Rdc.

Vediamo come abbiamo ricavato queste cifre. La nota dell’Anpal, alla quale fa riferimento il Corriere, ci fornisce questi dati interessanti:

  • i beneficiari del reddito di cittadinanza, a giugno 2022, erano 919.916;
    • di questi il 9,4% (86mila) sono esonerati, esclusi o rinviati ai servizi sociali;
    • altri 173mila (18,8%) sono già occupati.

Quante persone restano? Circa 660mila. Di questi, poco più del 72%, non ha un avuto un contratto di lavoro negli ultimi tre anni. Si parla di circa 480mila persone.

Tranquilli, la lezione di matematica è quasi finita, ma resistete solo un po’.

Anpal, infatti, ci dice che di questi (la nota sottintende i 480mila), il 70,8% (circa 339mila persone) ha conseguito al massimo il titolo di scuola secondaria inferiore (mettendo insieme scuola media e superiori) e solo un quarto (poco più di 120mila persone) ha un diploma di scuola media superiore.

A questo punto possiamo provare a definire gli inoccupabili:

  • se intendiamo tutti quelli che percepiscono il reddito di cittadinanza e non hanno un diploma di scuola media superiore facciamo riferimento a poco più di 360mila persone.
    • a venire esclusi dall’Rdc sarebbero quindi i restanti 120mila.
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Vedi chi non perdere il reddito di cittadinanza con il governo Meloni: ecco chi sono gli inoccupabili.

Quanti soldi si risparmierebbero concretamente togliendo il reddito di cittadinanza?

Considerando solo i 120mila beneficiari esclusi, poco più di 786 milioni di euro che salgono a poco più 3 miliardi e 144 milioni se si considerassero tutte le 480mila persone citate da Il Corriere della Sera.

Un sacco di soldi? Dipende da cosa si vuole farne. Per esempio, per aumentare le pensioni minime a 1000 euro, senza considerare i trattamenti esclusivamente assistenziali (come le pensioni di invalidità), servono 19,8 miliardi all’anno. Mentre, con le misure assistenziali, arriveremmo a 56 miliardi, 18 volte i soldi risparmiati grazie alla riduzione dei beneficiari dell’Rdc.

Il dati utilizzati per il calcolo vengono fuori dai dati forniti all’agenzia Stampa Agi che dice:

“Nei primi tre anni, il Reddito e la Pensione di Cittadinanza sono stati erogati a 2 milioni di nuclei familiari, per un totale di 4,65 milioni di persone, e per una spesa di quasi 20 miliardi di euro (per l’esattezza 19,83 miliardi). In un lungo report dell’Inps basato sui dati da aprile 2019 a dicembre 2021, ossia un arco temporale di 33 mesi, si evince inoltre che l’importo medio è di 546 euro, molto differenziato tra Rdc (577 euro) e Pdc (281 euro)”. 

Ora il lettore attento potrebbe fare questa domanda: ma il diploma di scuola superiore, in un mondo dove il mercato del lavoro richiede sempre maggiori specializzazioni, è davvero sinonimo di occupabilità? E, soprattutto, quali sono le iniziative concrete con il quale il governo ha intenzione di affiancare queste persone nella ricerca di un’occupazione?

Perché qualcosa andrà fatto. Non potremo semplicemente dimenticarsi di loro, scordarci di queste persone, anche perché anche la legge non lo permetterebbe. Nel prossimo paragrafo, vedremo qual è una delle ipotesi avanzate dal governo Meloni per immaginare un futuro senza il reddito di cittadinanza.

Che vuole fare il governo Meloni con l’Rdc

Cos’è e come funziona il reddito di solidarietà

Il reddito di solidarietà, annunciato dal governo Meloni, dovrebbe funzionare così:

  • sostegno economico per famiglie che hanno al loro interno persone che hanno più di 60 anni, figli minorenni o persone con disabilità a carico;
  • durata di soli 12 mesi e impossibilità di rinnovarlo;
  • Isee per accedere fino a 15mila euro;
  • Importo fino a 650 euro a famiglia.

Su TheWam.net abbiamo spiegato quale sia il percorso da seguire per abrogare una legge e perché si parla di sostituzione e non di annullamento del reddito di cittadinanza. In realtà è molto più probabile che il governo cerchi di modificare l’Rdc. Come? Dipenderà da quale convergenza troveranno le tre anime della maggioranza (Fratelli d’Italia, Lega e Forza Italia):

Per approfondire questi argomenti, leggi le fonti consultate per scrivere questo articolo:

Se ti va, scrivici il tuo parere a [email protected], saremo felici di ascoltarti.

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