Colesterolo alto, quello cattivo (LDL) può essere ridotto anche senza l’uso delle statine, c’è infatti una nuova pillola e una diversa terapia.
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INDICE
- Colesterolo alto, acido bempedoico
- Colesterolo alto, acido bempedoico, lo studio
- Colesterolo alto, acido bempedoico: risultati
- Colesterolo alto, acido bempedoico: miglioramenti
- Colesterolo alto, acido bempedoico: come funziona
- Colesterolo alto, acido bempedoico: prospettive
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Ridurre il colesterolo è determinante per evitare cardiopatie ischemiche che possono avere conseguenze molto gravi. La scoperta di un nuovo farmaco per abbassare i livelli di colesterolo nel sangue è di rilevante importanza. Anche perché una discreta percentuale di pazienti (tra il 7 e il 29 per cento) non può assumere statine. Il motivo: riportano danni ai muscoli e allo scheletro, oltre a persistenti dolori.
La conseguenza è ovvia: molte persone che avrebbero bisogno del medicinale per ridurre la presenza di colesterolo sono costrette a rinunciare o ad assumere dosi molto limitate di statine (con effetti che evidentemente sono altrettanto limitati).
Colesterolo alto, acido bempedoico
La soluzione è stata trovata con l’acido bempedoico, provato su pazienti intolleranti alle statine, con tassi molto alti di colesterolo e problemi cardiovascolari.
I risultati della sperimentazione sono stati pubblicati sulla prestigiosa rivista scientifica New England Journal of Medicine. Lo studio è stato realizzato dagli scienziati della Cleveland Clinc, negli Stati Uniti.
La ricerca ha coinvolto 125 ospedali, americani ed europei. I pazienti ipercolesterolemici e con problemi cardiovascolari hanno utilizzato l’acido bempeodico.
Ricordiamo che l’acido bempedoico è stato approvato nei mesi scorsi dalla Commissione Ue: può essere utilizzato da adulti affetti da ipercolesterolemia primaria e dislipidemia mista.
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Colesterolo alto, acido bempedoico, lo studio
Gli scienziati hanno studiato 14.000 pazienti con colesterolo alto (il 48 per cento donne). Tutti con precedenti eventi vascolari e fattori di rischio. Sono stati somministrati ogni giorno 180 mg di acido bempedoico a metà dei pazienti. L’altra metà ha ricevuto un placebo.
L’esito finale dello studio non ha preso in considerazione solo l’eventuale diminuzione del colesterolo nel sangue, ma anche gli effetti riscontrati a livello cardiovascolare.
Colesterolo alto, acido bempedoico: risultati
Lo studio ha dimostrato, a sei mesi dall’inizio della somministrazione del farmaco, una riduzione del 21 per cento dei livelli di colesterolo LDL. Il risultato finale ha comportato un calo di oltre il 26 per cento.
Ma non è tutto. È stata anche segnalata una riduzione significativa della proteina C reattiva (PCR), che rappresenta un altro grave fattore di rischio coronarico. Ebbene, a sei mesi dall’inizio della sperimentazione si è ridotta del 21 per cento. Un dato che è rimasto sostanzialmente stabile per tutta la durata della somministrazione del farmaco.
Colesterolo alto, acido bempedoico: miglioramenti
Insieme a questi risultati si sono registrati dei miglioramenti molto marcati anche per quanto riguarda la situazione clinica. E infatti:
- la mortalità cardiovascolare da ictus o infarto si è ridotta del 13 per cento;
- la necessità di ricorrere all’angioplastica e al by-pass si è ridotta del 19 per cento.
Segni di rabdomiolisi (in pratica la distruzione del tessuto muscolare) sono stati riscontrati solo nello 0,06 per cento dei pazienti.
Anche le statine consentono di abbassare i livelli di colesterolo nel sangue, ma molti pazienti non riescono comunque ad avere dei risultati significativi. Altri sono costretti ad abbandonare la terapia a causa di problemi epatici o muscolari. In questi casi l’acido bempoidico potrebbe essere un’ottima alternativa.
Ma non solo. Il nuovo farmaco è particolarmente indicato per chi soffre di mialgie o intolleranze. E infine potrebbe rivelarsi molto utile nel contrastare l’arterosclerosi.
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Colesterolo alto, acido bempedoico: come funziona
L’acido bempedoico ha un meccanismo d’azione che può essere complementare a quello delle statine. I due farmaci insieme possono portare a una riduzione complessiva del colesterolo nel sangue superiore al 30 per cento.
La nuova pillola inibisce a livello epatico l’enzima ATP citrato liasi , che è coinvolto nel processo di sintesi del colesterolo a monte dell’obiettivo delle statine.
Il farmaco non agisce nel muscolo-scheletrico, ed è proprio questo aspetto a ridurre in modo drastico eventi avversi muscolo correlati.
L’acido bempedoico può anche essere associato a un’altra molecola, l’ezetimibe. In questo modo combinano la loro azione per la riduzione del colesterolo:
- l’acido bempedoivo riduce la produzione epatica di colesterolo;
- l’ezetimibe inibisce l’assorbimento intestinale del colesterolo alimentare.
Questa associazione ha ridotto i livelli di colesterolo LDL del 38 per cento.

Colesterolo alto, acido bempedoico: prospettive
Bisogna ricordare, se ce ne fosse bisogno, che le malattie cardiovascolari sono la prima causa di morte in Italia. Ogni anno 240.000 persone perdono la vita a causa di infarti, ictus o altri eventi correlati (in Europa i morti ogni anno sono 4 milioni). Spesso a causare queste patologie è un alto livello di colesterolo LDL.
L’approvazione dell’acido bempedoico e l’associazione con ezetimibe può offrire delle nuove possibilità alle terapie ipolipemizzanti per ridurre i livelli di colesterolo nelle persone che sono a rischio di infarto o ictus.
Il nuovo farmaco è dunque particolarmente indicato in questi casi:
- quando i pazienti hanno già utilizzato la statina, ma la terapia non ha consentito di abbassare in modo sufficiente i livelli di colesterolo;
- quando i pazienti sono intolleranti alle statine.
C’è da aggiungere che, proprio come per le statine, l’acido bempedoico deve essere sempre associato a una dieta per ottenere risultati più importanti.
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