Come calcolare l’Assegno di inclusione? Ecco alcuni pratici esempi per saperne di più sull’importo della nuova misura anti-povertà (scopri le ultime notizie e poi leggi su Telegram tutte le news sul Reddito di Cittadinanza. Ricevi ogni giorno sul cellulare gli ultimi aggiornamenti su bonus, lavoro e finanza personale: entra nel gruppo WhatsApp, nel gruppo Telegram e nel gruppo Facebook. Scrivi su Instagram tutte le tue domande. Guarda le video guide gratuite sui bonus sul canale Youtube. Per continuare a leggere l’articolo da telefonino tocca su «Continua a leggere» dopo l’immagine di seguito).
Indice
- Come calcolare l’Assegno di inclusione: beneficiari e importi
- Come calcolare l’Assegno di inclusione: scala di equivalenza
- Come calcolare l’Assegno di inclusione: esempi di calcolo
- Come calcolare l’Assegno di inclusione: requisiti per richiedere l’Assegno
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Come calcolare l’Assegno di inclusione: beneficiari e importi
Dal 1° gennaio 2024, l’Assegno di inclusione sostituirà il Reddito di cittadinanza.
La misura è diretta ai nuclei familiari in difficoltà economiche, con al loro interno almeno un componente minorenne, disabile o ultra-sessantenne.
L’importo massimo mensile è di 500 euro (6.000 euro l’anno), a cui si aggiunge un contributivo per l’affitto (se il nucleo familiare vive in abitazioni in locazione, con contratto regolare) fino a 280 euro al mese.
Invece, per i nuclei familiari composti soltanto da persone con 67 o più anni di età o da 67enni e persone con disabilità, l’importo mensile dell’Assegno di inclusione sale a 630 euro, con un contributo per l’affitto non superiore a 150 euro al mese.
In ogni caso, l’Assegno di inclusione non può avere un valore inferiore a 480 euro l’anno. La prestazione è esente da IRPEF, quindi non è tassata e non rientra nel calcolo del reddito.
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Come calcolare l’Assegno di inclusione: scala di equivalenza
Agli importi base, poi, vanno aggiunti gli incrementi della scala di equivalenza. Il parametro è incrementato fino a un massimo di 2,2 punti, elevato fino a 2,3 punti se nel nucleo familiare sono presenti componenti con disabilità grave o non autosufficienti.
Ecco la scala di equivalenza per l’Assegno di inclusione:
- 0,5 per ogni altro componente con disabilità o non autosufficiente;
- 0,4 per ciascun altro componente con età pari o superiore a 60 anni;
- 0,4 per ciascun altro componente maggiorenne con carichi di cura;
- 0,15 per ciascun minore di età, fino a due;
- 0,10 per ogni ulteriore minore di età oltre il secondo.
Ricordiamo che nella scala di equivalenza non vengono conteggiati i componenti del nucleo familiare che risiedono in strutture a carico dello Stato o di enti pubblici e le persone che, temporaneamente, non risiedono in Italia.
Volendo fare alcuni esempi, una famiglia composta da due persone di maggiore età e due figli minorenni, di cui uno di età inferiore ai 3 anni, avrà diritto a un parametro di scala di equivalenza dell’1,7.
Una famiglia con due persone maggiorenni e due minorenni sopra i 3 anni di età, avrà diritto a una scala di equivalenza più bassa: 1,3.
E ancora: una famiglia con tre maggiorenni, di cui un disabile grave, avrà un parametro di 1,9, mentre con tre maggiorenni, di cui uno con più di 60 anni di età, ha diritto a un parametro dell’1,4.
Come calcolare l’Assegno di inclusione: esempi di calcolo
Trasformiamo i parametri in euro. Come calcolare l’Assegno di inclusione? Per individuare l’importo della prestazione avremo bisogno di sapere il parametro della scala di equivalenza e il reddito del nucleo familiare.
Come calcolare l’Assegno di inclusione: primo esempio
Prendiamo come esempio una famiglia con due persone maggiorenni e due figli minorenni, di cui uno sotto i 3 anni di età. Come visto in precedenza il parametro della scala di equivalenza è di 1,7.
Il reddito della nostra famiglia è di 3.000 euro annui. Per sapere a quanto ammonta il loro Assegno di inclusione, dobbiamo moltiplicare il valore annuo massimo dell’Assegno (6.000 euro) per il parametro della scala di equivalenza (1,7).
Al risultato (10.200 euro) va sottratto il reddito familiare (3.000 euro) e il totale va diviso per 12 mensilità. Quindi 7.200 euro diviso 12 mesi, ci dà come risultato 600 euro, ovvero l’integrazione mensile dell’Assegno di inclusione.
Come calcolare l’Assegno di inclusione: secondo esempio
Facciamo un altro esempio: prendiamo una famiglia composta da tre persone maggiorenni e da due minori, tutti di età superiore ai 3 anni, con un reddito familiare di 4.000 euro annui. Avrà diritto a un parametro di 1,3.
Moltiplichiamo 6.000 euro (il valore massimo annuale dell’Assegno) per il parametro (1,3). Al risultato (7.800 euro) sottraiamo il reddito familiare (4.000 euro) e dividiamo il risultato (3.800 euro) per 12 mesi. L’integrazione sarà di 316 euro al mese.
Come calcolare l’Assegno di inclusione: terzo esempio
Ancora un altro esempio: prendiamo una famiglia composta da due persone maggiorenni, di cui una disabile grave, con un reddito di 2.000 euro annui. Il parametro è di 1,9.
Moltiplichiamo 6.000 euro per il parametro (1,9) e al risultato (11.400 euro) sottraiamo il reddito familiare (2.000 euro). Avremo come risultato 9.400 euro, da dividere per 12 mesi, per un’integrazione di 783 euro.

Come calcolare l’Assegno di inclusione: requisiti per richiedere l’Assegno
Abbiamo visto, attraverso alcuni pratici esempi, come si calcola l’Assegno di inclusione. Ma quali sono i requisiti per richiederlo?
Ecco i requisiti:
- avere la residenza in Italia da almeno 5 anni di cui gli ultimi 2 continuativi;
- avere un ISEE non superiore a 9.360 euro;
- avere un reddito familiare inferiore a 6.000 euro annui moltiplicati per la scala di equivalenza, incrementata per i nuclei in abitazioni in affitto fino a un massimo di 3.360 euro all’anno; se il nucleo è composto da persone di età pari o superiore a 67 anni o da 67enni e persone con disabilità grave o non autosufficienti, la soglia di reddito sale a 7.560 euro annui, moltiplicati per la scala di equivalenza;
- possedere un patrimonio immobiliare, esclusa l’abitazione principale, non superiore a 150.000 euro;
- possedere un patrimonio mobiliare (escluse navi, imbarcazioni e veicoli di cilindrata elevata) non superiore a 30.000 euro;
- avere un patrimonio mobiliare non superiore a 6.000 euro, più altri 2.000 euro per ogni componente oltre al primo fino a un massimo di 10.000 euro, incrementato di altri 1.000 euro per ogni minorenne successivo al secondo (5.000 euro per ogni componente disabile; 7.500 euro per ogni componente in condizione di disabilità grave o di non autosufficienza).
Non ha diritto all’Assegno di inclusione il nucleo familiare in cui almeno un componente risulti disoccupato a seguito di dimissioni volontarie, nei 12 mesi successivi alla data delle dimissioni.
L’Assegno di inclusione va richiesto all’INPS in modalità telematica e spetta per 18 mesi. La misura può essere rinnovata per altri 12 mesi, dopo aver osservato un mese di pausa.
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