Come andare in pensione il prima possibile? Soluzioni e “trucchi” per anticipare la pensione di vecchiaia (scopri le ultime notizie e poi leggi su Telegram tutte le news sulle pensioni e sulla previdenza. Ricevi ogni giorno sul cellulare gli ultimi aggiornamenti su bonus, lavoro e finanza personale: entra nel gruppo WhatsApp, nel gruppo Telegram e nel gruppo Facebook. Scrivi su Instagram tutte le tue domande. Guarda le video guide gratuite sui bonus sul canale Youtube. Per continuare a leggere l’articolo da telefonino tocca su «Continua a leggere» dopo l’immagine di seguito).
Indice
- Come andare in pensione il prima possibile? Soluzioni “senza età”
- Come andare in pensione il prima possibile? Soluzioni con requisito anagrafico
- Come andare in pensione il prima possibile? Ape Sociale e lavori usuranti
- Come andare in pensione il prima possibile? Altre soluzioni
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Come andare in pensione il prima possibile? Soluzioni “senza età”
Almeno fino al 31 dicembre 2024, l’accesso alla pensione di vecchiaia scatta al compimento dei 67 anni di età con almeno 20 anni di contributi versati.
Ma come andare in pensione il prima possibile, senza maturare il requisito anagrafico richiesto? Il nostro ordinamento previdenziale prevede alcune “scorciatoie” per uscire in anticipo dal mondo del lavoro.
Di soluzioni anticipate ce ne sono in quantità. La prima alternativa alla pensione di vecchiaia è la pensione anticipata (legge Fornero), che consente l’uscita con un’anzianità contributiva di 42 anni e 10 mesi per gli uomini e un anno in meno per le donne, a prescindere dall’età anagrafica.
La pensione è davvero anticipata, però, soltanto se si inizia a lavorare in giovane età e non più tardi dei 23 anni (per gli uomini) o dei 24 anni (per le donne), senza interruzioni di carriera. Altrimenti, il rischio è di arrivare comunque a 67 anni e di andare in pensione con la modalità “classica“.
Un’altra prestazione senza limiti anagrafici è Quota 41 per lavoratori precoci. L’accesso è consentito a chi ha iniziato a lavorare in giovanissima età (è obbligatorio aver versato un contributo prima di aver compiuto 19 anni) maturando almeno 41 anni di contributi.
Attenzione, però: non tutti i lavoratori hanno diritto a Quota 41 precoci. La misura spetta soltanto:
- ai disoccupati;
- ai caregiver che da almeno 6 mesi assistono il coniuge o un familiare entro il secondo grado di parentela, con disabilità grave;
- ai lavoratori invalidi con una percentuale pari o superiore al 74%;
- ai lavoratori dipendenti impiegati in mansioni gravose da almeno 6 anni negli ultimi 7 di vita o da almeno 7 anni negli ultimi 10 di vita (qui l’elenco completo dei lavori gravosi);
- ai lavoratori dipendenti impiegati in mansioni usuranti (qui l’elenco completo) o in lavori notturni, con almeno 64 notti lavorate l’anno.
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Come andare in pensione il prima possibile? Soluzioni con requisito anagrafico
Come andare in pensione il prima possibile? Presentano un requisito anagrafico tutte le altre soluzioni anticipate, a iniziare da Quota 103, l’ultima arrivata nel panorama previdenziale italiano. Segue Quota 100 (accessibile a chi ha compiuto 62 anni e versato 38 anni di contributi entro il 2021) e Quota 102 (accessibile a chi compiuto 64 anni e versato 38 anni di contributi entro il 2022).
L’accesso a Quota 103 è consentito a 62 anni di età e con 41 anni di contributi. I due requisiti sono piuttosto stringenti (soprattutto per le donne), basti pensare che per averne diritto occorre aver iniziato a lavorare a 21 anni, senza interruzioni.
C’è poi Opzione Donna, uscita rinnovata (male) dall’ultima legge di bilancio: l’accesso è consentito soltanto alle lavoratrici dipendenti o autonome:
- licenziate o dipendenti di aziende in crisi;
- caregiver, che assistono da almeno 6 mesi il coniuge o un familiare entro il secondo grado di parentela, con disabilità grave;
- invalide con una percentuale pari o superiore al 74%.
Invariato, rispetto al 2022, il requisito contributivo (35 anni), è cambiato il requisito anagrafico:
- 60 anni di età (con 35 anni di contributi), per le lavoratrici caregiver e per le lavoratrici invalide, senza figli;
- 59 anni di età (con 35 anni di contributi), per le lavoratrici caregiver e per le lavoratrici invalide, con un figlio;
- 58 anni di età (con 35 anni di contributi), per le lavoratrici caregiver e per le lavoratrici invalide, con due figli e per le lavoratrici licenziate (a prescindere dai figli).
Come andare in pensione il prima possibile? Ape Sociale e lavori usuranti
Anche l’Ape Sociale consente di andare in pensione prima dei 67 anni di età. L’anticipo pensionistico scatta al compimento dei 63 anni di età per disoccupati, caregiver, invalidi (dal 74% a salire) e impiegati in mansioni gravose.
In base alla categoria di appartenenza, cambia il requisito contributivo.
Occorrono:
- 30 anni di contributi per disoccupati, ai caregiver e ai lavoratori invalidi;
- 32 anni di contributi per i lavoratori edili, ceramisti e conduttori di impianti per la formatura di articoli in ceramica e terracotta;
- 36 anni di contributi per gli impiegati in lavori gravosi (qui l’elenco completo).
Si distingue dall’Ape Sociale, la pensione anticipata per lavori usuranti: per accedervi occorre aver versato 35 anni di contributi e aver compiuto almeno 61 anni e 7 mesi di età (Quota 97,7).
Si può andare in pensione anticipata per lavori usuranti con:
- Quota 98,7 (lavoratori autonomi) – 62 anni e 7 mesi d’età e 35 anni di contributi versati.
I lavoratori notturni invece, che lavorano dalle 72 alle 77 notti all’anno, possono andare in pensione anticipata sfruttando Quota 98,7 e Quota 99,7, in questo modo:
- Quota 98,7 (lavoratori dipendenti) – 62 anni e 7 mesi d’età e 35 anni di contributi versati;
- Quota 99,7 (lavoratori autonomi) – 63 anni e 7 mesi d’età e 35 anni di contributi versati.
Infine, i lavoratori notturni, che lavorano dalle 64 alle 71 notti all’anno, hanno diritto a Quota 99,7 e Quota 100,7, in questo modo:
- Quota 99,7 (lavoratori dipendenti) – 63 anni e 7 mesi d’età e 35 anni di contributi versati;
- Quota 100,7 (lavoratori dipendenti) – 64 anni e 7 mesi d’età e 35 anni di contributi versati.

Come andare in pensione il prima possibile? Altre soluzioni
Come andare in pensione il prima possibile? Prorogato fino al 2025, il contratto di espansione prevede l’uscita dal lavoro fino a 5 anni prima della maturazione dei requisiti per la pensione di vecchiaia (62 anni anziché 67 anni; 15 anni di contributi anziché 20 anni di contributi) ai lavoratori impiegati in grandi aziende (almeno 50 dipendenti), in seguito ad accordo con le massime organizzazioni sindacali.
L’Isopensione, invece, prevede l’uscita dal mondo del lavoro fino a 7 anni prima (60 anni) ai lavoratori dipendenti di grandi aziende (più di 15 impiegati) per incentivare l’esodo dei lavoratori più anziani, tramite accordi con le organizzazioni sindacali più rappresentative. La misura è stata prorogata fino al 2026, con l’ultimo decreto Milleproroghe.
Infine, non va dimenticata la possibilità concessa dalla RITA, la Rendita Integrativa Temporanea Anticipata, che consente l’uscita 5 anni prima della maturazione dei requisiti per la pensione di vecchiaia, e in alcuni casi anche con 10 anni di anticipo (ai disoccupati da almeno 2 anni).
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