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Assegno sociale: come aumentarlo e quando è possibile

Come aumentare l'assegno sociale e quando è possibile? Ecco casi e requisiti da soddisfare.

di Carmine Roca

Dicembre 2022

Come aumentare l’assegno sociale e quando è possibile? Ne parliamo in questo approfondimento (scopri le ultime notizie e poi leggi su Telegram tutte le news sulle pensioni e sulla previdenza. Ricevi ogni giorno sul cellulare gli ultimi aggiornamenti su bonus, lavoro e finanza personale: entra nel gruppo WhatsApp, nel gruppo Telegram e nel gruppo Facebook. Scrivi su Instagram tutte le tue domande. Guarda le video guide gratuite sui bonus sul canale Youtube. Per continuare a leggere l’articolo da telefonino tocca su «Continua a leggere» dopo l’immagine di seguito).

Indice

Come aumentare l’assegno sociale? Integrazione al milione

L’assegno sociale è la prestazione assistenziale erogata dall’INPS a chi ha compiuto 67 anni, risiede stabilmente in Italia (anche se cittadino comunitario iscritto all’anagrafe del comune di residenza o cittadino extracomunitario in possesso di regolare permesso di soggiorno) ed è senza reddito. Il suo importo, nel 2022, è di 468,10 euro.

Spetta in misura ridotta con un reddito personale fino a 6.085,30 euro e un reddito da coniugato fino a 11.967,28 euro.

In questo caso, va sottratto al reddito massimo il reddito personale (o da coniugato). Il risultato va diviso per 13 mensilità, ottenendo l’importo di un mese di assegno sociale ridotto.

Ma come aumentare l’assegno sociale e quando è possibile? Il titolare della prestazione, compiuti 70 anni, può aumentare l’importo dell’assegno sociale richiedendo l’incremento al milione (parliamo del milione di vecchie lire).

Scopri la pagina dedicata a tutti i tipi di pensioni, sociali e previdenziali.

Con questa integrazione, pari a 191,74 euro al mese, è possibile aumentare l’importo dell’assegno sociale da 468,10 euro a 659,84 euro al mese.

L’integrazione al milione può spettare anche prima del compimento dei 70 anni a chi ha contributi versati. Infatti, per ogni 5 anni di contributi è previsto uno “sconto” di un anno. Quindi, chi ha 5 anni di contributi versati, può richiedere e ottenere l’integrazione già a 69 anni; chi ha 10 anni di contributi può ottenerla a 68 anni e così via.

Inoltre, per avere diritto all’integrazione sull’assegno sociale è necessario rispettare determinati requisiti reddituali. Il reddito annuo personale non deve essere superiore a 8.590 euro, mentre il reddito annuo da coniugato deve essere inferiore a 14.675 euro.

Per saperne di più sull’assegno sociale ti consigliamo la visione di questo video:

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Come aumentare l’assegno sociale? Pensione di cittadinanza

Inoltre, chi percepisce l’assegno sociale senza redditi può avere diritto alla pensione di cittadinanza: le due prestazioni sono cumulabili.

La pensione di cittadinanza è una prestazione di tipo assistenziale erogata dall’INPS a chi ha un’età superiore ai 67 anni e spetta solo a chi ha un reddito mensile inferiore a 780 euro. L’importo varia da un minimo di 480 euro a un massimo di 630 euro al mese.

Per richiederla e ottenerla è necessario avere:

I parametri reddituali possono cambiare in base alla grandezza del nucleo familiare e alla presenza di minori o disabili a carico.

La pensione di cittadinanza aumenta:

Come aumentare l'assegno sociale
Come aumentare l’assegno sociale?

Come aumentare l’assegno sociale: aumento dal 1° gennaio 2023

In ogni caso, l’assegno sociale, a partire dal 1° gennaio 2023 aumenterà del 7,3%, per effetto della rivalutazione calcolata sulla base dell’inflazione registrata nel 2022.

Sull’attuale importo della prestazione (468,10 euro) viene calcolato il 7,3% in più di aumento, pari a 34,17 euro al mese, per un assegno sociale di 502,27 euro dal 2023.

Leggi anche: aumento assegno sociale 2023 a confronto con il 2022 e il 2021

La rivalutazione degli importi spetta su tutte le prestazioni di tipo previdenziale e assistenziale, quindi sulle pensioni erogate sulla base dei contributi versati e su quelle che spettano a invalidi civili, ciechi civili e sordomuti.

Ad esempio, l’assegno di assistenza mensile e la pensione di invalidità passeranno da 261,69 euro al mese a 312,98 euro al mese (+ 21,29 euro).

Le pensioni minime beneficeranno di un mini-bonus voluto dal Governo Meloni (rivalutazione al 120%) e di un aumento di 38,25 euro al mese, portando il trattamento minimo a 572 euro mensili.

In questa tabella potrai verificare le varie fasce di rivalutazione (in misura piena spetta sugli assegni fino a 2.100 euro lordi) e gli aumenti in percentuale:

IMPORTO PENSIONIRIVALUTAZIONE
Pensioni fino a 2100 euro lordi al mese100%
Pensioni da 2101 euro a 2625 euro lordi al mese80%
Pensioni da 2626 a 3150 euro lordi al mese55%
Pensioni da 3151 a 4200 euro lordi al mese50%
Pensioni da 4201 a 5250 euro lordi al mese40%
Pensioni di importo superiore a 5250 euro lordi al mese35%
Come aumentare l’assegno sociale: le nuove soglie di rivalutazione delle pensioni

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