Come aumentano gli stipendi nel 2024 dopo l’approvazione della legge delega fiscale. Ci sono diverse misure che sono state adottate per aumentare il netto in busta paga, dalle aliquote Irpef, alle tredicesime. Vediamo nel dettaglio quanto questi provvedimenti avranno incidenza per i cittadini. (scopri le ultime notizie su bonus, Rdc e assegno unico, su Invalidità e Legge 104, sui mutui, sul fisco, sulle offerte di lavoro e i concorsi attivi. Leggile gratis su WhatsApp, Telegram e Facebook).
Indice
La Legge delega fiscale
La delega fiscale ha rappresentato un passo cruciale per la riforma della tassazione proposta dal governo Meloni. Maurizio Leo, vice ministro dell’Economia, ha più volte ribadito che l’obiettivo è una progressiva transizione verso la flat tax, la tassa piatta (la stessa percentuale per tutti a prescindere dal reddito).
Come cambiano le tasse con la riforma fiscale.
La legge delega, e questo è un aspetto importante, ha una validità di due anni e serve soprattutto come linea guida per la riforma complessiva, senza comportare oneri extra per le finanze o aumentare la pressione fiscale.
Esenzioni e detrazioni fiscali
La prossima legge di Bilancio potrebbe portare rinnovamenti significativi nelle esenzioni fiscali. Attualmente, costano all’Italia 165 miliardi. Tutti attendono con ansia la pubblicazione della Nadef a settembre, che fornirà maggiori dettagli sui possibili cambiamenti.
Cosa cambia con la diminuzione delle aliquote
Il sistema fiscale italiano è dunque in procinto di subire modifiche sostanziali. Si parte dalla riduzione delle attuali fasce di aliquote Irpef: da quattro scaglioni distinti, che sono, rispettivamente, del 23%, 25%, 35% e 43%, si intende passare a soli tre scaglioni.
Chi guadagna con la nuova Irpef
Il principale obiettivo di questa mossa è quello di ampliare il primo scaglione, quello che offre le condizioni più vantaggiose ai contribuenti. Attualmente, questo scaglione è riservato ai redditi fino a 15mila euro.
Nel quadro di questo cambiamento, molte persone vedranno un incremento delle loro retribuzioni. Ma, è fondamentale notare che quanti percepiscono un reddito annuo fino a 15.000 euro non avranno alcun cambiamento; infatti, questi contribuenti sono già tassati con un’aliquota Irpef del 23%.
La vera domanda è: quanti contribuenti effettivamente beneficeranno di questo cambiamento? Se si considera l’idea di unificare le due fasce di reddito più basse, c’è subito una sfida. La seconda fascia, caratterizzata da un’aliquota del 25%, riguarda redditi che arrivano fino a 28mila euro.
Pertanto, appare alquanto complicato concepire una fusione completa di questi due scaglioni. Se il governo decidesse di trovare un equilibrio, ponendo la nuova soglia a 25mila euro di reddito annuo, ciò si tradurrebbe in un vantaggio di circa 200 euro all’anno per molte persone nella loro retribuzione netta.
Questa ristrutturazione delle aliquote rappresenta una delle potenziali soluzioni, nelle idee del governo, per rendere il sistema fiscale più equo e agevole, ma la sua effettiva attuazione e le ripercussioni concrete restano da verificare.
Per maggiore chiarezza e per capire cosa cambia facciamo un confronto tra le 4 aliquote in vigore oggi e le 3 aliquote previste dalla legge delega.
Con le 4 aliquote funziona così:
+——————+——————————+———————–+
| Numero Scaglione | Scaglioni IRPEF 2023 | Aliquote IRPEF 2023 |
+——————+——————————+———————–+
| 1° | Fino a 15.000 euro | 23 per cento |
| 2° | Tra 15.001 euro e 28.000 euro| 25 per cento |
| 3° | Tra 28.001 euro e 50.000 euro| 35 per cento |
| 4° | Oltre 50.001 euro | 43 per cento |
+——————+——————————+———————–+
con le 3 aliquote sarà così:
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| Numero Scaglione | Ipotesi riforma scaglioni IRPEF | Ipotesi nuove aliquote|
+——————+———————————–+———————-+
| 1° | Fino a 28.000 euro | 23 per cento |
| 2° | Tra 28.001 euro e 50.000 euro | 35 per cento |
| 3° | Oltre 50.001 euro | 43 per cento |
+——————+———————————–+———————-+
Nucleo familiare
Durante l’ultima fase di discussione alla Camera, sono state imposte diverse modifiche al testo originale. Si è posto l’accento sull’importanza di considerare determinati fattori nella revisione e nella riduzione dell’Irpef, in particolare riguardo alla composizione del nucleo familiare. Ecco alcune delle specifiche circostanze che verranno prese in considerazione:
- Presenza all’interno del nucleo familiare di una persona con disabilità.
- Valutazione se il nucleo familiare risiede in un’abitazione di proprietà oppure in affitto.
- Verifica della realizzazione di interventi per l‘efficientamento energetico dell’abitazione.
Queste modifiche, se confermate nella loro attuazione, potrebbero comportare un significativo risparmio per i contribuenti.
Non solo. Altri fattori cruciali come la salute, la casa, l’istruzione e la previdenza complementare saranno inseriti tra le voci di spesa.
Riforma fiscale, meno tasse e aiuti: chi ci guadagna
È doveroso prestare particolare attenzione anche alle agevolazioni previste per l’edilizia. L’obiettivo è promuovere il miglioramento delle prestazioni energetiche e delle classi di rischio sismico degli edifici.
Su questo punto è già in fase di esame in Parlamento una proposta di legge che mira a standardizzare e rendere permanenti i bonus legati all’abitazione. L’idea è quella di stabilire un’aliquota unica del 60%, che potrebbe essere incrementata fino al 100% per coloro che percepiscono redditi più bassi.
Come cambiano detrazioni e deduzioni (esempi)
Tredicesime
Un focus dell’attuale governo sembra essere rivolto verso l’idea di valorizzare quelle somme extra che i cittadini percepiscono nel corso dell’anno.
In questa prospettiva, emerge l’intenzione di stabilire un unico tasso Irpef applicabile alla tredicesima mensilità, fissandolo al 15%.
Se fosse applicato, su un bonus di fine anno di mille euro, ci sarebbe un incremento netto per il dipendente di circa 80 euro rispetto al sistema attuale, che prevede una tassazione al 23%.
Allo stato attuale, si osserva una pausa nell’implementazione della cosiddetta flat tax incrementale dedicata ai lavoratori subordinati. Si stanno analizzando gli effetti della flat tax incrementale, proposta in maniera sperimentale per chi opera con una partita Iva.
Ulteriori aggiustamenti proposti e approvati alla Camera includono la possibilità di dilazionare mensilmente gli acconti e i saldi dell’Irpef per gli operatori autonomi e per i professionisti.
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Premi di produttività nella delega fiscale
Sono in fase di analisi proposte relative agli straordinari. Va ricordato che nell’ultima legge di Bilancio è stata stabilita un’aliquota del 5% sui premi di produttività (anziché al 10%), ma con un tetto massimo di 3mila euro.
Attualmente, il premio di produttività sfugge all’Imposizione sul Reddito delle Persone Fisiche (Irpef) solo se si verificano determinate condizioni:
- Che tali premi siano versati dopo aver raggiunto accordi aziendali o territoriali, in riferimento all’articolo 51 del decreto legislativo. Questi accordi possono essere siglati dalle associazioni sindacali con un’ampia rappresentatività a livello nazionale. Questo include contratti collettivi sia nazionali, territoriali che aziendali, oltre ai contratti collettivi aziendali firmati dalle relative rappresentanze sindacali all’interno dell’azienda o dalla rappresentanza sindacale unitaria.
- L’erogazione di questi importi deve essere associata a tangibili incrementi di produttività, come delineato dalle linee guida sulla presentazione degli accordi.
- La registrazione di tali accordi deve avvenire nel rispetto di ciò che è descritto nell’Art. 5 del Decreto Ministeriale del 25 marzo 2016.
No tax area
Un’ulteriore modifica riguarda la no tax area. Il governo ha intenzione di standardizzare la soglia di reddito per cui non si paga alcuna tassa, indipendentemente dal fatto che si tratti di lavoratori o pensionati. L’obiettivo è portare tutti alla soglia di 8.500 euro.

FAQ (Domande e risposte)
Come cambia lo stipendio con la nuova delega fiscale?
Con l’introduzione della delega fiscale, ci si aspetta un aumento dello stipendio netto grazie alle nuove aliquote e alle modifiche che riguardano la tassazione di tredicesima e premi di produzione.
Quando entreranno in vigore le nuove aliquote Irpef?
Le nuove aliquote sono previste per entrare in vigore con la prossima legge di Bilancio, ma la data precisa verrà stabilita dopo la pubblicazione della Nadef a settembre.
Cosa cambia per la tredicesima con la delega fiscale?
L’obiettivo è applicare una aliquota Irpef del 15% (ora è al 23%) sulla tredicesima, permettendo così ai dipendenti di ricevere un importo superiore di circa 80 euro (su 1.000 euro) rispetto al passato.
Come influenzano gli stipendi le modifiche alle aliquote?
Grazie alle modifiche alle aliquote, coloro che rientrano in determinate fasce di reddito potranno vedere un aumento della busta paga di circa 200 euro all’anno.
La no tax area cosa rappresenta?
La no tax area indica la soglia di reddito sotto la quale un cittadino non è tenuto a pagare tasse. La riforma propone di uniformare questa soglia per lavoratori e pensionati a 8.500 euro annui.
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