Scopriamo come avere gli incentivi auto. Dal 16 maggio di quest’anno è possibile ottenerli per veicoli poco inquinanti: la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del decreto relativo alla misura permette da subito di applicare gli sconti nei contratti d’acquisto. Il via alle richieste ufficiali, però, è partito dal 25 maggio sulla apposita piattaforma ecobonus del Mise – Ministero dello Sviluppo economico, raggiungibile al sito ecobonus.mise.gov.it (scopri le ultime notizie su mutui e prestiti. Leggi su Telegram tutte le news sulla finanza personale. Ricevi ogni giorno sul cellulare gli ultimi aggiornamenti su bonus, lavoro e finanza personale: entra nel gruppo WhatsApp, nel gruppo Telegram e nel gruppo Facebook. Scrivi su Instagram tutte le tue domande. Guarda le video guide gratuite sui bonus sul canale Youtube. Per continuare a leggere l’articolo da telefonino tocca su «Continua a leggere» dopo l’immagine di seguito).
Con la risoluzione numero 30/E del 23 giugno sono anche stati rinominati i codici tributo da utilizzare per il nuovo ecobonus per il triennio del 2022-2024 per l’acquisto di veicoli che non inquinano. Questi dovranno essere utilizzati dalle imprese costruttrici in modalità di compensazione del credito d’imposta.
Ma come funziona il credito d’imposta? In che modo si richiedono gli incentivi? Scopriamolo insieme.
INDICE
- Come avere gli incentivi auto: la guida
- Come avere gli incentivi auto: i codici tributo
- Come avere gli incentivi auto: le scadenze
- Come avere gli incentivi auto: i destinatari
- Come avere gli incentivi auto: le categorie di veicoli ammesse
- Come avere gli incentivi auto: gli obiettivi
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Come avere gli incentivi auto: la guida
Il processo da seguire per poter accedere al bonus è quindi il seguente:
- prenotazione: il concessionario, a seguito della registrazione sulla piattaforma, procede a prenotare il contributo per ogni veicolo che gli è stato richiesto da cliente su cui sia disponibile il bonus. In base alla disponibilità dei fondi, riceverà risposta positiva o negativa;
- erogazione: il concessionario riconosce al cliente il contributo, attraverso la compensazione del prezzo di acquisto;
- rimborso: a questo punto il costruttore o importatore del veicolo va a rimborsare al concessionario/venditore il contributo che è stato erogato;
- recupero: infine il concessionario fornisce al costruttore/importatore del veicolo tutta la documentazione necessaria per poter accedere al contributo rimborsato sotto forma di credito d’imposta.
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Come avere gli incentivi auto: i codici tributo
La risoluzione del 23 giugno 2022 ha adeguato i vecchi codici ai nuovi sconti e sono i due seguenti, da utilizzarsi alternativamente a seconda del tipo di veicolo a cui ci si riferisce.
- “6903”: è il codice tributo riservato al credito d’imposta per veicoli facenti parte delle categorie M1, N1, M2 speciali, ed N2 elettrici, nominato “ECO-BONUS VEICOLI CAT. M1, N1, M1 speciali e N2 elettrici – Recupero del contributo statale sotto forma di credito d’imposta – articolo 1, comma 1031, L. n. 145/2018, articolo 1, comma 657, L. n. 178/2020 e articolo 2, comma 1, lettera f) del dPCM 6 aprile 2022”;
- 6904”: questo codice tributo invece si riferisce agli altri veicoli inclusi nel bonus, ovvero i ciclomotori e i motocicli di categoria dalla Le1 fino alla Le7.
Per poter utilizzare il credito d’imposta è necessario utilizzare il modello F24 e i codici vanno inseriti nell’apposita sezione “Erario”, andando a inserire le somme nella colonna “importi a credito compensati”, nel caso in cui si dovesse procedere con il riversamento del credito, si dovrà compilare la sezione “importi a debito versati”.
Per poter utilizzare il credito a partire dal giorno 10 del mese successivo all’acquisto del veicolo, entro i limiti dell’importo spettante. Per poter visualizzare questo importo si può accedere al proprio cassetto fiscale attraverso il portale dell’Agenzia delle Entrate. I codici possono essere sfruttati dalle imprese costruttrici per l’utilizzo in compensazione tramite, appunto, il modello F24.
Come avere gli incentivi auto: le scadenze
Come già avanzato, la possibilità di inviare le richieste per i mezzi è iniziata il 25 maggio 2022 e si potrà proseguire a mandarle fino al 31 dicembre 2022.
È importante ricordare però che gli incentivi rimarranno disponibili fino a esaurimento scorte, che per il 2022 sono un totale di 650 milioni di euro. Nel momento in cui questi fondi dovessero esaurirsi, com’era già avvenuto in passato, non sarebbe più possibile usufruire degli incentivi, anche se questo dovesse avvenire prima della scadenza ultima (ovvero il 31 dicembre di quest’anno).
Come avere gli incentivi auto: i destinatari
Non è possibile richiedere il contributo per tutte le persone giuridiche. La richiesta di poter acquistare beneficiando del contributo, che deve necessariamente essere inoltrata dal rivenditore o concessionario, può essere inviata solo per:
- le personalità giuridiche che svolgono attività di noleggio, e che acquistano veicoli facenti parte della categoria M1, per l’impiego in car sharing;
- le Pmi (Piccole medie imprese), quando svolgono attività di trasporto in proprio o anche in conto terzi, e che acquistano veicoli di categoria N1 e N2.
Per poter accedere agli incentivi specifici per coloro che sono definiti “persona giuridica” è necessario essere soggetti titolari di partita Iva.
Invece per Piccola o Media impresa (Pmi) si intende qualsiasi attività che eserciti un’attività economica, indipendentemente dalla forma giuridica di questa. A rientrare tra le piccole e medie imprese sono anche le attività artigianali, le società di persone, le attività a titolo familiare o individuale, o anche, infine, quelle associazioni che esercitano regolare attività economica.
Come avere gli incentivi auto: le categorie di veicoli ammesse
A poter accedere al contributo sono solo alcune tipologie di veicoli, che vengono infatti anche identificati con i codici tributo. Si tratta dei seguenti:
- veicoli di categoria M1: si tratta delle automobili destinate al trasporto di persone, con almeno quattro ruote e un massimo di otto posti a sedere escluso il conducente;
- veicoli della categoria Le: i veicoli di questa categoria vanno dal Le1, a Le7, e sono ciclomotori e motoveicoli a due, tre, e quattro ruote;
- veicoli della categoria N1 ed N2: sono quei veicoli che sono destinati al trasporto di merci, in questo caso per poter accedere al contributo si ha l’obbligo di rottamazione, obbligo non necessariamente presente nelle altre due opzioni.
Tuttavia è da tener presente che i fondi a disposizione per i veicoli benzina e diesel sono già esauriti, rimangono disponibili i contributi per le motorizzazioni 100% elettriche e quelle ibride più efficienti. La piattaforma del MISE permette di verificare in tempo reale la disponibilità residua per gli incentivi all’acquisto delle varie categorie.
Come avere gli incentivi auto: gli obiettivi
Gli incentivi auto prevedono benefici anche per chi acquista moto non inquinanti. Gli obiettivi di questa iniziativa di sostegno economico sono indirizzati alla sostenibilità ambientale (si veda tra le “misure green” il bonus fotovoltaico o il bonus trasporti pubblici) alla stessa stregua di misure di sostegno al reddito come il bonus 200 euro per pensionati e lavoratori o lo stesso reddito di cittadinanza.
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