Prestiti Cei. Scopriamo insieme in questo articolo come avere dei piccoli prestiti per le famiglie in difficoltà (scopri le ultime notizie su mutui e prestiti. Leggi su Telegram tutte le news sulla finanza personale. Ricevi ogni giorno sul cellulare gli ultimi aggiornamenti su bonus, lavoro e finanza personale: entra nel gruppo WhatsApp, nel gruppo Telegram e nel gruppo Facebook. Scrivi su Instagram tutte le tue domande. Guarda le video guide gratuite sui bonus sul canale Youtube. Per continuare a leggere l’articolo da telefonino tocca su «Continua a leggere» dopo l’immagine di seguito).
Nei prossimi paragrafi approfondiremo nel dettaglio anche cosa sono i cosiddetti prestiti della speranza e chi può richiederli.
Indice
- Prestiti Cei: cosa sono
- Chi può accedere ai prestiti Cei?
- Prestiti Cei: gli importi
- Come ottenere i prestiti Cei
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Prestiti Cei: cosa sono
I prestiti Cei, meglio conosciuti come prestiti della speranza o prestiti Caritas, sono delle piccole operazioni di finanziamento dedicate a chi è in difficoltà e sono gestite dalla Conferenza Episcopale Italiana.
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Istituiti nel 2009, rientrano in un fondo nazionale straordinario costituito da 25 milioni di euro. L’obiettivo di questi strumenti è assicurare un microcredito sociale a chi non riesce ad accedere alle normali forme di credito presso banche e istituti preposti.
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Chi può accedere ai prestiti Cei?
Come dicevamo, i prestiti Cei sono dedicati alle famiglie e ai cittadini in maggiori difficoltà economiche che, proprio a causa di queste problematiche, non riescono ad accedere alle normali operazioni di finanziamento. In particolare si fa riferimento a:
- persone in difficoltà economico finanziaria;
- disoccupati e persone in cassa integrazione;
- giovani in cerca della prima occupazione;
- lavoratori precari;
- giovani coppie all’inizio del loro percorso di famiglia che hanno necessità di beni durevoli e servizi fondamentali;
- persone disagiate che sono in grado di intraprendere un nuovo progetto di lavoro.;
- microimprese che incontrano difficoltà di accesso al credito ma progettano degli investimenti sostenibili di crescita e sviluppo oppure sono in fase di avvio.
Per quanto riguarda le microimprese, hanno diritto ad accedere al prestito Cei sono le imprese individuali, le società di persone e le società a responsabilità limitata S.R.L. giuridicamente registrate come società cooperative e regolamentate dal Codice del consumo (articolo 18, comma 1, lett. d-bis, del D. Lgs. 6.9.2005, n. 206 ndr).7
La maggior parte delle persone che beneficia di questo sistema sono cittadini senza occupazione e con un’età tra i 35 e i 54 anni.
Prestiti Cei: gli importi
Il valore del prestito varia a seconda delle esigenze dei richiedenti. Tuttavia la Conferenza episcopale italiana ha definito dei limiti fissi oltre i quali non si può andare. Si tratta di:
- 6mila euro per le famiglie;
- 25mila euro per le imprese.
Il regolamento prevede che la somma vada restituita entro sessanta mesi dalla data di sottoscrizione del finanziamento. Ai beneficiari dei prestiti Cei vengono applicati dei particolari tassi agevolati, proprio per rendere più semplice la restituzione di denaro.

Come ottenere i prestiti Cei
Per beneficiare di un prestito Cei devi rivolgerti ai tuoi uffici Caritas territoriali e presentare la seguente documentazione:
- certificazione ISEE che dimostri lo stato di necessità economica;
- la copia della documentazione che attesti una determinata circostanza di disagio, malattia o invalidità, se presente;
- la copia della lettera di licenziamento o l’iscrizione alle liste di disoccupazione, qualora sei in stato di disoccupazione.
Per le imprese invece, bisognerà dimostrare i seguenti incartamenti:
- iscrizione alla Camera di Commercio;
- partita IVA;
- bilancio degli ultimi tre anni o, se di meno, di un lasso di tempo che riguardi l’intero periodo di attività;
- business plan del progetto di rilancio;
- business plan di start up di nuova attività;
- documentazione che attesti le regolari posizioni fiscali e contributive.
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