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Colonnina elettrica in condominio, cosa fare

Colonnina elettrica in condominio: vediamo quali sono i passi da compiere, le regole da rispettare e a quanto ammonta la costa. Cosa dice la legge, quanto è indispensabile l’intervento dell’assemblea. Nel post anche un piccolo vademecum per orientarsi al momento dell’acquisto.

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6' di lettura

Vediamo in questo post cosa bisogna fare per installare una colonnina elettrica in condominio. Verifichiamo i passi da compiere, cosa accertare e a quanto ammonta la spesa. (scopri le ultime notizie su bonus, Rem, Rdc e assegno unico. Leggi su Telegram tutte le news su Invalidità e Legge 104. Ricevi ogni giorno sul cellulare gli ultimi aggiornamenti su bonus, lavoro e finanza personale: entra nel gruppo WhatsApp, nel gruppo Telegram e nel gruppo Facebook. Scrivi su Instagram tutte le tue domande. Guarda le video guide gratuite sui bonus sul canale Youtube. Per continuare a leggere l’articolo da telefonino tocca su «Continua a leggere» dopo l’immagine di seguito).

Si questo argomento potrebbe interessarti un post che spiega come ottenere il bonus colonnine elettriche fino al 2024; vediamo quali sono le regole per installare pannelli solari nel condominio; e infine abbiamo visto cosa serve per realizzare un impianto fotovoltaico sul terrazzo condominiale.

La comunicazione formale per l’installazione

Per installare una colonnina elettrica nel box di proprietà interno al condominio, è necessario comunicarlo formalmente all’amministratore di condominio (art. 1122 c.c.). L’amministratore dovrà verificare che l’installazione non intacchi le parti comuni dell’edificio.

Quando interviene l’assemblea

Se l’installazione della colonnina elettrica incontra criticità o il regolamento condominiale vieta espressamente queste installazioni, l’amministratore dovrà convocare un’assemblea condominiale per decidere come procedere. L’installazione è vietata quando:

  • altera il decoro architettonico;
  • modifica le parti comuni rendendole inutilizzabili per gli altri condomini;
  • incide sulla stabilità o sicurezza dell’edificio.

Il divieto, ad esempio, può essere imposto se la colonnina di ricarica elettrica rende difficile o impossibile il parcheggio delle auto in un garage. Il no può essere imposto anche nelle aree comuni di un palazzo di interesse storico.

Il ruolo dell’amministratore di condominio

In caso di problemi, l’amministratore può rivolgersi all’autorità giudiziaria per la tutela dei beni comuni, senza dover necessariamente passare dall’assemblea, come sancito dall’art. 1130, comma 1, n. 4 .c.c.

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Quante colonnine si possono installare?

Il numero di colonnine elettriche installabili deve essere pari o inferiore al numero delle unità immobiliari presenti nel condominio.

Colonnina elettrica condominio, quale scegliere

Scegliere un fornitore competente per l’installazione della colonnina elettrica è fondamentale. Esistono diversi tipi di colonnine, tra cui:

  • colonnina a lenta ricarica per box privato;
  • stallo comune con ricarica lenta (3-22 kW);
  • stallo comune con ricarica rapida (oltre 22 kW);
  • ecostazione, composta da più colonnine elettriche;
  • sistema abbinato, combinato con l’impianto rinnovabile condominiale.

Garantire il buon funzionamento

Per il corretto funzionamento della colonnina, è necessario seguire alcune regole, come l’uso del cavo di ricarica fornito dal produttore e la manutenzione periodica dell’impianto e delle apparecchiature. È anche fondamentale adottare misure di sicurezza per prevenire incendi o incidenti.

Agevolazioni per la colonnina elettrica in condominio

Nel 2023 è previsto un bonus specifico per le colonnine elettriche, un’opportunità vantaggiosa sia per i privati, sia per le aziende. Questo beneficio offre uno sconto dell’80% sul costo di acquisto e installazione della colonnina elettrica domestica.

L’obiettivo principale di questa agevolazione è di stimolare l’acquisto di veicoli elettrici tra i cittadini. L’importo massimo del rimborso per l’acquisto e l’installazione di impianti di ricarica è di 1.500 euro per i privati. Per i condomini, il bonus può arrivare fino a 8.000 euro, coprendo l’acquisto e l’installazione dell’infrastruttura standard per la ricarica di veicoli elettrici nelle aree comuni.

Questo bonus si affianca all’agevolazione prevista dal Decreto Rilancio (D.L. n. 34/2020), che per l’anno 2023 prevede un rimborso per l’installazione di colonnine elettriche, se affiancato a un intervento considerato trainante dal Superbonus, il quale per quest’anno sarà al 90% (mentre nel 2022 era al 110%).

L’agevolazione è stata rinnovata per il 2023. Nei prossimi anni il beneficio continuerà, anche se con una riduzione progressiva: sarà del 70% nel 2024 e scenderà al 65% nel 2025.

Quanto costa installare una colonnina elettrica

Il prezzo di una colonnina elettrica è uno dei fattori che più influisce sul costo totale dell’installazione. Può variare a seconda della marca scelta, delle caratteristiche del modello e della potenza dell’infrastruttura. Alcuni produttori di materiale elettrico offrono diverse opzioni di colonnine di ricarica, come ad esempio Schneider, ABB, Scame, Gewiss, BTicino (Legrand), o Ingeteam.

Anche le case automobilistiche propongono delle wallbox, pensate appositamente per i loro veicoli, e che potrebbero avere prezzi più elevati rispetto ad altri prodotti.

Per una data marca, il prezzo del dispositivo di ricarica può variare anche in base al modello. Più sono le funzionalità avanzate, più il prezzo sarà alto. Tali funzionalità possono includere un display LED, un lettore di badge RFiD o un’app per il controllo degli accessi, una connessione (Wi-Fi, Bluetooth, LAN o rete GSM) e i relativi sistemi di monitoraggio e controllo.

Potenza dell’infrastruttura

Anche la potenza del dispositivo incide sul costo finale. Ci sono normalmente quattro potenze nominali di ricarica: 3,7 kW, 7,4 kW, 11 kW e 22 kW. In linea di massima, più è alta la potenza, più è rapida la ricarica e maggiore sarà il costo.

La spesa per i lavori

Un altro fattore che determina il costo finale dell’installazione di una soluzione di ricarica sono i lavori necessari per allacciare e installare il dispositivo. Il costo dei lavori di installazione può includere l’allacciamento del dispositivo di ricarica all’impianto elettrico, lavori edili e altri interventi necessari per l’installazione e la messa a norma dell’impianto elettrico.

Conclusione

Installare una colonnina elettrica in condominio è possibile, ma bisogna rispettare sia le regole condominiali che quelle relative alla sicurezza, per evitare conseguenze negative per gli altri condomini o danni alle parti comuni.

Colonnina elettrica in condominio, cosa fare
Nella foto una colonnina elettrica

Faq (domande e risposte)

Come installare una colonnina elettrica in condominio?

Per installare una colonnina elettrica in condominio, è necessario prima comunicare formalmente l’intenzione all’amministratore del condominio. Se il regolamento condominiale non proibisce l’installazione, si può procedere scegliendo un fornitore competente e il tipo di impianto più adatto.

Dove posizionare la colonnina elettrica?

La colonnina elettrica può essere posizionata nel box di proprietà interno al condominio. Tuttavia, è importante che l’installazione non intacchi le parti comuni dell’edificio.

Quanta potenza serve per ricaricare una macchina elettrica?

La potenza necessaria per ricaricare una macchina elettrica può variare in base al tipo di veicolo e di colonnina. Le colonnine di ricarica lenta (3-22 kW) sono solitamente sufficienti per la maggior parte delle auto elettriche.

Quanto tempo ci vuole per ricaricare un’auto elettrica con una colonnina elettrica?

Il tempo necessario per ricaricare un’auto elettrica dipende dalla capacità della batteria dell’auto e dalla potenza della colonnina di ricarica. Ad esempio, con una colonnina da 7 kW, una batteria di 40 kWh può essere ricaricata da 0 al 100% in circa 6 ore. Ricorda che l’effettiva velocità di ricarica può variare in base a diversi fattori, inclusi la temperatura e lo stato della batteria.

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