Come calcolare il minimo vitale non pignorabile? Nel momento in cui si è sottoposti a pignoramento della pensione, la legge dispone un minimo vitale non pignorabile (scopri le ultime notizie su mutui e prestiti. Leggi su Telegram tutte le news sulla finanza personale. Ricevi ogni giorno sul cellulare gli ultimi aggiornamenti su bonus, lavoro e finanza personale: entra nel gruppo WhatsApp, nel gruppo Telegram e nel gruppo Facebook. Scrivi su Instagram tutte le tue domande. Guarda le video guide gratuite sui bonus sul canale Youtube. Per continuare a leggere l’articolo da telefonino tocca su «Continua a leggere» dopo l’immagine di seguito). Vediamo qual è il minimo vitale per l’anno 2022-2023.
INDICE:
- Come calcolare il minimo vitale non pignorabile: quando scatta il pignoramento?
- Come calcolare il minimo vitale non pignorabile: qual è il minimo vitale non pignorabile nel 2022?
- Come calcolare il minimo vitale non pignorabile 2022-2023
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Come calcolare il minimo vitale non pignorabile: quando scatta il pignoramento?
Come calcolare il minimo vitale non pignorabile? Quando si contraggono debiti nei confronti di alcuni istituti di credito, società finanziarie o dello Stato, si rischia il pignoramento non solo del conto corrente o degli oggetti che sono in casa, ma anche dello stipendio.
Quando il debitore è un cattivo pagatore e resta insolvente viene emesso un decreto ingiuntivo e un precetto.
Quindi, il debitore ha un determinato periodo di tempo per mettere a posto la sua situazione; se non dovesse adempiere entro il termine stabilito, il creditore potrebbe procedere al pignoramento mobiliare, ovvero all’espropriazione forzata dei beni mobiliari del debitore, compreso stipendio e conto corrente.
Una situazione molto spiacevole che si può evitare solo non essendo insolventi con i propri debiti, oppure provando a chiedere la riduzione del pignoramento. Quest’ultimo metodo è spiegato dettagliatamente in questo articolo.
Scopri la pagina dedicata alla gestione dei debiti e a metodi per evitare il pignoramento.
Il pignoramento mobiliare è disciplinato dal primo Capo del Titolo II del Libro III del codice di procedura civile.
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Come calcolare il minimo vitale non pignorabile: minimo vitale non pignorabile nel 2022?
Come calcolare il minimo vitale non pignorabile? Il pignoramento può essere emesso anche nei confronti di un pensionato.
In questo caso, però, la legge tutela il debitore stabilendo un minimo vitale che non può essere assolutamente pignorato. La quota cambia di anno in anno, a seconda anche dell’inflazione: qual è il minimo vitale non pignorabile del 2022?
Si tratta di una parte di pensione che non può essere assolutamente pignorata perché necessaria alla sopravvivenza del pensionato. Ecco perché viene chiamato minimo vitale.
Non esiste, invece, alcun minimo vitale per gli stipendi, ma sono previste altri tipi di garanzie per garantire la sopravvivenza del pignorato. In questo articolo troverai limiti e importi.
Qual è il minimo vitale non pignorabile? Il minimo vitale sulla pensione non pignorabile per il 2022 è pari a 690,42 euro.
Chi percepisce una pensione più bassa del minimo vitale non rischia il pignoramento, ciò significa che nonostante un provvedimento di pignoramento, la pensione non potrà essere toccata, nemmeno in minima parte.
I debitori insolventi che percepiscono una pensione più alta del minimo vitale, rischiano che venga pignorato un quinto della somma eccedente.
Se si percepisce una pensione di 1.200 euro, ad esempio, si rischierà il pignoramento di un quinto dell’eccedenza, ovvero un quinto di 509,58 e cioè all’incirca 102 euro.
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Come calcolare il minimo vitale non pignorabile nel 2022-2023
Come calcolare il minimo vitale non pignorabile? Per aumentare le pensioni, come l’assegno sociale, non c’è bisogno di un intervento ad hoc del legislatore, perché ogni anno le cifre vengono riviste in base all’andamento dei prezzi e dell’inflazione.
Questo vale per gli assegni pensionistici e per quelli assistenziali, come ad esempio per l’assegno sociale, che è poi alla base del calcolo del minimo vitale non pignorabile.
Tutte queste misure vedranno un aumento dall’1 gennaio 2023 che, vista l’alta inflazione che stiamo subendo, dovrebbe essere abbastanza importante.
Al momento non possiamo ancora dire con certezza di quanto aumenteranno le pensioni nel 2023, considerato che bisognerà prima individuare l’effettivo tasso d’inflazione.
Possiamo, però, fare delle previsioni su una rivalutazione di circa l’8% su alcuni trattamenti assistenziali come l’assegno sociale.
Facciamo alcuni esempi di rivalutazione:
- assegno sociale: 468,10 euro X 0,08, vedrà un aumento di 37,44 euro. Il nuovo importo, sarebbe di 505,54 euro;
- assegni d’invalidità civile: 291,95 euro X 0,08, con un aumento di 23,35 euro. Il nuovo importo sarà di 315,30 euro. Queste sono solo previsioni e non importi definitivi.
La metà di 505,54 euro è 252,77.
Il triplo di questo importo sarà il minimo vitale non pignorabile, ovvero 758,31 euro, quindi un aumento di circa 68 euro rispetto al minimo vitale odierno.
Ricordiamo che il minimo vitale è una somma che la legge considera impignorabile per garantire al pensionato un’esistenza dignitosa. Non esiste la stessa garanzia per gli stipendi e per le retribuzioni.

Ci sono solo tre modi per vedere il pignoramento cancellato, ovvero:
- pagando il proprio debito;
- raggiungendo un accordo con il creditore;
- opponendosi al pignoramento.
Il primo metodo non ha bisogno di spiegazioni. Per quanto riguarda il secondo metodo, si concretizza quando tra debitore e creditore viene firmato un accordo di transizione extra giudiziale, con il quale il debitore si impegna a pagare l’importo concordato. Il creditore a sua volta si impegna a cancellare il pignoramento dai pubblici registri.
Il creditore sarà così tenuto a comunicare la rinuncia alla procedura esecutiva con atto depositato nella cancelleria del tribunale competente.
L’ultima possibilità di cancellazione del pignoramento è l’opposizione al pignoramento, facendo ricorso al giudice che si sta occupando dell’esecuzione forzata.
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