Chi paga i debiti di chi muore senza nulla? (scopri le ultime notizie su mutui e prestiti. Leggi su Telegram tutte le news sulla finanza personale. Ricevi ogni giorno sul cellulare gli ultimi aggiornamenti su bonus, lavoro e finanza personale: entra nel gruppo WhatsApp, nel gruppo Telegram e nel gruppo Facebook. Scrivi su Instagram tutte le tue domande. Guarda le video guide gratuite sui bonus sul canale Youtube. Per continuare a leggere l’articolo da telefonino tocca su «Continua a leggere» dopo l’immagine di seguito). Di solito i parenti dei nullatenenti, che magari hanno anche accumulato dei debiti, si chiedono a chi toccherà pagare questi ultimi alla morte del debitore. L’eredità non è sempre qualcosa di positivo, soprattutto, appunto, quando ci sono debiti in ballo. Scendiamo nei dettagli.
Indice
- Chi paga i debiti di chi muore senza nulla: che cos’è la chiamata all’eredità?
- Chi paga i debiti di chi muore senza nulla: l’eredità si può rifiutare?
- Chi paga i debiti di chi muore senza nulla: il beneficio d’inventario
- Chi paga i debiti di chi muore senza nulla, secondo il nostro ordinamento?
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Chi paga i debiti di chi muore senza nulla: che cos’è la chiamata all’eredità?
Il patrimonio di una persona deceduta che andrà in successione è indicata con il termine eredità.
Il defunto che lascia la propria eredità ad altri è chiamato testatore (o de cuius) e i beneficiari sono chiamati eredi (anzi nella prima fase sono i “chiamati all’eredità”).
La successione legale regola chi è erede di un patrimonio e per quali parti si ha diritto all’eredità. Di norma, gli eredi sono i parenti più prossimi del defunto.
L’eredità viene, prima di tutto, regolata dalla legge che pone dei limiti ben precisi (come le quote di legittima) e dal testamento rilasciato dal defunto prima di morire.
I parenti più stretti del defunto si considerano eredi legittimi, in termini di successione legale. Questi non possono essere esclusi dall’eredità, hanno diritto alla quota cosiddetta legittima, ovvero obbligatoria per legge. Oltre ai parenti più stretti, possono diventare eredi anche altre persone che siano state designate dal defunto nel suo testamento.
L’asse ereditario (ovvero l’insieme dei beni mobili, immobili e delle liquidità che andranno in successione) non comprende solo proprietà, ma può comprendere anche debiti e procedimenti esecutivi già avviati, come il pignoramento.
Con l’eredità, infatti, non si ottengono solo benefici, beni materiali, liquidità e crediti, ma anche debiti. I debiti del defunto passano agli eredi. Ecco perché alcuni preferiscono rinunciare ad una chiamata all’eredità ed evitare ogni tipo di “rogna”.
Non sempre però gli eredi sono obbligati a pagare i debiti del de cuius. In questo articolo è spiegato dettagliatamente quando questo non avviene.
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Chi paga i debiti di chi muore senza nulla: l’eredità si può rifiutare?
La risposta è: certo! L’eredità non diventa effettiva fino a quando non viene accettata da quelli che sono i “chiamati all’eredità”, che diventano eredi solo nel momento in cui accettano davanti al notaio (pubblico ufficiale).
Se i chiamati all’eredità hanno il sospetto che il loro parente sia un nullatenente e abbia solo debiti o, peggio, pignoramenti in atto, per eliminare ogni problema che cadrebbe inevitabilmente su di loro, possono rifiutare l’eredità, sempre davanti al notaio.
In questo modo i debiti del nullatenente defunto non saranno una loro responsabilità.
Il nostro ordinamento dà diritto a rifiutare (o ad accettare) l’eredità entro 10 anni dalla morte del de cuius.
Attenzione, però. In caso di rinuncia all’eredità, al soggetto che rinuncia subentrano i figli e discendenti. Anche loro dovranno rifiutare se non vorranno accollarsi i debiti del nullatenente defunto.
Quanto costa fare la rinuncia all’eredità?
La rinuncia all’eredità ha effetto retroattivo, ovvero parte dal giorno in cui è morto il de cuius. Purtroppo ci sono dei costi inevitabili da sostenere.
Scopri la pagina dedicata alla gestione dei debiti e a metodi per evitare il pignoramento.
Se ci si rivolge direttamente alla cancelleria del tribunale, le spese saranno contenute ai 16 euro di marca da bollo e al versamento di 200 per la tassa di registro da versare all’agenzia delle entrate tramite euro su F23. La ricevuta sarà consegnata sempre in cancelleria.
Se invece ci si rivolge ad un notaio, i costi aumenteranno sensibilmente. Si potrà pagare una parcella che va dai 500 ai mille euro.
Chi paga i debiti di chi muore senza nulla: il beneficio d’inventario
Accettare un’eredità con beneficio d’inventario, invece, significa continuare a tenere separati il patrimonio del de cuius e quello dell’erede.
In questo modo l’erede non potrà essere tenuto a pagare i debiti del defunto anche con il proprio patrimonio, ma solo con i beni ottenuti in successione.
Ovviamente se si vuole evitare completamente di pagare i debiti e di avere a che fare con questi spiacevoli eventi, la cosa migliore resta rinunciare all’eredità.
Chi paga i debiti di chi muore senza nulla, secondo il nostro ordinamento?
Chi paga i debiti di chi muore senza nulla? Gli eredi devono pagare obbligatoriamente? Assolutamente no. Per evitare che i familiari di una persona defunta possano rispondere dei suoi debiti, bisogna:
- rinunciare all’eredità dinanzi ad un notaio e far rinunciare anche i discendenti diretti;
- non effettuare alcun atto che provochi un’accettazione tacita dell’eredità;
- non tocchino l’asse ereditario;
- non prelevino soldi dal conto corrente del defunto né paghino debiti;
Se è stato emanato un decreto ingiuntivo o una cartella esattoriale è necessario l’intervento di un giudice e di un avvocato.
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